Dalle Alpi alle Piramidi (e non è il Cinque Maggio)
Dopo il bosco mi rimangono ancora molti sogni da realizzare. So che succederà prima o poi, ma intanto mi porto avanti, vedo cosa riesco a fare.
Il viaggio è ripreso.
Io dormicchio, dormicchio nel senso che sto con gli occhi chiusi, ma la testa è sempre vigile, pronta a cogliere tutti i movimenti della cara Camomì….. povera barchetta, gliene stiamo facendo fare di strada e stavolta poi…. Lunghissimo viaggio.
Dai monti del Friuli, in una sola notte ed in barca a vela, arriviamo sulle coste dell’Africa.
L’Egitto…. Un altro dei miei sogni….
Anche in questa occasione il mio compagno di viaggio ne’ dovrà sopportare delle belle…..
Tanto per cominciare il caldo…. Lui è un “nordico” mica come me…. Lui ama il freddo delle sue montagne e dove lo porto io? Praticamente all’equatore.
Ma sopporterà…. Ormai ci è abituato alle stravaganze della sorella.
Il paesaggio che ci appare davanti agli occhi è indescrivibile… l’impressione che suscita addirittura devastante.
Vicino alle Piramidi mi sembra veramente di essere un puntino…. Anche mio fratello, un omone, sparisce al loro cospetto. E la Sfinge???? Ne vogliamo parlare???
Insisto ed alla fine entriamo…. Il buio…. è tutto un mistero, sono mille le sensazioni che mi avvolgono e contemporaneamente sconvolgono la mia mente ed i miei sensi.
Sono ammutolita, il Jolly mi si avvicina ancora di più, mi da due colpetti sulla spalla ed in un orecchio mi sussurra: ““Sorellì, se savevo che te gaveria fato 'sto efeto te gaveria portada prima!!!!!!"
Tutto quanto ci circonda mi porta in un mondo sempre immaginato, sognato, ma ora incredibilmente reale.
“Gigante, da oggi diventi un nanerottolo, sappilo, ed io, conseguentemente, una pulce…., ma lo vedi???? Ma lo vedi che meraviglia…..”
Solo questa breve frase, poi il silenzio torna ad impadronirsi di me ….. sono irriconoscibile, quasi trasfigurata, non sembro neppure io, sono incantata… ho lo sguardo sognante ed il cuore in tumulto!!!
Non esiste più nulla intorno…. Solo quella magnificenza….
Un tuffo nella storia ad immaginare la vita dei Faraoni!! Chi lo sa…. Forse in un’altra vita sono appartenuta a questo popolo, ero una di loro…. È troppo il fascino che esercitano su di me questi posti…..
Sono passate delle ore ed il mio compagno di viaggio, lentamente, mi porta verso l’uscita, per farmi ritrovare il contatto con la realtà, probabilmente anche lui stupito dalla mia reazione, ma non certamente meno coinvolto dalla bellezza di quanto ci circonda.
Ma “camomì”, la sorella non la barca, tranquilla riesce a rimanere per poco, non è proprio possibile farmi trovare pace: “Fratelloneeeee, lo sai vero ora cosa facciamo?????? Cammelli!!!!!”
Lo sguardo che mi rivolge è tutto un programma…. Stavolta sto veramente rischiando grosso….
“Senti, tesoruccio caro, sei tu quella che mi ha detto di non essere mai salita su di un cavallo o sbaglio? Sei tu quella che ha paura di cadere anche da una staccionata o sbaglio? Sei tu quella che mi ha mandato ai matti perché eravamo troppo vicini ad un burrone e ti girava la testa o sbaglio???? Mi spieghi, per favore, dove sono finite le tue paure????”
“Ahi ahi ahi, ma come, non lo hai sentito???? Il cammello mi ha chiamata da parte e mi ha detto che deve farci vedere dei posti bellissimi, pieni di poesia, quelli che piacciono tanto a noi!!!! Guarda: ho portato la bacchetta magica, la paura la mando via con questa….”.
Sto dipingendo questo mio compagno di viaggio come un rompiscatole, ma in realtà sono io che lo esaspero: lui è anche più sognatore e matto di me….. ma come si dice, a tutto c’è un limite ed a me capita spesso di oltrepassarlo.
E poi sono diversi gli approcci! Mi spiego meglio: a tutti e due piace viaggiare, confrontarci con nuovi mondi e nuove culture, ci piace parlare, scrivere, giocare, prenderci in giro, ma lo facciamo in modo diverso l'uno dall'altra, per mille ragioni, non ultima il nostro passato e la nostra città di origine.
Tornando all’escursione, salgo sul cammello sotto lo sguardo vigile del mio fratellone, pronto a prendermi al volo in caso di fragorosa caduta non del tutto imprevista ed inattesa.
È proprio un tesoro, non c’è che dire!!!
Partiamo, io, mio fratello ed i cammelli: sono loro a condurci per quel paesaggio incantato. Loro ne conoscono ogni sfumatura e vogliono farcela gustare. Ed accipicchia se ce la gustiamo….. posti indescrivibili, da vedere e basta, non ci sono parole adatte a descriverli.
Vedo il mio Jolly chinarsi verso il suo “destriero” e sussurrargli qualcosa nell’orecchio!!!
“Non ci provare sai…… che hai in mente? Che gli hai detto???? Guarda che passi un guaio!!!”
Ridacchia il mio fratellone e non mi piace….. ne sta organizzando una delle sue….
Sono talmente preoccupata da quello che mi sta per capitare da non accorgermi che, improvvisamente, il paesaggio è cambiato….. siamo sulle sponde del Nilo, ma la cosa sorprendente è che c’è “camomì” ad attenderci…..
Risaliamo il Fiume, sono appagata, felice, soddisfatta ed incredibilmente grata all’uomo che mi siede di fronte e che ha reso tutto questo possibile.
Ma è un attimo…. Il Jolly si alza, mi viene vicino e….. “ecco, ora mi abbraccia, si è accorto di quanto sto bene e vuole condividere con me questo momento!!!!”
“Sogna, Simo, sogna….” mi sussurra in un orecchio “….. ma in acqua!!!!!!”
devo spiegare cosa sia successo??? Non credo.
Un giorno il caro Jolly mi spiegherà perché si diverte tanto a vedermi in acqua…. Per il momento mi tocca subire.
Anche quest’avventura è finita, lasciandomi un incredibile senso di pace dentro.
So che le descrizioni non sono sufficientemente efficaci, ma non è facile spiegare quello che si conosce solo per sentito dire o per averlo visto in foto.
So che, un giorno, in quei posti andrò sul serio e che quelle emozioni saranno reali, ma sono altrettanto convinta che nulla ci sarà di diverso nelle sensazioni che mi susciteranno.