Dalla finestra mi subentra il sole
Ultime ore trascorse prima della libertà. Mi sembra di esser nel mese di Giugno. Gli ultimi giorni di scuola. Sono giorni semplici e spensierati. Nessuno ti interroga. I giochi sono già fatti. Non c’è impegno ma solo sole e caldo. Pensi già al domani. Qua rimane da archiviare poca roba per i futuri commessi. I futuri condannati, forse; avranno bisogno di trovare tutto a posto e tutto in ordine per poter ricominciare da zero ma già con ottimi propositi. Arriveranno succedanei di uomini con tanti desideri e voglie. Tutto si trova nelle cartellette rosa, tutto ordinato come una mente divisa in file e sottocartelle. Eppure tutto continua. I computer verranno accesi ogni giorno. Le macchinette del caffè eiaculeranno quotidianamente quelle bevande scure e marce. Tutti i motori ruggiranno puntualmente. Ed il buio dell’inverno giungerà ogni giorno sempre più in anticipo. Ci saranno le solite sofferenze e lamentele. I soliti aggiri e sogghigni. I soliti saluti e convenevoli. Io non ci sarò a percepirli ma li conosco bene poiché li ho scavati dentro ed i miei abiti puzzano come tendaggi di una casa di fumatori. Solo un lavaggio a secco butta fuori tutto il nero del catrame. Ma qua si parla di un lavaggio dell’anima. Orologi molli che ti scandiscono il cervello senza presa di coscienza. Droghe pesanti legalizzate in sottofondo di approvazione.