D'io
Sono andato un po' dal bosco questo settembre. Avevo voglia mi dava qualcosa per arricchire la polenta e così cercavo porcini, ma non era periodo di buttata e pertanto in pratica per giorni ho solamente tanto in lui vagato invano. Poi un pomeriggio e nemmeno troppo disperato, ho fatto un ragionamento; che io comunque ho grande rispetto verso le, adorabili e pertanto divine, corporazioni naturali e dunque, in realtà, congetturando più con il bosco che con me se. Se me li nascondi allora adesso ho capito. Ho bisogno di cambiare desiderio ed atteggiamento. Che, non so, per dire non serve ne anelo tanti, ne basterebbe uno solo però. Però, data la situazione ambientale contraria, uno di ben preciso e massiccio e. E strambo e. Ed estemporaneo. Quello. Quello eclettico. Quello in grado di spuntare quando vuole. Anarchico ed artistoide. Quello che se ne esce fuori anche da sotto la neve se sente è il suo momento. Quello contestatore, che si invita da sé, disubbidiente ed incontrollabile e. E pure un tantino folle a rischiare nel mentre gli altri stanno al sicuro e. E via a continuare le ricerche e nulla e non si cede e. Ed incredibile il giorno dopo e previo avere rinnovato il ragionamento proposta e di nuovo di pomeriggio, lui porcino anarchico ed artistoide. Lui porcino anarchico ed artistoide, d'un colpo mi s'è parato innanzi sontuoso e magnifico, che quasi mi investiva se non lo vedevo prima io con. Con forma gentile, gigante e perfetta e. Ed era, inconfondibile fra mille, ovviamente giusto quello come dire sovversivo chiesto. Che ne esponeva proprio il portamento e l'espressione e che di altri normali ancora manco l'ombra e ciò nemmeno
per la mia compagna di ricerche e mi è venuta istantanea la pelle d'oca e mi sono commosso ed ho ringraziato la terra, l'utero dei funghi, mille e mille volte ed ho raccolto l'artista facendogli di istinto e senza mai averla immaginata prima, una solenne promessa na. Naturalmente al bosco qu. Questo lo prendo, che mi pare sei d'accordo, ma sarà l'ultimo tuo prodotto del genere che io ti strapperò di mia mano in vita mia. L'ultimo. Che sei stato troppo fantastico nel volere regalarmi la soddisfazione totale ed infinita, appena avverata e dunque meriti ricompensa minimo in uguale misura e. Ed io te la garantirò appunto non prendendoti più funghi fino, dato sono certo pure tu piangi per i figli perduti, fino alla fine dei miei giorni e. E così sia e. E così sarà. P.S. Furbo il bosco eh! Si è liberato di due rompi in una volta sola e. Ed ho anch'io i miei dei da adorare insomma e. Era il discorso d'oggi e sicuri ed affidabili e sempre presenti di persona lucida e disponibile ed indi guai a provare a fregarmi con delle srl meta o dei miraggi che prendono corpo solo nel fumo d'incenso che. Che un giro persino ci provò il grande cervo bianco tutto fosforescente e con l'alone che a Lourdes non avrebbero saputo fare di meglio e. E mi si piazzò di fronte sul vialetto in glicine e. Ed un po' mi spaventò, poi però mi rilassai quando disse «io sono il tuo dio nel corpo del grande cervo bianco fosforescente e con l'alone che a Lourdes non avrebbero saputo fare di meglio: inchinati a me» ed. E io ovviamente l'ho fatto e dopo gentilmente gli ho chiesto sicuro? No perché non so se lo sai, ma il suo dio una persona se lo sceglie. Che non se n'è mai visto uno colonialista che scende ed impone il suo credo con metodi da despota ed effetti speciali. No no. Ogni individuo invece nasce e cresce e fa le sue cose e di tanto in tanto guarda o ascolta, il vostro catalogo aggiornato in tempo reale e si informa sulle vostre offerte e le vostre promesse se e. E si tiene aggiornato con le statistiche su quanto
alla fine mantenete, che sempre meglio controllare e. E quando è convinto sceglie il suo e. Ed allora. Ma solo allora e non prima, il divino prescelto può apparire a lui sotto le sembianze di grande cervo bianco tutto fosforescente e con l'alone che a Lourdes non avrebbero saputo fare di meglio. Solo allora e. E non prima e. E tu sei decisamente in anticipo, mio caro e lascia dunque qualche depliant o meglio dimmi chi sei sui social, però adesso e nonostante sotto le, peraltro bellissime, sembianze di grande cervo bianco tutto fosforescente e con l'alone che a Lourdes non avrebbero saputo fare di meglio: spostati! Che. Che, tra l'altro, con voi al momento sono incavolato. Che mi dica lei, già che è qui, signor dio se questa mia avventura, successa pochi mesi fa, è stata con voialtri esperienza positiva. Che io nei giorni di festa o ferie, facevo il giocoliere ed andavo di paese in città, con il mio furgoncino rosso a palloncini e dove c'erano una festa patronale ed un luna park, abbastanza prossimi alla mia dimora, non mancavo mai.
Era il mio modo di arrotondare, di procurare in più per la famiglia e di sentirmi utile ad una società diremo oramai abbastanza triste e molto poco attenta, rispetto ai momenti adatti agli svaghi ed ai bambini.
Che poi in verità al guardare lo spettacolo si fermavano, con la buona predisposizione stampata su allegre gote, pure parecchi attempati e non solo nonni con la mano occupata. E quando il mio costume colorato ed il trucco e la parrucca mi ricoprivano, mi sentivo protetto ed anonimo, nonostante fossi al centro dell'attenzione.
Ed ecco anche.
Anche quel giorno arrivai nell'area adibita, trovai posto fra giostre e gazebi e mi cambiai e riscaldai e successivamente presi i miei attrezzi ed incominciai lo spettacolo.
Tutto normale.
Prima con tre clave, dopo con quattro, cinque, sei e le persone che reagivano alla solita maniera.
Applausi, sorrisi, copioso tintinnio di monete nel cappello raccogli offerte e pure parecchi bravo ad alta voce.
E continuai quindi soddisfatto e sempre aggiungendo difficoltà al numero.
Ora avrei tentato con otto che è complicato davvero e presuppone il lancio molto molto in alto dell'attrezzo singolo.
Oop, oop, oop, al momento veramente bene pensavo fra me e me e via un altro giro esaltante e perfino mi partì un aaaahh di soddisfazione, allorché decisi di terminare l'esibizione e lasciare scrosciare gli applausi se non che.
Se non che una delle clave lanciate in aria nel gran finale, non si ripresentò.
Non tornò giù e.
Ed era praticamente scomparsa.
Ed ovviamente rimasi incredulo.
Quanto mai su l'avrò lanciata?
Dov'è finita? Non. Non può essere entrata in orbita e.
Ed è logico doveva scendere tale le altre, erano le mie considerazioni pe.
Però ella di fatto non si materializzò, al che, mogio e stupefatto, tempo mezzora rifeci bagaglio e me ne tornai a casa, chiaramente soppesando sconvolto.
Non c'erano alberi o terrazze o balconi o finestre, vicine in quel frangente, difatti ed il mistero sembrava non avere soluzione.
Ed i giorni comunque intanto al solito si sormontavano ed altro non avevo potuto fare che procurarmi una clava nuova e continuare quieto il mio vivere a.
Almeno fino a quando, una mattina, il postino consegnò alla cassetta una lettera decisamente intrigante.
«Buon giorno.
L'Epaic e cioè l'ente per la protezione degli abitanti invisibili del cielo, le comunica che ha dovuto provvedere al sequestro cautelativo di un suo attrezzo altamente pericoloso, dato ha investito una comitiva di incorporei diretta in visita turistica ai resti ed ai fantasmi di un vicino castello e. E che lei a causa di ciò è stato sanzionato con una sostanziosa penitenza per.
Per aver causato: sconsideratamente gettando con forza l'attrezzo fra di loro, la morte diretta di due anime e sette spettri e. Ed un tot di feriti e mutilati, al momento non ancora quantificato, tra gli spiriti di.
Di cui uno potrebbe, stiamo verificando, essere addirittura un dio se.
Seguirà comunicazione ufficiale con la penalità esatta da saldare» e.
Ed impossibile!
Impossibile, questo è uno scherzo, sbottai immediatamente.
E di quelli tanto scemi e.
Ed i calciatori con la palla allora?
E quelli del volo a vela?
Ed i paracadutisti, i dirigibili, gli aerei, i missili? Non capitano mai simili viaggi organizzati a loro?
Cavolo se è burla non mi fregano anzi quasi.
Quasi quasi mi presto al gioco, che devo ammettere qualche ape c'è rimasta secca e moscerini e che il calabrone quella volta s'è preso sul serio un colpo da stendere al tappeto per del tempo,
ma chi mai avrebbe potuto considerare personalità invisibili?
È un sopruso!
Mi avesse chiesto un risarcimento la moglie del calabrone, allora sì avrei considerato, però così no.
No no.
Ho deciso, quando arriverà l'altra missiva presenterò ricorso che, porca plastica, almeno un giubbetto ad alta visibilità dovrebbero essere obbligati ad indossarlo gli eterei.
Mentre al contrario pretendono la libera circolazione, in incognito, dentro un posto dove non esistono divieti di sorta o limite alcuno e.
E che sembra non appartenere a nessuno, tanto meno agli dei in quanto, se non erro, abitano sopra di lui e comunque non pagano nessuna imu o pigione, almeno a me risultante.
Certo certo, devo far battere la lingua dove il dente duole e soprattutto riguardo agli dei.
Sì perché quando serve, quando sentono il loro mezzo di sostentamento, notoriamente chiamato fede, si sta per inceppare sono pronti a mostrarsi e.
Ed è già successo in giro e perfino qui dalle mie parti. A mostrarsi per affidare a qualcuno una nuova campagna pubblicitaria e così ringalluzzire il mezzo fede di conseguenza e.
Ergo non mi vengano a dire non possono viaggiare di persona pure per l'aria in caso di bisogno a.
Anzi semmai si rendano finalmente conto di quanto il loro agire, solamente per interesse, viene da questa vicenda ampiamente smascherato e che riguardo ai loro di lanci sconsiderati, non pochi e spesso assai infausti, per me è previsto unicamente un risarcimento virtuale e da riscuotere dopo morto e. E dunque mettano la sordina alla mia penitenza e mi restituiscano la clava e. E mi lascino procurare da campare in quella maniera che raccomandano vivamente e non praticano affatto.
In santa pace. E. E sparito da davanti il grande cervo bianco tutto fosforescente e con l'alone che a Lourdes non avrebbero saputo fare di meglio e. Ed allora, in generale, concludendo ribadiremo in fin dei conti dobbiamo e dovevamo, essere meglio reattivi e pungenti da sempre verso di loro i. Invece di prendere per matto acefalo chi provava ad esserlo. Che per invertire il trend l'aquila Anzù doveva essere portata in trionfo e difesa, se volevamo le cose finalmente girassero per il verso giusto.
Ed invece dove eravamo?
Lei infatti rubò le insegne del potere a Enlil e le portò sulla montagna, facendo in modo il silenzio, la giustizia e l'immortalità, potessero tranquillamente reggere, in autonomia dagli dei, l'intero universo bensì noi.
Noi convinti dalla criminalità del suo gesto, classificato dagli altolocati sempre cattivo ed indi chiaramente ciechi rispetto a quello che potevamo altrimenti ottenere: non l'abbiamo protetta.
Al solito ce ne siamo lavati le mani, cosicché Nimurta poté raggiungerla indisturbato e tagliarle le ali ed ucciderla, al che gli dei recuperarono il ben tolto e fecero velocemente tornare il tutto atto alle loro congeniali normalità.
Ah!
Che occasione sprecata.
A mio avviso ora dovremo minimo tentare di corrompere Anubis, in modo da fare resuscitare Anzù e riprovarci, ma mi rendo conto invece oramai siamo diventati, in toto, passivi schiavi di Hel, la regina dell'oltretomba vichingo riservato ai morti senza gloria e. E che di conseguenza nessuno pensa ancora d'avere il diritto, combattendo o vivendo da eroe, al paradiso speciale con tanto di posto nel mito ed accanto ad Odino.
D'altronde perfino Visnù durante le sue nove discese sulla terra, sotto avatar diversi, ha compiutamente esplicato in che maniera il mortale viene soggiogato:
rimuovendo via gli esseri liberi e ribelli, con la scusa sono demoni malvagi e sempre con l'obiettivo di mantenere l'ordine imposto.
Che assassinava unicamente chi osava contestare o scioperare verso il verbo ovviamente e.
E noi sempre fermi a guardare atterriti ed inermi ed incapaci di renderci almeno utili a quelli che, con la loro lotta, ci volevano fare progredire e liberare e.
E come non bastasse e per non tirarla tanto in lungo, una volta che eravamo quasi riusciti a rialzare la cresta è.
È arrivato Cristo.
Che spudoratamente facendo leva sugli effetti cerebralmente intorpiditi e fisicamente devianti verso esaltazioni insulse, della droga alcol si.
Si sta facendo tuttora i cavoli suoi e dei suoi padri e simili dentro, sopra, sotto e fuori di noi.
E chi ha qualcosa da ridire, rispetto a questo, per favore mi spieghi il motivo per cui uno ha avuto il bisogno di moltiplicare ed a tutti distribuire, addirittura una droga. Sì sì. Droga e chimica e non naturale. Che non ho mai visto un albero dare per frutto bottiglie gonfie di sauvignon, piuttosto che di cabernet. Una droga quindi sintetizzata con procedimento chimico e nefasta ed assassina di corpi e mentalità rilassate e pacifiche eh! Chi ha avuto il bisogno di registrare uno stupefacente spot a lei dedicato e per cosa se. Se non per nuovamente illudere noi pecore di cappio lasso e vivere grasso? Chi? E.
E si!
Ne abbiamo a bizzeffe di prove sul modo e sul motivo, gli dei ci tengono soggiogati, eppure avanti ad averne timore ed a supplicare proni e tremolanti.
Che al contrario, ribadisco, sarebbe proprio il tempo di agire in proposito a. A meno non vogliamo passare l'eternità in balia di dei matti che, in realtà loro sì, ne combinano di cotte e di crude.
Che tra tradimenti, omicidi di amici, nemici e parenti, orge, complotti vari, incesti, sesso con animali, tagli di teste infantili poi sostituite con quella d'un povero elefante, stupri spirituali, lanci di tuoni e fulmini, passioni per figli e piogge, tempeste e diluvi e chissà cos'altro, sono abituati.
Sono abituati a zuccherare quella che per gli immortali è certamente l'unità di misura del tempo.
La noia.