C'è un'ombra nella luce... una luce nell'ombra
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra” lessi sulla sua biografia all’incirca 6 mesi fa. Eppure nonostante sia passato abbastanza tempo, questa frase non mi è mai uscita dalla testa; a volte prendo il telefono e la riguardo, come se avessi bisogno di leggerla ancora:
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra” , ripeto nella mia testa continuamente, come se stessi pregando. Sinceramente non avrei mai detto che prima o poi un giorno mi sarebbe interessato di sapere il significato di una frase o di interessarmi dei sentimenti degli individui, ma quando per la prima volta vidi quella frase decisi di andare a fondo sul proprio significato.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra”; mi ricordava molto il concetto dello Ying e dello Yang: “c’è sempre del male nel bene e c’è del male nel bene”; forse significava questo, solamente in modo più metaforico; può essere che si riferisse al fatto che le persone allegre e solari in realtà dentro muoiono e viceversa; oppure voleva semplicemente fare il poetico, tipico di molti ragazzi di oggi, rende molto più figo di fronte alle ragazze.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra”; questa frase lo rispecchiava molto personalmente, sempre sorridente, solare, carismatico, disponibile e gentile con tutti, pur di far star bene qualcuno poteva pure sacrificarsi; ma nessuno si preoccupava di lui, chi poteva mai credere che un ragazzo come lui, con quell’enorme sorriso, potesse avere l’anima distrutta e il cuore di pietra, indurito come il cemento. Era il tipico ragazzo che quando tornava a casa piangeva e continuava a ripetere “a nessuno importa realmente di me”, “se morissi nessuno piangerebbe” o “chi se ne frega di x, tanto non prova niente” ripeteva a sé imitando la voce dei suoi compagni. Col tempo ha imparato a non fidarsi di nessuno, proprio come i lupi, e a cavarsela sempre da solo, come un imprenditore.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra” ; un po’ il bene e il male si compensano a vicenda, creano un legame circolare, che si completa, ma quando uno dei due inizia a prevalere sopra l’altro, le cose iniziano ad andare storte.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra”; questa frase mi perseguita, mi incasina la vita e non capisco proprio per quale motivo.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra”; davvero non ne ho proprio la più pallida idea;
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra”; non riesco proprio mentire a me stessa, la verità la so eccome. La verità è che non penso sempre a questa frase, ma penso sempre a chi l’ha scritta. Ricordo ancora come le nostre anime vuote si riempivano ed equilibravano a vicenda; ricordo ancora le notti passate insieme a nudo a confidarci, con qualche lacrima sfuggente che scivolava lungo le nostre guance morbide; ricordo ancora tutte le volte in cui siamo tornati bambini e subito dopo grandi; ricordo il suo profumo che mi ritrovavo addosso ai miei vestiti; ricordo il giorno in cui siamo conosciuti, in cui per la prima volta i nostri sguardi luccicavano; ricordo la nostra panchina; ricordo il discount in cui andavamo sempre; ricordo le nostre litigate; ricordo quando iniziammo a sentirci un po’ meno; ricordo quando io continuavo a stare male; ricordo l’ultima volta prima che finisse tutto; ricordo quando mi ebbe lasciato sola coi miei demoni e ricordo i miei pianti e i miei modi disperati per poter sistemare tutto, anche se ormai era troppo tardi.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra”; quando finì tutto vedevo solo buio, nessuna luce intravedevo. Ero sull’onda del baratro, tutto quello che non riusciva a reggere il mio cuore cercavano di mantenerlo i miei polmoni e il mio fegato. Prevalse il male alla fine, non solo con lui, ma anche nella mia vita e questo non mi rendeva per niente serena.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra” entrambi compensavamo male e bene, un po’ io un po’ lui, eravamo uno Ying Yang completo che alla fine si è diviso. Ma alla fine che ci puoi fare, oltre a fartene una ragione non potrai mai riavere ciò che hai perso, devi essere molto fortunato a ritrovarlo.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra” leggo col telefono in mano in camera, mentre fumo un drum di camel blu.
“C’è un’ombra nella luce, ma c’è una luce nell’ombra”; “una delle tante frasi usate dalla gioventù, per rendersi più misteriosi ed attraenti, non di certo usate per trasmettere uno stato d’animo” pensai cercando di dimenticare il suo sguardo vuoto che incontro ancora quando sono in giro.