Amori Senza Confini - Terza Parte
Alberto si spogliò e si gettò sul letto.
"Fuori le novità."
"Una buona ed una cattiva."
"Cominciamo con la buona."
"Guarda questo appunto, che ne deduci?
"Sono lettere e numeri incomprensibili,spiegati meglio."
""È la password di un conto in Lussemburgo, vedi la Lu iniziale, qui sono depositati 100.000 euro a nostro nome."
"Tu non l'hai più mollata a Daniele e lui vuole riconquistarrti comprandoti. Ho dimenticato di dirti che Erik mi ha detto che hanno fatto testamento, a nostro favore, dei loro beni"
"Esattamente, a questo punto ci sono due strade: ritornare a fare gli impiegati e vivere presso i nostri genitori oppure..."
"Decideremo con calma, la notte... dimmi del secondo problema."
"C'è stata una scenata tra Erik e Daniele, quest'ultimo forse anzi sicuramente innamorato di me non vuole avere più rapporti con lui, se non si rimetteranno insieme verrà fuori un casino tremendo, qui crollerà tutto."
"Domattina prenderemo una decisione o meglio sarai tu a prenderla con il tuo solito buon senso per ora mollamela in fretta ed a lungo!"
Un sole domenicale filtrava fra le tapparelle proprio in faccia ad Eva che si alzò.
Bacino al consorte che invece si girò dall'altra parte.
"Svegliati, consiglio di guerra: prima decisione rinunziare a tutto vuol dire dare addio agli agi, nessuna preoccupazione per il futuro ma rinunzia alla nostra libertà poi disponibilità sessuale verso tutti, io voto per rimanere allo status quo e tu?"
"Mi associo, vorrei vedere qualcuno che avrebbe optato per l'altra soluzione, ricucire i rapporti fra Erik e Daniele è più impegnativo, cos'hai pensato?"
"Siccome sono io il problema mi debbo mettere in mezzo a loro due per farli riconciliare."
"Da quello che mi hai detto non mi sembra tanto facile convincere Daniele..."
"E qui subentro io: andiamo a letto tutti e tre e troverò il modo di farli inchiappettare fra loro, porca miseria!"
"Ma anche tu sarai fra due fuochi, chiamali fuochi!"
"Voglio che tu sia completamente convinto e che non ne soffra, è solo sesso che ci ha portato..."
"Sono convinto, se possibile non farti godere in bocca, vorrei che fosse solo mia."
"Ci proverò ma sarò sempre sincera e se non ti va bene ti dirò tante bugie, scegli."
"Scelgo le bugie."
"Non ci credo, mi faresti per giorni tante domande asfissianti, solo la verità ed ora all'opera!"
Le svizzerotte erano partite, Al preferì lasciare campo libero alla sua deliziosa che raggiunse Erik e Daniele in spiaggia.
"Ragazzi niente musi, vi voglio molto bene ad entrambi, un bacino a tutti e due e poi un piano di guerra: il pomeriggio Al va a trovare i suoi che non vede da tempo, alle quindici in camera mia ed ora un bagno rinfrescante con costumi che volano!
Quell'appuntamento era di gradimento sia di Erik che di Daniele che finalmente poteva appropinquarsi alla sua amata, i due sorrisero in segno di pace, finalmente!
Dopo,pranzo Fefè sparì dalla circolazione lasciando libero spazio ai due che si presentarono in camera di Eva prima dell'orario previsto.
"Sono in bagno per lavare le mie cosine, Eva entrò in camera nuda con l'asciugamano fra le cosce.
"Ragazzi datevi una mossa, che siete diventati timidi?"
I due non se lo fecero dire un'altra volta, si mostrarono già in armi.
"Cominciamo con i bacini: da me tutti e due e poi fra di voi. Bene ora che vi vedo in posizione: io carponi Daniele mi bacia la beneamata ed Erik il mio delizioso culino, voglio lubrificarmi un pò in attesa di grandi eventi."
I due obbedirono all'unisono ed Eva cominciò a gemere, tutta sceneggiata a favore dei due che seguitarono imperterriti, seconda finta goderecciata seguita da una terza questa volta vera.
"Allora cambiamo, io davanti su un fianco dietro di me Erik in fica o nel culino come preferisce e Daniele dentro Erik. Daniele non si mostrò molto soddisfatto ma obbedì.
Erik preferì il culino, in fica ci nuotava, Daniele come stabilito.
Il trenino partì, in volata, i due si davano da fare soprattutto Daniele che voleva sbrigarsi per raggiungere il suo scopo che era quello di penetrare davanti e dietro la sua amata.
Tutti a turno in bagno.
"Ora cambiamo, io la solita posizione, Daniele dietro di me in fica o nel culino ed Erik dietro Daniele" il quale preferì il fiorello,di culo ne aveva avuto abbastanza con Erik, quest'ultimo finalmente poteva penetrare il suo amico a piacere e ci rimase a lungo e con ripetuti orgasmi.
Daniele chiese ed ottenne di penetrare il culino di Eva e quindi altro trenino.
Erano le diciassette , Eva:
"Ragazzi sta per tornare Al, ora che ci siamo tutti riappacificati niente più musi lunghi nè gelosie, io sono a vostra disposizione, vi voglio bene ma voglio anche fra voi due ritornino i rapporti di una volta."
"Caro resoconto: Daniele è venuto nel fiorello e nel cuilino, loro due si sono inchiappettati a turno e si sono riappacificati, io mi sento come una nave scuola, metto un pò di pomata nei due buchini, per stasera non ce n'è per nessuno, nemmeno per te. Non pensi che non debba essere solo io a sacrificarmi, mettici un pò del tuo!"
"Ho avuto un'esperienza con Erik che non voglio ripetere, fra l'altro una curiosità: quando Erik ha goduto dentro il mio sedere ho sentito come una pipì violenta da parte di Erik invece di un normale scizzo di sperma, non ho capito."
"Te lo spiego io: Erik ha una sessualità particolare: quando è eccitato il pene e le palline diventano dure come il legno, quando gode ha uno schizzo violento. una volta gli ho fatto un pompino, ho tolto la bocca prima che godessse e lo schizzo multiplo è arrivato a circa venti centimetri di altezza, ecco svelato l'arcano."
Un giorno dopo l'altro...
Una mattina Daniele:
"Dormiglione svegliati dobbiamo andare in negozio...ancora dormi dai..."
Erik in negozio non ci tornò più, era morto nel sonno.
Il fatto nefasto cambiò la vita di tutti.
Una pagina di necrologio degli amici sul giornale locale, un lungo corteo di macchine dietro il feretro sino al cimitero suscitò la curiosità dei cittadini che non avevano idea di chi fosse Erik Anderson.
Daniele fu il più colpito dall'evento luttuoso, non andava più in negozio, pssava le giornate a letto o sul divano, non leggeva i giornali che Al gli comprava, anche la televisione restava spenta.
Eva cercava di smuoverlo in tutti i modi:
"Vieni qua fammi assaggiare il tuo uccellone..."
Niente da fare, Daniele si stava lasciando morire, cosa che avvenne dopo quattro mesi non prima di aver rivelato ad Alberto il numero segreto del suo conto lussemburghese.
"Ora non siamo benestanti, siamo ricchi anzi ultra ricchi!"
Al ed Eva, che nel frattempo si erano sposati, non cambiarono il loro tenore di vita, non lasciarono il loro impiego, Eva guidava sempre la Jaguar, Fefè comprò una Fiat 500 Abarth, trovò una pista di kart dove poter sfogare le sue velleità velocistiche ma la dipartita di Erik e di Daniele aveva cambiato qualcosa nel loro intimo.
La loro casa vuota veniva sempre tenuta in ordine come se fossero stati vivi.
Un diversivo piacevole era la venuta di Ursula e Ginevra con Alberto e Susanna figli di quest'ultima nel frattempo cresciuti. Questi rimanevano anche un mese occupando l'appartamento dei defunti.
Ursula ancora si domandava perchè anche lei non era rimsta incinta.
"Ursula ormai sei in menopausa, non persarci più, sei la zia di due magnifici ragazzi, consolati!"
Alberto ed Eva, sempre pervasi da una tristezza infinita, non cancellabile da una vita agiata, morirono in tarda età lasciando la loro eredità ai giovani nipoti acquisiti; per loro volontà vollero che la loro dipartita fosse discreta, niente notizie funerarie sul giornale locale nè corteo di macchine, solo essere sepolti uno vicino all'altro.