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D. Di quando fui investigatore privato non è che ne narro tanto volentieri, che sembrerebbe, dati i miei indubbi successi, che me la tiro: però a volte serve fare anche le cose che non fai volentieri a. Allora dico subito fu carriera corta per seri motivi personali e che lavoravo nel campo corna coniugali e. Ed in breve divenni, nella narrazione popolare, il rabdoamante. Che il rabdomante trova sempre l'acqua fresca; mentre il rabdoamante, sia quel che sia, becca infallibilmente quella bollente. Che una volta venne un marito demoralizzato; sebbene attento e parecchio sensibile. Che dopo i primi meravigliosi ed assolutamente normali, anni di copula in coppia a. Adesso, secondo lui, aveva la sensazione di fare l'amore in una vagina non più contenuta ed avvolgente tale un tempo, bensì devastata e consunta nonostante non avesse sfornato figli. Che la sentiva larga e lassa ed aperta inverosimilmente ne. Neanche avesse appena prima ricevuto tre banane insieme e. Eppure la moglie era ancora abbastanza giovane ed in forma e sembrava devota. Usciva raramente e per faccende alla luce del sole e. E non fu facile insomma beccarla. Ch'era stata previdente assai assai. Che il primo marito aveva un figlio e praticamente dovette, fin dai cinque anni, allevarlo lei. Lei che così non poté non notare l'incredibile sviluppo in certi attributi di lui figliastro e pertanto, semplicemente ammaliata, piano piano l'aveva trasformato in amante e stallone prediletto. In stallone prediletto peraltro regolarmente sposato con prole ed abitante in un'ala, ampiamente comunicante col resto, della grande casa di lei e marito ed i loro incontri erano dunque al sicuro, ripetuti e quotidiani. Che la moglie di lui, ampiamente foraggiata, era a conoscenza della questione e lasciava fare tranquilla e consenziente e. E meno devastata. Che il maggiordomo e la servitù muti tali pesci. Che solo il giardiniere farfugliò «quel sotto mostro» prima di sparire e mi fece convinto forse non era tempo perso piazzare qualche telecamera e. E bingo. Beccati però. Però un dolore passare il relativo materiale a luci rosse al marito. Che stava veramente di statura notevole e. Ed al guardarlo e riguardarlo, mi venivano delle seghe veramente da paura me. Mentre un altro giro venne un altro marito affranto. Che pure lui oramai da tempo odorava qualcosa di strano. Che la sua moglie ultimamente stava sempre distratta, vaga e secca. Che non la si apriva manco con la vaselina e cercava scuse o millantava cervicali e. Ed il tutto era iniziato in seguito ad un paio di viaggi a Praga. A Praga ove viveva una sua vecchia zia oramai malata. Che andò a trovarla una volta di sua iniziativa e per il funerale un'altra: dal quale peraltro tornò con una misera eredità monetaria ed una statua. Una statua di uomo seminudo, in dimensioni quasi reali, steso su di un basamento faccia e pancia, in su a rimirare le stelle e. E viaggio a Praga pertanto e ricerca di casa e parenti della vecchia e scoprii presto, a parte le prime due o tre notti, che non aveva preso alloggio da lei e soprattutto che della statua nessuno di loro sapeva nulla se. Se non che non c'erano tanti costruttori di statue a Praga ed allora decisi, munito di foto, di visitarli tutti e. E finalmente una mattina scoperchiai l'arcano. Che in realtà non era una statua, bensì un sarcofago fa. Fatto costruire su misura e con interni aerati ed imbottiti, per contenere e nascondere, un nano, ovviamente superdotato, del quale la signora si era follemente innamorata tanto. Tanto appunto da portarselo clandestino in casa, naturalmente allo scopo di liberarlo e goderne, non appena rimaneva sola e. E fine della mia carriera investigativa co. Comunque. Che per provare il tutto piazzai ancora delle telecamere tattiche e loro ancora registrarono del materiale hard talmente esplosivo ed eccitante, che se non lo consegnavo in fretta e cambiavo mestiere, stavolta rischiavo la cecità. Proprio. Proprio. Proprio, la cecità.