Alba Parietti: il ruggito della papera.
Articolo. Costume. Un blog da pandemia di G. Esse.
Stavolta il Punto ‘G’, sembrerà toccare un argomento che sembra lontanissimo dal mondo dell’erotismo e della pornografia… Dico “sembrerà” perché appunto sarà solo un impressione, in realtà l’argomento riguarda proprio il lato peggiore dell’erotismo e il mondo più squallido di ogni pornografia: Alba Parietti e il mondo dei mass media di regime.
Beh, amiche e amici, se non ci fa schifo quello, allora dobbiamo avere davvero uno “stomaco” di ferro!
Cosa sentono le mie orecchie?
Ascoltando una radio locale, tra un casello e l’altro, afferro al volo una notizia: Alba Parietti (il nulla che fa opinione), avrebbe detto che chi è ignorante non deve votare.
Mi scappa un sorriso, mentre penso: “Allora tu saresti la prima a non averne il diritto!” mi dico “visto che ignori che, in Italia, esiste una Scuola dell’obbligo, persino monitorata dalle odiose prove Invalsi, mentre il diritto e dovere di voto, nella nostra Democrazia, è sancito e strutturato dalla Costituzione, che per quanto vilipesa, ancora dovrebbe fare da punto di riferimento, si spera. (art. 48 e altri)
Alba Parietti... ma qui, gatta ci cova.
La corbelleria gigantesca “sparata” dalla show girl mi è parsa veramente spropositata. Per quanto si può essere vuoti ed ebeti, come si fa a dire una cosa del genere senza essere, immediatamente dopo, sottoposti a Trattamento Sanitario Obbligatorio? In epoche diverse, per molto meno, la gente è stata cacciata a calci dal settore televisivo e dell’informazione… Invece, niente. La Palombelli crede di salvare faccia (e stipendio) con un sorridente e vanesio tentativo di correggere la Parietti, gli altri “professoroni” lasciano che una “zizz’e’culo” di professione sputi in faccia all’Italia e umìli la loro professionalità (tanto, anche quella è pur sempre al soldo di qualcuno).
Così, nonostante il mio disgusto totale per la TV di Stato, o quelle dei parassiti dello Stato, mi dico:
“E facciamoci due risate…” alla Totò, quando si chiedeva nel famoso sketch, “vediamo questa stupida dove vuole arrivare!” E cosa ti scopro? Che l’Alba “dorata” nazionale, l’altra , non era lì per caso, e che la cazzata che aveva proferito non era il frutto della sua mente botulinica, no, no: la Parietti era lì in veste di attrice (con tutti i suoi limiti) infatti, almeno una battuta, scritta da uno sgamato, riesce pure a leggerla. Quel suo intervento “spontaneo” di 30”, adatto a scatenare un putiferio, era stato ben congegnato. Basta guardare la registrazione per vedere che, tutta infervorata nel divulgare le sue aberranti convinzioni, la Parietti, leggeva: sott’occhi ma leggeva! Quella strana e falsamente “inconcludente” pappardella, la leggeva. E di sicuro i suoi “mandanti” le hanno spiegato bene che non doveva sgarrare di una virgola, se voleva buscarsi “la pagnotta”
L’opinionista farlocca.
Così, la signora Parietti, anche se probabilmente non se ne è nemmeno accorta, convinta di fare la figura dell’opinionista, non ha fatto che reinterpretare il suo ruolo. Quello di adescatrice di sguardi maschili, possibilmente di persone poco attente, di ceto medio basso, condannati e ricattati da troppo, da un governo cialtronePersone a cui spesso non resta che ricordare i suoi glutei, per sognare paradisi tropicali che non si potranno permettere mai.
Ed ecco che entra in scena il “farabutto” di turno; ed ecco che la frase della Parietti, sciatta e qualunquista, viene allestita con maggior cura di un romanzo di Harry Potter.
Studiamocela bene, per analizzare cosa vogliono ottenere i farabutti del potere e con quanta maestria tentano si impedirci di PENSARE (altro che ignoranza), i porci non vogliono combattere l’ignoranza ma l’INTELLIGENZA, la facoltà di intelligere, di capire, di rendesi conto. Ecco il loro obiettivo, ecco cosa vogliono combattere! Non basta ridurci in schiavitù, non è bastato affamare un paese ricchissimo, c’è ancora una cosa che li fa tremare, che gli dà gli incubi di notte, nelle loro suite a 5 stelle: la nostra libertà. Soprattutto la libertà di pensare!
Come hanno adoperato Alba Parietti, ennesimo pupazzo nelle mani del Potere.
Grazie alla pletora di poveri telespettatori ha fatto da specchietto per le allodole. Essendo stata, nel lontano Rinascimento, un sex symbol, ci viene ancora propinata in quella antica veste, nonostante il botulino e le carni, pendenti e tremule. Ma anche considerata abbastanza oca, da poter attentare alla Costituzione, senza che ne venga valutata la pericolosità: è come una che spara contro Montecitorio armata di pistola ad acqua… però le parole sono “forti”, nasce “l’indigno”, il ruggito della papera, i cretini che ci cascano e poi si schierano, pro e contro, una frasata infelice…
Guardami, guardami!
Immaginate un faro, pieno zeppo di LED, che d’improvviso si accende e illumina questo mondo inutile dei mass media. Che fantastica occasione! Ne potranno nascere una o addirittura due settimane di gossip, atte a riempire il vuoto imbecille dell’informazione di regime. Radio, televisioni private e pubbliche, inzeppate di ignoranti inutili (stavolta reali) potranno dare vita a dibattiti, talk show, ammissioni e smentite, twittate, instagrammate e wazzappate… la manna dal cielo. Soprattutto per un febbraio che si profilava amaro, visto che, sull’argomento Virus, il potere è stato talmente sputtanato che tra poco sarà meglio non toccarlo più.
E così, alla fine, arriva l’Alba. E ti propina una lunga frasata che, a pensarci bene, non significa niente… ad analizzarla attentamente sembrerebbe troppo confusa e sconclusionata per la stessa mente sorniona della maliarda ex show girl.
E che facciamo: più diventa opinionista e più rincitrullisce?
Ma la frase, l’intervento breve (ma profondamente efficace a livello subliminale), dice una cosa, condanna violentemente qualcosa, che pare buttata lì, come un discorsetto raffazzonato… dice di una cosetta che, da qualche tempo, sta a cuore ai soliti noti. I famosi burattinai di questo mondo che è diventato troppo piccolo per potersi nascondere ancora a lungo…
E la cosa ha funzionato così, come in un gioco di prestigio da mercato.
Alba Parietti parla, sputa sulla Costituzione, nessuno degli astanti la prende a calci, e dice che chi è ignorante non dovrebbe votare (ricordate?) e va bene… ma poi inserisce un’altra frasetta, del tutto fuori registro, saltando di palo in frasca, e dice testualmente:
“Quando si arriva alla degenerazione che c’è stata sui Social, dove chiunque che abbia un’idea diversa dalla tua, viene accusato di tutto, viene vessato, viene proprio violentato da chi sta sui Social, questo vuol dire che non c’è una coscienza politica!”
Cosa, cosa?
– A’ Show gherla… ma che stai a dì? che c’entra il voto degli ignoranti con i Social dei dementi? Che c’entra il web, nato libero, con i pacchetti di informazione precostituiti dai tuoi padroni? Sì, i tuoi Padroni, proprio loro, e guarda caso sono proprio quelli che desiderano con tutte le forze la nostra ignoranza. Più crassa è, meglio è!
A’ Show gherla… ma che cazzo ci fai tu sui Social? Non ti basta essere pagata da 50 anni per essere inutile in TV?
Hai una platea di qualche milione di persone a disposizione, visto che ancora calchi le scene e ti reinventi, di volta in volta, pur di abboffarti con i gettoni di presenza…
Che centrano i Social? Perché attacchi il web in maniera così sordida e meschina?
Non è per caso che ti hanno pagata per inserirti nella cordata di quelli che la LIBERTA’ del web la vogliono distruggere? A quelli per cui la cultura dovrebbe essere rappresentata solo dalla famiglia Angela; o ai debunker prezzolati! Agli scienziati e luminari avanguardisti, che però si sottopongono alle regole stabilite dal Vaticano. Ai luminari della medicina, che più mentono, più soldi incamerano per la Ricerca a senso unico: attraverso quella strada che porta precisamente il danaro dei contribuenti direttamente nelle loro tasche.
Ecco, signora Alba Parietti, adesso sarai contenta. Noi votiamo, non siamo ignoranti… e sappiamo perfettamente che il nostro voto finisce nella merda, ma votiamo lo stesso, e lo scriviamo sui Social, anche se non cambierà le cose… ma perlomeno finché l’internet sarà libero (almeno un po’) potremo toglierci la soddisfazione di farvi incazzare e lo sfizio di mandarvi a cagare…
La differenza è che ciò che scriviamo noi non lo leggerà nessuno, mentre una papera prezzolata può parlare a milioni di persone, facendo danni incalcolabili.
Ma, care Parietti, Palombelli & C. questo non ci fermerà. Non ora!
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