Galileo Galilei - brevissimo e umoristico
Sin da piccolo, Galileo amava ficcare il naso dappertutto finchè i genitori, non potendone più delle sue invasioni notturne, lo costrinsero nella sua cameretta.
Avendogli messo sull'uscio, il pastore maremmano di famiglia, ricominciavano a godere la passata intinità!
Questo trauma infantile lo condizionò al punto tale da spingerlo a mettere il naso fuori dalla famiglia e, genere,da tutte le "famiglie" sociali.
In particolare, da Santa Madre Chiesa che, oltre ad essere una "famiglia" gli ricordava fin troppo sua madre!
Cominciò a farlo, quand'era un po' più grande, sbirciando nella sala da letto della dirimpettaia di palazzo. Oddio...ad occhi nudi non vedeva un granché, quindi si interessò di ricerche e scoperte relative alle lenti, fino a quando riuscì a costruirsi un telescopio.
Grazie ad esso, la bella donna fino ad allora un po' scarsamente goduta, gli apparve in tutto il suo splendore!
Continuò così per molti giorni fino a quando seppe che Madonna Lucia, così si chiamava lo splendore visivo, era partita improvvisamente per altri lidi.
Galileo era disperato e, per qualche sera, continuò ad usare il telescopio sperando di vederla riapparire.
Visti gli insuccessi, in una notte senza luna, deluso e arrabbiato, puntò lo strumento verso il cielo come per maledirlo....
"Ovviaaa..." esclamò meravigliato " o che sono quei 4 puntini intorno a quella sfera luminosa?"
Aguzzò lo sguardo incuriosito osservando bene la scena appena scoperta, quindi, staccò gli occhi dalla lente e disegnò quella "maraviglia" su un foglio.
Così iniziò la scienza!