Gli alberi
Fa tenerezza vedere gli alberi in autunno, si spogliano di tutte le loro foglie, così nudi e indifesi vanno incontro al lungo inverno che, con il suo gelo, non avrà pietà di chi troverà impreparato ad accoglierlo.
Pare di vedere un vecchio che non desidera più nulla, vuole solo riposare in pace, giunto alla fine dei suoi giorni vede cadere ogni sua sicurezza, proprio come se le certezze fossero le foglie, un tempo vigorose e ora ... non è più verde, intrigante, misterioso.
anche se sono tanti insieme, gli alberi in inverno appaiono soli, proprio come gli uomini, quando la vita li vuole abbandonare; non progetti, speranze, sogni ... c'è solo la solitudine.
Non so che ne è stato della mia vita, sto passeggiando per il bosco in compagnia dei miei unici amici fidati, raccolgo per la strada foglie colorate, l'autunno fa sì che siano variopinte e a terra, come faccio a non raccoglerle, rischio di rovinarle camminandoci sopra.
... quante volte i miei ideali, i miei progetti, i miei desideri sono stati calpestati, eppure il loro colore era perfetto.
Raccolgo i miei pensieri su un pezzo di carta, ma che gli frega agli altri della mia vita? ... e a me di quella degli altri?
Non sono nessuno anche se i miei amici continuano a dimostrare esattamente il contrario, sono tre cani e due gatti e mi accompagnano orgogliosi e impettiti, felici come nessuno mai dell'onore di potermi scortare nella passeggiata a ritroso nella mia vita: ogni tanto qualcuno di loro si ferma davanti a me come a voler sbarrare il mio passo, i miei piedi sono nel sentiero del bosco, ma il mio cuore è distante mille miglia per un sogno mai realizzato.
Il mio cane improvvisamente si ferma, fissa con insistenza un cespuglio, ecco ! ... vola via una piccola pernice sola e spaventata ... chi lo sa, forse anche lei è rimasta sola ... senza amici ...ha pensato che è meglio così, è sparita subito in mezzo agli alberi, può essere che qualcuno la stia aspettando la dietro i cespugli, come faccio a saperlo, dovrei immergermi in rovi e spine per scoprirlo, sempre che sia possibile.
Forse per tutta la mia vita non ho mai voluto rischiare abbastanza per scoprire ciò che mi aspettava dietro l'enigma.
Tanti sogni ad occhi aperti si fanno nella vita, a volte sciocchi, ma sono i nostri e solo noi sappiamo quanto costa sognarli, così recita Paulo Coelho in un suo romanzo.
Tanto vagheggiamo in gioventù poi, giunti ai cinquanta ci accorgiamo che sì, qualcosa è arrivato a compimento, ma per la maggior parte è rimasto tutto quanto velato in qualche angolino del nostro cervello e chissà per quale motivo recondito non si è potuto realizzare.
Un gatto sta miagolando disperato, ha deciso di seguirmi nella mia lunga passeggiata nonostante la sua giovane età, è rimasto indietro perchè ho oltrepassato una curva e lui non mi sta vedendo più.
Al mio appello accorre con un miagolio riconoscente, arriva con la coda dritta, è felice e sicuro perchè di me si fida ciecamente, così decido di portarlo in braccio per un tratto di strada, visto il lungo tragitto che ancora ci attende.
Come ho fatto io quando ho creduto di trovare appoggio in qualcuno di cui mi fidavo?