Diario di bordo - Pulpfiction del 26/3

‐ Cani, cani, cani: neanche l'ululato ormai ci accomuna ai lupi!
‐ Sirene: squarci che rompono il silenzio...la torre di Babele del caos.
= Cimiteri urbani = Ombre nella vana attesa del nulla. Popolo di zombie: soltanto schiavi del tempo senza più padroni.
= Il sussurro = La voce del mattino sussurra forte all'orizzonte: ‐ Vai dove ti porta il tuo sguardo senza volto e senza tempo!
= Senza padroni = Ormai nessuno è padrone di sé stesso; nessuno ha più padroni ormai: tutti hanno diritto di gridare...rumore senza senso (caina informe e disambigua).
Il lockdown ha colpito duro ma la quarantena, dicono, non ha effetti collaterali: intanto..."resta a casa"; andrà tutto bene! PS. Quando vai al supermercato, però, acquista grana padano e la pasta al 100% con marchio italiano (tranne che per un particolare: giri il pacco di pasta e leggi la dicitura "product made in China"!). Capito, come funziona? (l'antifona). Domani è venerdì: ma non è diciassette, è il ventisette (giorno di paga, la fila alla posta o alla banca: adesso sono cazzi vostri!).