E mai ti incontrerò in questo mondo...
Non siamo io e te che una mera invenzione in un mondo senza confini di spazio e di tempo. Per noi non c’è vita oltre questa dimensione eterea che fa rinascere ogni notte quel nostro amore strano e irreale, ad occhi chiusi, senza che nulla intervenga a separarci, prigionieri indifesi di un sentimento uniforme ma ineluttabile che ci lascia sofferenti ed increduli al nostro risveglio.
Forse sei un surrogato della realtà o solo il frutto della mia fantasia destinato a dissolversi rapidamente o a rigenerarsi all’infinito. Nell’una o nell’altra forma la tua immagine mi appare nitida, luminosa, esageratamente reale, come composta da milioni di pixel che ne esaltino la qualità, quasi al limite della risoluzione, in uno sfondo che ruba e si arricchisce di colori e penombre che sono il negativo dei miei giorni vissuti.
Non so dove si perdano i confini del mio sogno: vi proietto spazi infiniti e orizzonti di luce e notti di stelle, vago alla ricerca del tuo volto che non posso vedere e conoscere ma solo immaginare come parte di una creatura effimera destinata a svanire nel nulla, vi cerco le tue mani perché accolgano e custodiscano il mio spirito, vi scrivo il tuo nome che si copre di mistero e che non mi è dato di sapere.
Mi basta tenerti segreta e nasconderti sotto forma di un pensiero astratto, come immagine della perfezione vivida e pura, di grazia e beltà mai esistita, perché sei scudo impenetrabile contro la mia tristezza, una traccia di vita non vissuta per la quale mi struggo e mi fingo felice, una figura di donna eternamente lodata e ricercata per la quale non trovi il mio sonno mai risveglio, così che tu possa esistere solo per me ed incontrarmi in quel mondo fantastico che anche per te è processo di creazione e sorgente di allegrezza.