Far falle
Suo fratello rapinava banche chiuse da tempo. Un cugino stuprava sempre le solite tre vecchiette. Il nipote ordiva truffe banali in giro per conventi maschili. E la nonna usava svuotare le tasche ai clienti nel mentre stazionavano distratti dentro il suo negozio portatile. Lui invece era un commerciante di farfalle secche rarissime, purtroppo buddista. Il che vuol dire non le poteva uccidere direttamente se non espletando vari rituali. E pertanto preferiva mandare me a catturarle. Avevo avuto la ventura infatti d'essere loro parente. E quindi di professione interpretavo un killer di lepidotteri. Vegetariano. E dai comportamenti peraltro gentili.
Insomma dovevo in qualche modo far guadagnare qualcuno. Dato nei fatti il rapinatore era sempre dallo psicologo. Le vecchiette esasperate avevano rotto la schiena allo stupratore costringendolo immobile. I frati visto la mala parata fecero voto di povertà totale. E la nonna con l'artrite pubica trovava il suo bel daffare. Al che dovevo procurare al meditante farfalle da vendere al mercato vero e nero, essendo rimasto l'unica risorsa. Ed ovviamente diventai vegetariano per il semplice motivo svolgendo un simile lavoro, a piedi e nel centro d'una città di tredici milioni d'abitanti, potevo, con quello rimastomi dopo aver fatto praticamente morire di fame tutti, comperare per me tre patate al mese. Che mangiavo una ogni dieci giorni. Quindi infine potremo dire ben a ragione vegetariano per cause naturali. E dunque, in realtà, non so bene il motivo per cui m'è venuto l'impulso di scrivere una biografia. Non mi sembra proprio di vivere una vita interessante. O di cui qualcuno possa essere ghiotto di particolari. Il fatto, forse, è tra una cattura e l'altra mi rimane e potete ben intuirlo, molto tempo libero. Così avendo una penna tento di dimenticare la fame riempiendo un foglio, peraltro raccattato di volta in volta per strada. In fondo di questi tempi la fortuna mica capita a chi tiene talento sul serio. E la prova evidente di ciò è chi prende farfalle per dono naturale non. Non potrebbe avere che gli stessi miei risultati frequentando le mie condizioni.
È lampante. Ergo la vado a pubblicare lo stesso la biografia. In fondo è sempre possibile la gente si stanchi di leggere storie assolutamente accattivanti tanto. Tanto quanto un vento dal nord del sud trasporti all'improvviso migliaia d'iper rare farfalle, bramose d'inquinamento, qui da me. Ci sarà pure un momento di rottura porca la cappa. È dai tempi dei tempi che il popolo leggendo di meravigliose e loro sì piene di sorprese, storie altrui vive rassegnato un'esistenza da pidocchio ammaestrato. Un bel giorno qualcuno si renderà conto agendo al contrario le vite eccelse dovranno, loro, trovare delle persone disposte a viverle soggettivamente invece. Invece d'aspettarle uscire da un fottuto collage di parole. E questo sarebbe un farfallone grandissimo e molto, molto, molto da pancia piena caduto nel mio retino se non sbaglio. Grandissimo. Grandissimo. Grandissimo. P.s. La mia gatta si chiama metafora e comincio a capire come mai sta diventando piatta.