Aspettando l'uccello a cantare
Comincia spesso intorno alle due del mattino. Una canzone così lirica come qualsiasi angelo, scivola fuori dagli alberi quasi casualmente, come se il cantante non avesse idea di come è magico. È un canto di pura gioia, i suoi lillies e trilli sono come la risata attraverso l'oscurità. Spesso scivolo dalla biancheria fresca di aria condizionata e vado alla finestra della terrazza per ascoltare, per stupirmi, per applaudire. Non ho idea di che tipo di uccello sia, o anche se qualcuno altro possa sentirlo. Forse canta solo per me, una creatura spettrale che visita una che sa è sveglia e ascolta.
E naturalmente sono sveglia.
Sto leggendo.
Notti estive, quando l'aria è ancora come uno sguardo fisso e si siede pesante sul tetto della casa, spesso mi trovo a leggere. La pila di nuovi libri sul mio letto è una torre di tentazione che mi è impossibile resistere. Ci sono nuovi libri e alcuni vecchi che mi sono persa.Sto facendo la mia strada attraverso la pila come se fosse una scatola di cioccolatini preferiti, ognuno più delizioso dell'ultimo.
In questi momenti difficili trovo che sto raggiungendo sia comfort che fuga. Forse.