E Vissero A Lungo...
"Arbè guarda stò biglietto." Arianna era rientrata a casa, buttato il soprabito su una sedia dell'ingresso era volata nelle braccia di Alberto che l'aspettava nel salone spaparazzato sul divano a guardare la tv e gli aveva porto un bigliettino: "B.P.E. 1.000" che cacchio vuol significare, è la marca di una moto?" "Se avessi studiato ragioneria al posto del tuo classico avresti capito subito che B.P.E. sta per 'buono per euro' e 1.000 sono gli euro. "Seguito a non capire, in cucina è pronto il pranzo." Alberto,. cinquant'anni, pensionato delle poste, condivideva con la moglie quarant'enne un pentavani all'ultimo piano di via Cerere nella zona nord di Messina, quella snob. Libero da impegni di lavoro, si era scoperto casalingo e faceva trovare un pasto pronto all'amata consorte al rientro dal lavoro di cassiera alla Banca Rurale di Catenanova. Arianna mangiava lentamente facendo crescere la curiosità del marito. Era proprio un essere delizioso la sua Arianna: bruna, 1,70 di altezza, sguardo sbarazzino, bocca turgida ma non volgare, un tre di seno ma il lato più accattivamnte erano le gambe lunghe , affusolate, caviglie sottili, un tipo che non passava inosservato."Pensi di tenermi a lungo sulla corda?" "Gira il biglietto" 'Comm.Nullo Ciavarella ‐ gioielliere ‐ via Alessandria 125 ‐ Messina'." "Inquadrato, è la più importante gioielleria di Messina,ma il titolare è messo male sia col nome che col cognome." "Ma è messo bene a quattrini anche se si è dimostrato uno spilorcio, 1.000 euro, un'offesa!" "Un pò di chiarezza non farebbe male." "Allora sei proprio tonto, mi si vuole fare per 1.000 Euro, t'è capì!" Preso alla sprovvista Al rimase a contemplare la consorte oggetto di desiderio del gioielliere. Non era geloso anzi questa categoria era stata sempre presa di mira dai suoi strali ma dinanzi ad una realtà non prevista..."Secondo stò zozzone io valgo 1.000 euro, sai che faccio? Ci aggiungo uno zero e vediamo la situazione, il signore con scuse varie si presenta quasi ogni mattina al mio soprtello, che ne dici?" "Che ne dico, la patatina è tua, sei tu che gliela devi mollare, eventualmente!" "Hai detto bene eventualmente, quello è pieno di palanche, per 10.000 Euro magari un lavoro orale, fra l'altro ha la pancia e la tua età, vedremo." Quella sera Alberto ed Arianna fecero all'amore in maniera forsennata, l'idea di un'eventuale avventura da parte dells signora aveva acceso il desiderio di entrambi, boh? Alle quindi del giorno seguente Alberto aspettava con ansia il ritorno della consorte e rimase sulla porta d'ingresso per essere messo al corrente delle novità."E allora?" "Il cotale ha messo un bell'O.K. sul bigliettino, mi aspetta in gioielleria questo pomeriggio, mi accompagnerai tu in macchina." "Allora hai deciso?" "Voglio vedere come prosegue stà storia, voglio divertirmi un pò a spese di quel mammalucco, se vuole assaggiarmi deve tirar fuori un bel pò di dindini, intanto lo faccio arrapare ancora di più..." Alberto posteggiò la sua Peugeot a circa duecento metri dalla gioielleria, Arianna scese pigramente dalla mcchina e, ancheggiando, si diresse verso il negozio. Mille fantasie nella mente di Alberto, cosa stavano facendo i due, Arianna aveva detto di non volersi mollare subito, un bacio, una toccata nelle parti basse, un pompino...questi pensieri fecero uno strano effetto sul povero Al che si trovò con un'erezione non prevista, non sapeva più che pensare. Pian piano 'Ciccio' rientrò nella cuccia, era passata circa mezz'ora quando Arianna si presentò sempre ancheggiando dinanzi alla macchina di Al che mise in moto senza parlare. "Non sei curioso di sapere com'è andata? Si che sei curioso,siamo entrati nel suo studio, la moglie il pomeriggio non va in negozio, Nullo ha cercato di baciarmi, cosa che non gli ho permesso, non mi andava proprio, ci siamo seduti sul divano e Nullo ha preso a pomiciarmi tutta, mani sul fiorellino, sulle tette, sul popò, sembrava impazzito, l'ho lasciato fare tanto era patetico. Sulla scrivania avevo notato un mazzo di banconote da 500 euro, con disinvoltura mi sono alzata e l'ho riposto nella borsetta. In quel momento ho pensato che sarebbero serviti per pagare il costoso condominio con piscina e campo da tennis oltre che il mutuo e bollette varie. Ritornata sul divano l'ho trovato con i pantaloni abbassati, sotto una pancia grossa sbucava una cosa piccolina ma tanto piccolina che sembrava il pene d'un bambino. Ho evitato di ridere e l'ho preso in mano. C'è voluto del tempo prima che diventasse duro e mi ha chiesto di metterlo in bocca. Niente da fare, il pezzo sale e quindi sega e via." Riccardo guidava lentamente, il silenzio era sceso fra i due, diversi i loro pensieri: Arianna pensava che 10.000 euro per una sega era un buon prezzo, Alberto aveva in mente Arianna con in mano un pene non suo, anche se piccolino ma sempre un pene! L'argomento non fu oggetto di discorso per molto tempo, la vita fra i due coniugi si svolgeva come se nulla fosse successo sinchè un giorno al rientro a casa di Arianna all'ora di pranzo: "Al sabato andiamo in gioielleria, ho voglia di un braccialetto particolare a forma di serpente." "Inutile chiederti in quale gioielleria, vero?" "Indovinato ma andremo insieme perchè sarà presente la consorte del cotale." Il negozio era molto ampio, vetrine dappertutto con all'interno vasellame, gioielli, ceramiche, tutti pezzi di gran lusso. Al banco due commesse ed una signora di una certa età che trattavano con i clienti. Nullo comparve da dietro un tenda, forse stava spiando l'arrivo della sua desiderata, baciò la mano ad Arianna e uno strascicato 'piacere' ad Alberto e: "Cosa posso servirle bella signora'" "Un braccialetto alla Cleopatra, a forma di serpente, dottore ne ha?" "Siamo fornitissimi, ne ho un paio che le piaceranno." Nel frattempo la consorte del titolare si era avvicinata al terzetto e: "Nullo non mi presenti ai signori?" "Mia moglie Clara, Claretta per gli amici." "Sono Alberto M. e questa è mia moglie Arianna, siamo abbagliati da tante belle cose!" "Siamo i più forniti a Messina." La signora non dimostrava i suoi cinquant'anni, non alta di statura sfoggiava un corpo giovanile, in viso qualche ruga ben coperta da evidenti ricorsi a saloni di bellezza. "Per 10.000 euro mi farei fare da lei un bel pompino così la signora capirebbe la differenza fra una cosetta minuscola ed un cazzo gigante!" pensava Al sorridendo dentro di sè. Il prezzo del gioiello fu di 3.000 euro che Arianna pagò in contanti (soldi guadagnati col sudore della...) e, ai saluti: "Forse potremmo rivederci, siete una coppia simpatica,vero Claretta?" Claretta non si pronunziò, salutò Alberto e Arianna con un sorriso poco convinto, le donne hanno il famoso sesto senso. La novità comparve all'improvviso: "Per oggi pomeriggio ho invitato Nullo a casa nostra, mi voleva portare in albergo o nella sua villa a Castanea, non mi sono fidata, preferisco che venga qui." Al rimase senza parole. "Caro non ti preoccupare, ci sono di mezzo cento foglietti! Conti presto fatti, 200 x 100 = 20.000 Euro! Non essere geloso, per me sarà una passeggiata." Al aveva i suoi buoni dubbi, per quella cifra Nullo non poteva che pretendere tanti bei servigi! Di comune accordo i due coniugi avevano predisposto un interfono nella camera da letto ed uno nel bagno comunicanti con lo studio così Al poteva tenere sotto controllo la situazione. Alle quindici il campanello, Alberto si rifugiò nello studio, Arianna aprì la porta d'ingresso. "Ti ha visto qualcuno?" "Si una signora che si è fermata al secondo piano, le ho detto che andavo al penultimo. Tuo marito?" "Tornerà tardi, è a casa di amici." In bagno: Cara guarda che bel regalo per te, sono 20.000." Con indifferenza Arianna: "Mettili in quel cassetto, lavati, io ho provveduto a sistemare la mia cosine." Riccardo sentiva perfettamente quello che accadeva in camera da letto, aveva chiesto ad Arianna di parlare molto specificando quello che stava facendo, infatti: ""Vengo sopra di te, lo preferisco, sai la pancia..." "Fatti baciare, ho portato con me un vibratore." "Non capisco a cosa ti serva ad ogni modo niente baci in bocca piuttosto comincia dalle tette con piccoli morsi, attento a non farmi male, ecco bravo così, intanto ti tocco il cosino, guarda è già duro, scendi sotto, la gattina è molto vogliosa, si così,ancora,fammi godere tanto..." Arianna recitava bene la parte, ad un tratto un rantolo, faceva finta di godere la puttanella! "Smetti un attimo, fammi riprendere...ecco ora vengo di nuovo su di te così potrai rimetterlo in fica." Arianna aveva usato volutamente quel termine volgare per crare una situazione più arrapante per il soggetto e farlo smettere il prima possibile ma aveva fatto male i suoi conti. "Cara ci metto molto a godere, abbi pazienza." Cattiva notizia sul fronte Arianna, doveva fare una bella fatica su quel pancione. Un tratto di silenzio, solo qualche piccolo ansimare, poi: "Cara che ne dici di metterti alla pecorina, hai un popò delizioso, vorrei assaggiarlo!" "Te lo puoi dimenticare, niente culo!" "Raddoppio l'offerta." Dopo un attimo di silenzio: "Sei convincente!" Arianna aveva accettato,altri 20.000 euro! Non doveva provare gran dolore con quella piccola cosa, aveva provato ben altro col 'ciccio' di Riccardo! "Vado in bagno a prendere la vasellina." "Un'altra cosa, vorrei che mettessi il vibratore in vagina mentre ti inchiappetto, proverai doppio gusto!" Fantasioso il panzone. Dopo un pò si udì un rantolo di Arianna, a Riccardo sembrò vero, forse il vibratore aveva fatto il suo effetto, anche Nullo doveva essere soddisfatto. "Cara un'ultima cosa, devi concedermela, voglio entrare nella tua deliziosa pelosa nel frattempo io mi infilo il vibratore nel mio didietro." Arianna non aveva protestato, dopo un bel pò di tempo un rantolo maschile, Nullo aveva goduto, doppio gusto! Al si sentiva frastornato, aveva partecipato a tutte le evoluzioni amorose della consorte e dell'amante, si sentiva svuotato di energie. Dopo l'uscita di casa di Nullo: "Cara, sbaglio o hai goduto veramente col vibratore?" "Te ne sei accorto, quell'aggeggio vibrava sul mio clitoride e sono venuta, tutto sommato penso che potremmo comprarlo." Quella notte Alberto preferì rinunziare al sesso, forse un pò di gelosia ma rivedeva nella mente la sua bella infilzata davanti e di dietro, in parte consolato dai 40.000 Euro. L'episodio erotico‐monetario fu messo dfa parte, nessuno dei due coniugi ne parlava, era ritornato il tran tran quotidiano:pranzo pronto alle quindici, il pomeriggio Arianna sbrigava le faccende domestiche, un pò di televisione, qualche puntata al cinema, il sabato o la domenica al ristorante o in qualche agriturismo. In campo erotico una sola novità: Arianna aveva voluto far godere Al con i suoi deliziosi piedini e c'era riuscita in pieno! L'imprevisto dopo circa un mese. A casa M. giunse una telefonata, erano le dieci del mattino: Alberto: "Ciao cara, cosa fai di bello?" "Non sono la sua cara ma Claretta C., desidero parlarle con urgenza, mi troverà nel posteggio dinanzi a casa sua fra mezz'ora."Stupito, imbarazzato, sorpreso Riccardo si sedette in poltrona nel salone, che fare? Per prima cosa telefonò ad Arianna e la mise al correntre della telefonata ricevuta, per risposta una gran risata."Che hai da perdere, non ti violenterà di certo, non sei curioso?" Dopo mezz'ora una Volvo entrò nel cortile, Alberto si era vestito di tutto punto, si sistemò in macchina al posto del passeggero, la signora mise in moto e si diresse verso nord. "Gentile signora gradirei sapere dove siamo diretti." "Puoi darmi del tu, chiamarmi Claretta, ormai siamo parenti..." Più esplicita di così! Al prese ad osservarla più attentamente: capelli a caschetto di un grigio medio, tinta ben fatta, viso regolare (niente naso lungo che Riccardo detestava), labbra carnose quanto basta."Completo io il tuo esame, non ho la dentiera, vado in palestra tre volte alla settimana, due in un istituto di bellezza. Stiamo andando a Castanea delle Furie dove ho una villa, telefona alla tua bella che rientrerai a casa a pomeriggio inoltrato." Questi erano ordini veri e propri, Clara dimostrava di avere una personalità atta al comando. Al come un automa prese il telefonino e comunicò la notizia ad Arianna, la consorte che sapeva con chi era in compagnia non fece commenti.Giunti nella frazizone Clara posteggiò l'auto dinanzi ad una villa in stile spagnolo a due piani, chi l'aveva progettata aveva buon gusto. Salirono al secondo piano dopo essersi liberati dei cappotti. "Vado ad accendere il 'caldo bagno' in camera da letto e in bagno, quando non si è vestiti è preferibile un ambiente riscaldato. Alberto era stupefatto, affascinato da quella donna che aveva pianificato tutto con tanta naturalezza, nessun commento gli uscì dalle labbra. "Nel frattempo sediamoci nel salotto, penso che tu meriti una spiegazione. Visto il buco di 40.000 euro sul nostro conto ho chiesto chiarimenti a mio marito che ha confessato, siamo ricchi e ci possiamo permettere qualche spesa pazza ma sono curiosa di sapere cosa di particolare ha trovato Nullo in tua moglie, è una donna piacevole ma come lei..." "A questa domanda può rispondere solo tuo marito, io sono il diretto interessato quindi di parte, lui che ti ha detto?" "All'inizio mi ha raccontato un sacco di balle ma poi ha sputato la verità, è venuto a casa tua ed ha avuto rapporti intimi con tua moglie...non dire che non lo sapevi...bene eri al corrente di tutto e quella somma vi ha fatto gola." "Noi siamo una coppia aperta e non ci nascondiamo nulla, all'inizio ero perplesso, ho detto ad Arianna che, essendo lei l'interessata, doveva prendere lei la decisione, non sono un'ipocrita." "All'inizio le aveva promesso ventimila euro, come somno diventati 40.000 non me lo ha voluto dire, ne sai qualcosa?" "Arianna mi ha confidato che il signore ha voluto qualcosa di non programmato, il prezzo è raddoppiato." "Non riesco ad immaginare cosa fosse, a quel punto..." "Mia moglie ha il lato B particolarmente attraente e il tuo bel marito ha insistito per assaggiarlo." "Figlio di gran...20.000 euro per una inchiappettata!" Clara si stava dimostrando molto più furba di quanto Al pensasse. "Ti svelo il motivo per cui siamo qui, ho cinquant'anni, dopo il matrimonio sono stata una sposa fedele ma dopo che due mesi fà si è sposata la mia seconda figlia è scattato in me qualcosa...una ribellione a trent'anni di vita deludente vicino ad un uomo ricco ma senza personalità, fra l'altro ha un pene piccolo, non fare quella faccia, sicuramente tua moglie ti ha informato ed ora ho deciso di andare all'arrembaggio! Quando ti ho visto mi sei subito piaciuto, non voglio un giovane che possa ricattarmi, penso che in campo sessuale tu ci sappia fare, è quello che voglio da te, me lo devi per pareggiare i conti con mio marito.Al contrario di tua moglie non chiederò soldi. Andiamo in bagno, ormai l'ambiente sarà caldo, sempre che tu sia d'accordo..." Clara aveva un bel fisico, la palestra e i massaggi avevano sortito un bell'effetto sul suo corpo, le tette ancora sode, il ventre piatto ed anche il sedere niente male. "Ti riempo la vasca, io sotto la doccia." Claretta prese un flacone di bagnoschiuma molto profumato, lo versò nell'acqua della vasca, si sedettero sul bordo nient'affatto intimiditi della loro nudità. Riccardo 'sprofondò' sotto la schiuma, chiuse gli occhi per rilassarsi. Il caldo dell'acqua gli fece un certo effetto a un certo coso che spuntò dalla schiuma perfettamente 'in armi' Claretta ne approfittò per prenderlo in mano e: "Finalmente un cazzo degno di questo nome. Come ti dicevo non ho mai tradito mio marito anche se ho avuto molte occasioni, sono stata educata dalle Orsoline e questo mi ha condizionato. Per consolarmi del mancato piacere dovuto al pisellino di Nullo, mi son fatto comprare due vibratori, uno per la vagina ed uno, più piccolo per il popò, mi vergognavo ad andare in un sexy shop, lui sa che li uso." Hai capito, i coniugi C. ambedue muniti di vibratori! Avvolto in un accappatoio Al fu accompagnato da una mano gentile ma ferma in camera da letto, il locale era caldo ed accogliente, Ciccio, sempre duro, spuntava dall'accappatoio. "Alberto che buon sapore!" Claretta aveva iniziato a baciare Al sulla fronte, sulla bocca dove penetrò una lingua molto mobile che fece provare all'interessato sensazioni molto piacevoli. Pian piano la lingua scese sui capezzoli, svicolò sotto le ascelle, poi l'ombellico, ignorò il pene, poi luingo le gambe ed infine una per una le dita dei piedi. Una novità piacevole ma Ciccio voleva la sua parte e l'ebbe quando la pulsella ci montò sopra. Fu un'entrata rapida perchè la vagina era letteralamente inondata, la zozzona era talmente bagnata che qualche goccia si sparse sulle lensuola! Ci sapeva fare la baby, riusciva a strofinare il clitoride sul pene emettendo urletti di piacere e seguitò a cavalcare il suo cavaliere provando orgasmi multipli, altro che 'sono stata educata dalle Orsoline', se le povere monache lo avessero saputo! Ciccio era rimasto in pisizione eretta, l'età prolunga i tempi dell'eiaculazione. La signora che ti fa? Va in bagno e ritorna con un tubetto per lubrificare il buchino posteriore, si mette in posizione ovina, guarda in faccia Al che, capita al volo la situazione, provvide alla bisogna.Entrava lentamente, centimetro per centimetro, aveva provato una certa resistenza, non voleva far troppo male alla signora, finalmente la spada entrò sino all'elsa. Ciccio cominciò a godere, madame se ne accorse ed aumentò il ritmo sino a quando Al dette il colpo finale come nei fuochi d'artificio. Così finì l'inconro fra i due, un'incontro indimenticabile! Al rientro a casa Arianna aveva stampato in viso un bel punto interrogativo. "La signora ha recuperato parte dei soldi spesi dal marito!" fu il commento di Al. Passarono vari giorni senza novità sin quando: Caro, Nullo vorrebbe una mia foto significativa." "Specifica il termine 'significativo'." Possibilmente in bianco e nero, vestita succintamente, prezzo da stabilire." Al non era molto d'accordo ma per le insistenze della moglie si fece convincere. Cercando fra le foto da lui stesso stampate, ne selezionò alcune finchè ne scelse una, sicuramente la più bella: Arianna appariva con un sorriso splendente, una camicietta nera trasparente che lasciava intravvedere il seno, un reggicalze con mutandine alla brasiliana, si intravvedeva perfettamente una nera foresta. "Quanto gli chiederai? A questo punto vorrei conoscere se la gentile consorte gli ha confessato il nostro incontro ravvicinato, chiediglielo." Il giorno successivo al rientro a casa di Arianna. "Prima voglio mangiare poi ti racconto." "Appena ricevuta la busta Nullo si è chiuso in bagno e ne è uscito dopo circa un quarto d'ora rosso in viso, scommetto che si era sparato un bel segone, va matto per me. Mì ha detto d'aver saputo dalla consorte del vostro incontro, nessun commento." Due giorni dopo:"Caro Al l'ultima novità, Nullo ha fatto vedere la foto alla moglie che, nel vederla è rimasta, come dire, impressionata, non so se è il termine giusto, ha anche detto di voler fare una gita insieme all'agriturismo 'La baracca dei Nebrodi'. A questo punto sono curiosa, vorrei andarci." Al pensò: "Nullo si è scopato mia moglie, altrettanto io con la sua e così siamo pari per modo di dire perchè il pollo ha sganciato 40.000 euro ma quest'incontro a che fine?" "Ci vengono a prendere con la loro macchina, appuntamento alle 10 nel nostro cortile." Era primavera, Arianna indossava un vestito fantasia, leggero, quasi trasparente con ampia gonna. All'arrivo della Volvo un collettivo asettico 'buon giorno' poi la partenza. Nessuna conversazione, forse un pò di imbarazzo, prima dell'ingresso in autostrada Claretta ferma la macchina: la conversazione langue, propongo che Alberto sieda vicino a me e Nullo dietro con Arianna, che ne dite?" Proposta accolta. Arianna e Nullo presero a parlare ma il rumore del motore dell'auto impediva di sentire le loro parole. Clara aveva indossato anche lei una gonna molto larga, quando si dice la malignità! "Noto che guidi molto bene, sei sicura e veloce." Guardando nello specchietto di cortesia Al notò che Nullo si era molto avvicinato ad Arianna che, però, mostrava di non gradire molto la vicinanza e si era spostata all'estremo del sedile. Al ne approfittò per insinuare la mano sotto la gonna della guidatrice che si guardò bene dal protestare (che cosce morbide!).
Al casello la mano fu ritirata ed il viaggio proseguì fra tornanti sicchè giunsero a destinazione. "Albertoo guarda che panorama magnifico, si vede pure il mare." "Arianna: "Lasciamo da parte i convenevoli, sappiamo tutti come sono andate le cose, tutti d'accordo?" Chi tace...Sorrisi da parte di tutti, Al si trovò sottobraccio a Clara ed altrettanto fece Nullo con Arianna. Dopo aver gironzolato nel giardino sottostante, i quattro fecero l'ingresso nel locale. Al loro arrivo un premuroso signore, sicuramente il padrone,venne loro incontro. "Sono il signor C., ho prenotato per quattro, se possibile vorremmo una saletta riservata." Furono accontentati o meglio fu accontantato Nullo che aveva avanzato la richiesta per secondi fini pensò Al. La conversazione fra Al e Claretta era costante, sorrisi, battute, qualche barzelletta mentre fra Arianna e Nullo languiva. Fra l'altro Nullo mangiava poco al contrario del solito tanto che la consorte: "Caro ti senti bene, ti vedo palliduccio." "No cara tutto bene." A questo punto un'alzata d'ingegno di Al: "Col pollo mi sono unto le mani, vado a lavarmi." "Clara: ti seguo, anch'io mi sono impiastricciata." Incontrarono un cameriere: "Io e mia moglie vorremmo lavarci, dov'è il bagno?" Appena all'interno, chiusa a chiave la porta, un polipo entrò nella bocca di Al il quale ricordava bene il precedente, per accontentare 'ciccio' già in posizione orizzontale, piegò a 90 gradi l'accondiscendente Claretta e la penetrò selvaggiamente, ben assecondato dall'interessata. Dopo circa venti minuti uscirono dal bagno ridendo allegramente come due studentelli in gita scolastica. Al tavolo Nullo: "Anch'io mi sono sporcato le mani, Arianna mi fai compagnia?" Malvolentieri l'interessata fece un segno d'assenso. "Ragazzi quando domandate dov'è il bagno dite che siete marito e moglie come abbiamno fatto noi!" Dopo circa un quarto d'ora rientro dei due al tavolo, Nullo rosso in viso, Arianna con la faccia annoiata. Al all'orecchio di Claretta: "Scommetto che tuo marito voleva scopare o farsi fare un pompino ma si è dovuto accontentare di una sega!" Gran risata di Claretta. Il quartetto sembrava affiatato, sembrava.Alberto il più fortunato viaggiava alla meraviglia: moglie e amante, Arianna marito e amante (malvolentieri), Claretta, messi da parte i vibratori, l'amante, Nullo il più sfortunato solo le briciole: nessuna rapporto con la consorte, amante col contagoccie e talvolta il vibratore per il suo poco nobile popò. Così vissero a lungo...Come nelle favole di Esopo anche in questa storia c'è una morale: nella vita c'è chi se la gode alla grande a spese dei meno fortunati!