Alla Più Bella.
Il titolo di questo racconto ci riporta alla storiella riportata negli annali della mitologia greca al banchetto di nozze tra Peleo e Teti quando Eris la dea della discordia, non invitata per motivi ovvi si presentò e gettò sul tavolo degli inviatati una mela d’oro in cui c’era scritto: ‘alla più bella’ e sparì dalla circolazione. Si fecero avanti Era, Arena ed Afrodite per rivendicarne il possesso. Giove chiamato in causa per non inimicarsi nessuna delle dee, (se le scopava tutte e tre) fece il ‘pesce in barile’ e delegò per il giudizio un mortale greco tale Paride. Naturalmente i motivi di quel conflitto decennale fra i greci ed i troiani erano di tutt’altro genere commerciali, ma la prima versione fu quella tramandata da Omero: Paride che preferì Afrodite scatenando così la guerra. Il perché di questo pistolotto iniziale? È l’inizio della storia fra Gerardo e Vanessa, lui giornalista ricco di famiglia, lei amante della velocità si era fatta regalare dal marito una Abarth 595 cabrio con cui scorrazzava per Roma (e accumulava multe non pagate, le targhe erano eternamente coperte di fanghiglia). Erano una bella coppia, ambedue palestrati, belli, sempre sorridenti ed anticonformisti ma Eris o chi per lei decise la fine prematura della signora che, in una galleria non illuminata andò a sbattere con la sua auto contro una macchina ferma senza luci di posizione né di triangolo messo a debita distanza, la sua Abarth un ammasso di ferraglie, lei deceduta sul colpo. Gerardo accusò il colpo apprendendo la notizia, si sentì invecchiato, senza forze, non usciva più di casa, mangiava a mala pena quello che gli preparava la portiera di via dei Mille dove abitava. Il più preoccupato era l’amico del cuore Franco che insieme alla moglie Alessia andò a trovarlo. “Mon ami, non ti dico frasi inutili, devi sbloccarti, dimmi quello che posso far per te, penso che anche mia moglie …Quella battuta riuscì a far sorridere Gerardo che abbracciò i due amici e: “stasera festeggeremo la tua rinascita a Trastevere, da ‘donna Cencia’, i giorni passati mi domandava che fine avevamo fatto, le ho raccontato la tua disgrazia, ci aspetta.” Appena entrati un cameriere nord africano: “Bona sera signori, prenotato?” “A coso Franco qui è di casa, chiamami la padrona.” “Donna Cencia si presentò, abbracciò Gerardo che: “A’ sora Cencia ti trovo dimagrita!” “Sei il solito bugiardone, stasera vi faccio ingrassare io tutti e tre a spese mie.” A mezzanotte rientro a casa con la Giulia di Franco, la Volvo di Gerardo era rimasta in garage da tempo, non si sentiva di guidare, aveva sempre dinanzi agli occhi il viso sfigurato di sua moglie. I giorni seguenti Gerardo si mise a rovistare fra la cose di Vanessa, trovò una scatola di fiammiferi con riportato il nome di un locale notturno ‘La Nuvola’, via Matteotti col numero di codice postale. Preso da una gran curiosità, dopo cena con l’aiuto del navigatore satellitare della Volvo si trovò ad imboccare la strada che portava a Grottaferrata, mai stato da quelle parti. Al numero 69 una porta in ferro. Dallo spioncino una faccia butterata da buttafuori: “Signore questo è un club privato.” “Un mio amico m’ha dato questa scatola di fiammiferi e mi ha detto che mi avrebbero fatto entrare.” “Il nome del suo amico?” “Mi ha detto di non farlo presente a nessuno, è sposato, se non è possibile entrare…” “Va bene, stia attento a quello che fa, la controllerò personalmente.” Dopo un lungo corridoio la stanza del guardaroba con una ragazza non molto vestita che: “Signore mi dia la sua roba, questo è il suo scontrino, mille Euro per la tessera, intanto può recarsi al bar.” Un barista vestito in maniera eccentrica che dimostrava subito che da parte …pendeva: “È la prima volta che vieni qui da noi, sei il benvenuto, non capita spesso di vedere bei maschioni, come si chiami?” “Massimo e tu?” “Giangi per gli amici…” “Ho avuto il vostro recapito da un conoscente che mi ha detto che avrei avuto belle sorprese venendo qui da voi, non si è spiegato meglio.” “Ti dico tutto io, mi sei simpatico e se tu volessi…sono a tua disposizione! Allora, ogni volta che un uomo entra in questo locale versa mille Euro, le signore non pagano anzi viene dato un premio di diecimila Euro a chi viene eletta la più bella della serata, poi se vuole può andare con un uomo di sua scelta in una camera riservata, quante donne vengono qui, una concorrenza sleale! Vai nel salone e divertiti…” Un salone molto grande, alle pareti poltrone occupate da belle donne, al centro tavoli con uomini e donne, era proibito fumare ma i liquori scorrevano a fiumi. Gerardo si sedette vicino ad una biondona non più giovanissima ma ancora appetibile: “Cara sono Massimo, cercavo una tale Vanessa indicatami da un mio amico ma non la vedo, è una bruna altra, seno non troppo pronunciato, occhi grandi di color blu ed un neo sul labbro, la conosci?” “Quella che mi hai descritto si chiama Aurora non Vanessa, ma è più di un mese che non si fa viva, ti prego vota per me, ho bisogno di soldi, poi…” Gerardo rimase basito che Vanessa avesse frequentato quel posto, talvolta la sera si ritirava tardi ma non diceva dove era stata né lui glielo chiedeva, avevano un patto di non ingerenza nella rispettiva vita coniugale. Naturalmente Giorgia non fu eletta la più bella della serata, c’erano ragazze giovanissime e decisamente belle ed appetibili oltre che quasi tutte in topless e con una minigomma senza slip. Giorgia era indispettita, Gerardo pensò bene col suo aiuto di far luce sul comportamento della consorte, invitò Giorgia a casa sua, le fece vedere per rassicurarla la tessera di giornalista, dopo un’ora erano a Roma. “Che bella casa, vuol dire i giornalisti guadagnano bene!” Girando per casa Giorgia prese in mano la foto di Vanessa e: “Ma questa è Aurora, allora la conosci!” “In passato le ho fatto un servizio fotografico, è un po’ che non la vedo, io mi chiamo Gerardo non Massimo.” “Che ne dici di riempire il pancino, dopo potrei …se tu volessi…” Fu una nottata piacevole per Gerardo, era da molto che non andava con una donna, per fortuna ‘ciccio’ si fece onore e Giorgia rimase molto soddisfatta. “A letto sei proprio bravo, sei sposato?” “No vedovo, dove posso accompagnarti?” “Lasciami alla fermata del filobus, ciao, spero di rivederti.” Gerardo restò tutto il giorno in casa, aveva ottenuto un mese di vacanze dal giornale, rimuginava sul comportamento della moglie, i soldi non le mancavano di certo, forse il piacere di una trasgressione, non sapeva che pensare, chiamò Franco. “Vieni stasera a casa mia con Alessia, ‘I will make an offer that you cannot refuse’, ti farò una proposta che non puoi rifiutare come diceva don Corleone. Nel locale dove andremo per le signore è prescritto un abito sexy, a più tardi.” Alessia aveva obbedito ed era abbigliata con minigonna e camicetta senza reggiseno, Gerardo fece finta di nulla, le mogli degli amici sono intoccabili! Durante il viaggio verso Grottaferrata Gerardo raccontò la sua avventura lasciando perplessi sia Franco che Alessia che però fecero finta di niente, sapevano che Gerardo era un tipo fuori del comune, da lui c’era di aspettarsi di tutto ed infatti…Al guardaroba Gerardo versò alla addetta duemila Euro e poi tutti e due gli amici andarono a trovare Giangi il barista che fece loro tante feste: “Che piacere rivederti, vedo che hai portato due amici, bellissima stà signora, vedrò di farla eleggere miss serata, però dopo dovrete darmi la metà del premio, in questo momento…” “Affare fatto, a più tardi.” Giorgia era presente, Gerardo la salutò da lontano. Come aveva pronosticato Giangi, Alessia venne eletta la più bella della serata, l’elezione era evidentemente truccata dal barista che incassò con un sorriso i cinquemila Euro. I tre si trovarono ad uscire dal locale insieme a Giorgia che inaspettatamente: “Mi dai un passaggio, son venuto con un’amica che è sparita.” Maschietti davanti, femminucce dietro, la donne trovano fra di loro sempre degli argomenti comuni per parlare, Gerardo le osservava dallo specchietto retrovisore, la sua attenzione fu attratta da Alessia che accortasi di essere osservata alzò la gonna sino a mostrare gli slip rossi, cosa voleva significare boh… “Che ne dici di ospitarmi per stanotte, fuori piove non ho l’ombrello…” La proposta di Giorgia parve avere l’approvazione sia di Franco che di Alessia, il padrone di casa ovattò l’atmosfera con dei CD lenti con una conclusione inaspettata: Alessia prese per mano Gerardo e lo portò in camera da letto, a Franco non rimase che approfittare di Giorgia ben contenta di…La mattina sul tardi si ritrovarono a far colazione, nel guardarsi in viso si misero tutti a ridere, avevano in faccia i segni di una notte di fuoco…