Cattivo Umore
Mi alzo ogni mattina alle 5,30, si proprio 5,30 il perché è presto detto: devo assumere 14 medicine nell’arco della giornata cominciando da quell’orario.
“E che ciavrà mai stò sfortunato” direte voi, me lo domando anch’io, volete che vi enumeri le varie patologie, sono tante e ve le risparmio ma vi assicuro che esistono.
Dopo l’ ottantino un mal ogni mattino, i proverbi mi stanno un po’ sul cazzo ma in questo caso ci hanno proprio azzeccato, uffa: mia moglie anche lei mattiniera per motivi di lavoro, ha 26 anni meno di me e quindi non è in pensione. Fa le sue cosine nel suo bagno, in quello principale perché, more solito, furbescamente, s’è preso quello più accessoriato, a me il buchetto con l’indispensabile ma non mi posso lamentare perché molto generosamente talvolta me lo presta per fare la doccia (nel mio non c’è).
Dopo questa serie di lamentele che non servono a migliorare la mia depressione dovuta anche un tempo uggioso ed una leggera pioggerellina quella che ti sta sulle palle perché non ti invita ad uscire al contrario di un bell’acquazzone che, indossato trench all’inglese, cappello floscio e stivali ti porta a sfidare il mondo specie qui a Messina dove son costretto ad usare sempre la mia Jaguar, piuttosto ingombrante, per andare al centro e girare a vuoto per un posteggio introvabile. E i mezzi pubblici direte voi? Ma quando mai: di autobus se ne vedono pochi in giro, dicono che all’ATM ne cannibalizzano due per farne marciare uno ; il tram si blocca perché con la pioggia si formano delle pozzanghere incompatibili con la sua marcia... È mai possibile che i progettisti non abbiano pensato a questo inconveniente? Qui da noi è tutto possibile ma voglio finirla con le lamentele, Messina sarebbe una città favolosa mare davanti e montagne dietro, i Monti Peloritani ma…il ma sono gli amministratori di cui mi astengo dal dare giudizi per non beccarmi querele a più non posso. Vi dico solo che ultimamente è saltata fuori una storiella indegna di un paese civile: gli assessori timbravano il cartellino di presenza per intascare le prebende per poi ,in molti casi, andare a sbrigare i fatti loro: di quaranta quando ce ne sono presenti in consiglio comunale una metà è un piccolo miracolo, e allora perché si erano fatti nominare? A voi la sentenza. Piccola soddisfazione: i furbastri sono stati inquisiti dall’Autorità Giudiziaria.
Sto al computer per varie incombenze, oggi ho pagato la Tari, €.414. L’unica cosa piacevole è quella che non faccio più la fila all’ufficio postale ma mi risulta che questa tassa sia una delle più care d’Italia, siamo in vetta alla classifica, in compenso , come regione, la Sicilia è al penultimo posto in campo nazionale, peggio di noi solo la Calabria, una bella soddisfazione!
Citando la Calabria mi vien da pensare che sullo Stretto di Messina era stato progettato un ponte che, oltre ad essere l’ottava meraviglia del mondo, avrebbe dato lavoro per vari anni a varie migliaia di persone ma i soliti verdi, malgrado che non vi fossero pericoli per i terremoti né per l’impatto ambientale, son riusciti a ad insabbiare il progetto con la conseguenza anche di dover rimborsare la ditta che ha effettuato il progetto. Era una piacere vedere sulle auto la sigla ‘NO PONTE’. A gongolare anche i proprietari dei traghetti privati di cui uno in particolare, un ex sindaco, finito in galera per essersi appropriato di fondi che dovevano essere usati per dei corsi, ma lasciamo perdere altrimenti mi deprimo ancor di più.
Quando alzo gli occhi dal computer vedo la mia foto in divisa da maresciallo della Guardia di Finanza, un ‘aitante e distinto’ come risulta dalle mie note caratteristiche, il viso ‘munito’ di un pizzo nero (poi fatto sparire perché imbiancatosi) insomma un fascinoso che aveva fatto innamorare la deliziosa Anna, un po’ meno sua madre che, all’inizio, avrebbe voluto usare nei miei confronti il revolver di suo marito ‘Forestale’, non che avesse tutti i torti, siamo coetanei con la suocera! Ora invece si aggrega a noi al ristorante ‘La Sirena’ tutti i sabati… dimenticando a casa il portafoglio!