Coniugi Bella Presenza...
Roberto M. una mattina si trovò sul tavolo di lavoro, lui ingegnere elettronico di una ditta che fabbricava materiali di precisione, con la quale gli veniva comunicato che l’attività sarebbe stata trasferita In Romania e che tutti gli impiegati erano invitati a far conoscere il loro gradimento al trasferimento nella nuova sede altrimenti: il licenziamento. Una bella mazzata, avrebbe chiesto alla consorte Maria S. cosa ne pensasse, lui era contrario a lasciare Roma per chissà quale località. Maria fu dello stesso avviso e da quel momento Alberto iniziò una affannosa ricerca di altro posto di lavoro ma si era in tempi di crisi e l’unica occupazione che trovò fu quella di lava scale…Era vicino alla disperazione, quando Maria, che come tutte le donne aveva più senso pratico del marito, dopo due giorni sventolò davanti al viso del Roberto ‘Il Messaggero’ che alla pagina degli avvisi economici riportava. ‘Coniugi bella presenza offronsi per compagnia a donne ed uomini anche handicappati. Telefonare al numero….’ “Ma quello è il numero del tuo telefonino!” A Roberto ci volle un po’ di tempo per rendersi conto delle intenzioni della consorte “Compagnia in senso lato vuol dire…Sei un mammalucco!” “Ma tu te le senti di…” “Se tu hai un’altra soluzione…piuttosto anche tu sei in gioco.” “Per noi uomini è differente ma se questa è la tua decisione…” La prima telefonata dopo sei giorni: “Sono la contessa Ylenia F., ho letto il vostro annuncio fatemi sapere quando potreste venire a casa mia in via Salvini 53, sotto c’è un garage. La signora dovrebbe far ‘compagnia’ a mio figlio Filippo di venti anni, è handicappato ma buono d’animo, non creerà problemi.” Maria: “Va bene domattina alle nove?” “Alle nove di domani.” Posteggiata la Giulietta in garage, Roberto citofonò al nome della contessa a subito fu aperto il portone. Al portiere: “Stiamo andando dalla contessa Ylenia F. siamo attesi.” Il portiere fece una faccia strana, evidentemente in passato…” La contessa elegantissima e truccata dimostrava meno dei suoi cinquant’anni, le case di bellezza…” “Prego entrate mio figlio Filippo è già da stamattina presto che vi aspetta, ossia aspetta la signora, è sul letto nudo; una precisazione per Maria, mi pare si chiami così, mio figlio ‘sotto’ è piuttosto ‘dotato’, ho voluto avvisare la signora. Maria pensò: “Chi sarà mai, Polifemo!” Era Polifemo: due testicoli come due palle da biliardo ed un pene tipo ‘Salame Negroni’ già in posizione! Preso in mano, il ‘cosone’, in breve tempo fece partire tre schizzi di sperma che, passati davanti la faccia di Maria approdarono sul letto. Filippo dimostrò evidente felicità e fece capire che voleva entrare nella cosisa. Maria pensò bene di lubrificare il ‘salame Negronetto’ e pian piano riuscì, centimetro dopo centimetro, di accontentare Filippo ma il ‘ciccio’ era tanto lungo da giungere sino al collo dell’utero, mai successo con suo marito. Fu lei a muoversi sopra il giovane, cominciò a provare belle sensazioni e dopo poco tempo sentì degli schizzi violenti sul collo dell’utero che in verità le piacquero, forse riuscì anche a provare un orgasmo, quella era la mattina delle novità. Filippo non era ancora contento e Maria prese di nuovo a muoversi, questa volta ci volle di più ma provò la stessa sensazione della prima volta. Ora ci voleva il meritato riposo per la sua ‘cosina’ troppo strapazzata. Nel frattempo la contessa e Roberto spiavano i due da una porta laterale, poiché la fessura era piccola Roberto di trovò a ridosso della contessa con ‘ciccio’ eccitato posizionato dietro la dama la quale gradì ed alzò la gonna: niente mutande, evidentemente tutto programmato anche mammina voleva la sua parte e l’ebbe! Filippo cercò di restare più a lungo possibile senza eiaculare anche perché la dama aveva cambiato obiettivo facendo entrare Roberto nel buchino del suo deretano. Finite le ‘manovre’ i tre come se niente fosse successo si sedettero in salotto e gustarono pasticcini e vermouth offerto dalla dama. “Talvolta ho fatto venire a casa per Filippo qualche professionista ma, la maggior parte erano di basso rango e volgari, invece la signora…ed anche suo marito.” Maria alzò le antenne e capì. Maria in garage aprì la busta contenente il denaro, sorpresa duemila €uro. “Si ma c’è la ricompensa anche per la mia prestazione!” I due coniugi festeggiarono con un pranzo al ristorante ‘Osteria Flaminio’ sotto casa loro in via Flaminia. Giunse a Maria un’altra chiamata, era la signora Emma D. che voleva contattare Roberto per sua figlia Elvira V. venticinquenne disabile down ma evidentemente non tanto da non gustare le gioie del sesso . La fortuna volle che abitasse nella stessa loro strada in via Flaminia, si diedero appuntamento nei giardinetti, al loro apparire furono avvicinati dalla signora che aveva telefonato a braccetto di una ragazza piuttosto rotondetta dai capelli biondi, non molto alta che alle parole della madre: ”Dà un bacino al signore è un amico.” Elvira lo abbracciò baciandolo in bocca. Era sempre Maria che teneva i contatti: “Signora non è che facciamo una fesseria io e mio marito, non mi sembra che la ragazza sia in grado di intendere e di volere.” “Anche se può sembrare strano, lo psicoterapeuta ha affermato che il sesso, peraltro amato da mia figlia, può aiutare a migliorare il suo handicap ma non voglio metterla in mano di qualche mascalzone, non avrete guai. Vi pagherò in contanti cinquecento €uro di più non posso. Andiamo a casa mia, è dietro l’angolo”. Elvira spogliati nuda, il signore ti darà tanti bacini e poi entrerà nel tuo buchino, a te piace tanto, vero?” Elvira aveva capito in ogni caso obbedì alla madre e poco dopo , nuda, si gettò sul letto matrimoniale della mamma a gambe aperte. Roberto insieme a Maria era ancora titubante: “Signora non ho con me i preservativi…” “Ad Elvira dò tutti i giorni la pillola anticoncezionale consigliata dal medico di famiglia anche lui favorevole a contatti sessuali di mia figlia.” “Signora io non penso di riuscire a…” “Si spogli e si posizioni vicino Elvira, lei è abituata a contatti con maschi, farà tutto lei.” E così fu, Roberto fu spompinato a dovere con ingoio da parte della ragazza che poi si infilò il ‘coso’ dentro il suo buchino dando inizio ad una danza sessuale fuori del comune. Elvira raggiunse l’orgasmo varie volte come pure Roberto, questa avventura sarebbe rimasta impressa a lui ed a Maria per tanto tempo, era stata così fuori del comune. I due coniugi non vollero il compenso, per loro era stata un’opera buona anche se particolare! Altra telefonata della contessa: “Miei cari ho ancora bisogno di voi.” “Per Filippo?” No, ho un altro figlio sedicenne che è iscritto alla quinta ginnasiale. Il nostro medico, causa il suo deperimento ha affermato che Giulio, questo il suo nome, si fa troppe seghe, sarebbe meglio un rapporto con una donna, ho pensato a Maria, se siete d’accordo Giulio verrebbe a casa vostra, compenso doppio per l’età di mio figlio, va bene domenica?” Maria d’accordo ma non vorrei…” “Mi assumo tutte le responsabilità, non voglio che mio figlio abbia contatti una professionista.” “Va bene, domenica alle dieci.” La contessa accompagnò il figlio in macchina, una Volvo 60, macchina di lusso che dimostrava la sua solvibilità finanziaria, stavolta avrebbe scucito un bel mucchio di quattrini. In casa M. “Giulio resterai a mangiare dai signori, io ho un appuntamento di lavoro.” “Conosco i tuoi appuntamenti di lavoro poi di domenica…” La contessa fece finta di non aver sentito le parole sfrontate di suo figlio che aveva dimostrato di essere mentalmente più grande della sua età. “Se possibile vorrei un paio di pantofole, i miei scarponi fanno troppo rumore ed il condomino sottostante si potrebbe porre delle domande imbarazzanti.” Roberto: “Sto figlio di puttana oltre a mettersi le mie pantofole nuove, mai usate, mi sembra troppo scaltro, mah.””Se possibile vorrei sapere cosa c’è di pranzo, io sono allergico alle cucurbitacee.” Roberto con un punto interrogativo in viso, intervenne Maria: “Niente zucchine né angurie, pasta al forno, coniglio in fricassea, contorno di patate al forno, insalata verde, ananas, caffè se sei abituato.” “Niente caffè, se possibile e se suo marito non si arrabbia posso metterle le mai fra le cosce.”Non chiedermi il permesso, devi scopare con mia moglie non con me!” Roberto incazzato usci dal salone e si rifugiò in cucina. Maria capì che l’atmosfera si era troppo surriscaldata: “Mio marito non è geloso quindi possiamo fare ciò che vogliamo.” “Se possibile me ne vorrei fare una prima ed una dopo pranzo.” “Se possibile non usare più la frase ‘se possibile’, andiamo in camera da letto, prima vai in bagno a farti un bidet e poi sul letto.” Nel vedere Maria nuda, Giulio cambiò completamente linguaggio: “Madame lei è deliziosamente sensuale, come vede la sua nudità mi ha fatto già effetto, prima però vorrei omaggiare il suo fiorellino con un cunnilingus per assaggiare il suo sapore che deve essere paradisiaco. Mi permetta inoltre di baciarle a lungo le tette che vedo scultoree, se fossi suo marito non permetterei a nessuno di…” Sorprendentemente il ragazzo ci sapeva fare e portò Maria ad un orgasmo prolungato come raramente le era successo. Inoltre aveva sfoderato un pene fuori del comune soprattutto per un ragazzo sedicenne. Il ragazzo aveva trovato chissà come il punto G di Maria con conseguente orgasmo fuori del comune e molto prolungato. Maria chiuse gli occhi, era spossata, non voleva farsi vedere così da suo marito ed aspettò dieci minuti prima di ripresentarsi in cucina. Per consolare Roberto: “Il ragazzo mi ha riferito che sua madre pagherà qualsiasi cifra da noi richiesta, si è dimostrato più educato ed ha chiesto scusa per il suo comportamento, adesso tutti a tavola!” Maria al termine del pranzo: “Sono curiosa di sapere come vai a scuola, che lingua studi?” “A scuola mi annoio, mi hanno dato un quoziente intellettivo molto alto, non è merito mio, ho già imparato tutto il programma della mia classe, da piccolo mi hanno insegnato il francese e l’inglese per questo mi considero fortunato, il mio problema è mio fratello handicappato sin dalla nascita per colpa di un ginecologo e mia madre che non si rassegna alla vecchiaia e fa collezione di amanti. Le ho consigliato di prendersene uno fisso anche se toy boy ma non mi ascolta; mi sento solo, ho pochissimi amici, anche per questo ho accettato il vostro invito, siete una coppia in gamba ed anche anticonformista, non si offenda signor Roberto io…” “Lascia stare il signore e diamoci del tu, ti avevo giudicato male, pace e..goditi mia moglie, meglio te di tanti altri.” Maria concesse tutto al buon Giulio, anche il popò che raramente metteva in uso, che si stesse innamorando di un ragazzo… “Carissimi come si è comportato Giulio?” Roberto: “Contessa la trovo in forma, vorrei essere io a…” “Si può fare Giulio è giovane ma capirebbe vero caro?” “Non penso di offenderti se affermo di aver come madre una mignotta, meglio mignotta che una bacia pile, un abbraccio ai signori e poi una proposta: che ne dite di un quartetto stabile fra di noi senza dimenticare mio fratello. Roberto mi sembra sia ingegnere elettronico, se possibile potrebbe amministrare i nostri beni invece di quel vecchio rimbecillito che abbiamo ora, mammina che ne dici? Signori scusate il ‘se possibile!’