Ascolto emozioni
Mi piace il periodo delle feste invernali. Mi piace ascoltare, vedere, odorare, pensare, sentire. Ascolto emozioni dei miei simili: tristi rabbiose tenere amorose. Ascolto voci tintinnanti roche ridenti; vedo I miei simili: ansiosi litigiosi sfiduciati eleganti straccioni ricchi ricchissimi poveri poverissimi. Ascolto I miei simili. Vedo I miei simili fuggire: a se stessi, agli altri, all'amore, alla gioia, alla speranza, all'ottimismo, al perdono, alla vita; li vedo cadere nella ruota della tortura dell' Apparenza. Vedo I miei simili e mi rattristo per loro. Usmo gli odori di tubi di scappamento, di eau de toilette soffocanti fragranti pungenti avvolgenti, di caldarroste per le strade, di legna bruciata che sfugge ai camini; usmo l'odore di persone insieme. Odoro I miei simili e "coloro" il mio olfatto. Penso: ai pensieri dentro aicorpi dei miei simili, rumori roboanti che sconquassano, tracce di urla compresse o note scappate da bocche di bimbi, pensieri ansiosi del domani che deve venire, pensieri ansiosi della coda dell'oggi arenata in una tristezza, in un dolore bloccato nella bolla del cuore che non si riesce a far scoppiare. Penso I pensieri dei miei simili e bevo le loro lacrime e respiro l'aria delle loro gioie. Sento la vibrazione dell' anima che si spande dal corpo del mio simile, migliaia di colori che avvolgono gli spazi attorno ad ognuno, e tutti diventano aria colorata e profumata: ogni pensiero è colore che scivola sul corpo e si riversa sul terreno, e il terreno diventa luce, luci che adornano case e strade e piazze e monumenti, luci di Natale, luci che accoglieranno l'anno nuovo affinché trovi la giusta via e non si perda in meandri astrusi. Sento il mio simile.E' in questo periodo che ogni mio simile è simile ad ognuno realmente: qualunque sia la sua condizione emotiva, sociale, personale, ognuno eleva se stesso in pensieri comuni che durante l'anno non formula perché distratto dalla vita. Saranno anche lamentele per i disagi, ma pur sempre ognuno realizza che Esiste ed esiste Domani e che domani non è detto sia il replay di questo oggi vissuto, esiste domani e domani si presenta con un giro di volta, ci consegna non un giorno ma un anno da plasmare, e siamo bambini con lo stupore del nuovo da scoprire, da gestire, da inventare. Abbiamo nelle mani una Creatura che rispetteremo ed ameremo, avvolgeremo di calore perché è la nostra creatura, ed essa crescerà in queste nostre piccole mani. E diventerà Grande.