Come la nostra storia

Caspita! La nostra panchina è superaffollata! Io e Paolo ci guardiamo. Beh, siamo ancora lontani, magari arriva il 49 oppure il 46 o magari il 77 che però passa di rado, e la panchina si svuota. No, niente da fare. Ci fermiamo lì e facciamo finta di attendere l'autobus. Qualcosa dovrà pur capitare! Dopo un po', ehilà, arriva il 49! Che botta di lato B! Il deserto! Se ne sono andati tutti! Ci sediamo e una lieve brezza ci sfiora il viso. Ah, non me ne andrei più da questa panchina! Mentre guardavo il 49 con le porte aperte che faceva fermata, non potevo evitare di osservare tutte le persone lì sopra, e pensavo che dentro ognuna di loro c'è una storia, vera, spesso incredibile e inimmaginabile. Come la nostra: vera, spesso incredibile e inimmaginabile. Ci teniamo per mano io e Paolo, e la stretta è solida, complice, protettiva, come la nostra storia.