I nuovi mestieri (o: mestieri novi)
Lunga è la lista dei nuovi mestieri (detti anche mestieri novi, secondo la locuzione di stampo medievale): nuove frontiere si aprono, dunque, per chi si avvicina al mondo del lavoro e...speranze a go go per le generazioni più giovani!
‐ Il sàvio...è colui che pensa, parla e opera con senno, con prudenza: altresì dicasi pure quieto e posato; uomo sapiente e saggio; uomo assennato, giudizioso, avveduto, benpensante, prudente, sensato, serio, etc., etc, la figura "professionale" che tutti ‐ e tutte ‐ vorrebbero avere, tuttavia: spesso, anzi, quasi sempre resta al palo; ossia, in gergo si definisce quello che "tutti ‐ e tutte ‐ lo vogliono ma nessuno se lo piglia!"; al proposito è d'uopo un distinguo tra la saviezza, cioè la condizione dell'essere savio e saviamente, che è il modo di esserlo...
‐ il tappezziere riveste (tappezza) la realtà di buchi neri: per modo che la mente vi si possa infilare (e) vagare ‐ colà ‐ in cerca della via d'uscita: è il classico "sognatore" con la testa tra le nuvole...anzi, senza speranza;
‐ l'allumatore dà l'allume alle pelli, alla nostra pelle (ma non alle palle: altrimenti detti testicoli!), prima di tingerla e poi conciarla...per le feste;
‐ l'ambulante (o girovago) è colui che ambula: ossia, tappa i buchi (quelli neri o bianchi, o di qualsiasi altro colore essi siano) negli ambulatori, nelle ambulanze ed in ogni andito esistente essi si trovino;
‐ indiano = dicasi colui che...un po'ci fa e l'altro pure;
‐ reggente: è colui, invece, che regge le sorti della immaginazione tutta; è pagato, in genere, a cottimo dal padrone. Agisce ed opera anche nei circhi equestri, a volte, in vece dei pagliacci;
‐ transfuga: èccioé colui che per motivi sconosciuti passa al nemico; ovvero, diserta un sesso e ne abbraccia uno opposto;
‐ trasformista = l'attore che da spettacolo, trasformandosi rapidamente nel volto, negli abiti e nell'aspetto. Si muove, opera ed agisce nei teatri (poco) e nei parlamenti (assai di più!) del mondo intero: laddove spesso viene chiamato col vezzeggiativo titolo di "girella". Il trasformismo era una pratica diffusa assai nelle aule del parlamento poco tempo addietro (parlasi dell'italico parlamento in cui, dopo il 1876 ‐ anno più, anno meno ‐ essa divenne una prassi comune grazie all'interessamento di un certo Agostino Depretis, esponente della sinistra storica: era la tendenza a cercare le basi del governo, attraverso abili e più o meno chiare manovre nel parlamento, in maggioranze non precostituite e di volta in volta diverse, scavalcando le tradizionali distinzioni ideal politiche tra Destra e Sinistra);
‐ il nuovo iconoclasta = è colui che non distingue più le sacre icone, così come faceva il suo (vecchio) predecessore, ma le venera. Resta, però, ugualmente a tutti inviso (tranne che, naturalmente, ad antropologi, filosofi e poeti!), in quanto ritenuto "nemico" delle opinioni universalmente accolte, nonché della morale e delle religioni correnti. Spesso e volentieri ricetta e contrabbanda icone ebraiche al mercato nero, oppure le scambia con quadri e sculture prive di valore;
‐ mezzadro "mettifoglio "= è quel contadino che, nel tempo libero, rimbocca le coperte al padrone...dop'essersi scopata la moglie;
‐ il preditore (o nuovo quaresimalista): legge le carte, i tarocchi alle vecchie vedove ed alle giovani in carriera (e single); predice inoltre il passato e pronostica immani tragedie per l'avvenire con intenzioni deliberatamente prave, allo scopo di diffondere paura e pregiudizio;
‐ cachèttico è il malato di cachessia, il quale si trova in un perenne stato di evidente prostrazione e avvilimento: ovvero, dicasi di colui che si inchina e genuflette sino a...prostrarsi!
‐ cocorito, altrimenti detto: "dispensatore di felicità in pillole o buono imbonitore" = chi si veste o (tra) veste da codardo solo ed esclusivamente alla domenica: per andar di messa (a mezzodì); nel mentre a carnevale, a ferragosto e a natàle assume le sembianze d'un piccolo pappagallo, indossando vesti colorate di verde chiaro o cilestrino. Spesso è ospite d'onore nei salotti "bene" della tivù e delle case nobiliari e mondane, nonché nelle magne aule delle università; inoltre, molto spesso ‐ che non è sovente ma neanche di rado ‐ ei va ripetendo paranoicamente, camminando per le strade affollate e nei bistrot delle autostrade, la stessa e seguente frase: ‐ Ridete e starete sani!";
‐ tapino, detto altrimenti "sorcio": è, in genere, un misero, un povero, un infelice...avvezzo soltanto, vita sua natural durante, a tribolare e ad arrabattarsi per sbarcare il lunario;
‐ tardivo, invece, è colui il quale, una volta nato (quasi sempre accade che questi soggetti vengano al mondo "prematuri" o per...parto cesareo!), tarda a maturare, cioé è tardo nello sviluppo fisico e intellettivo: per questa causa, in alcune zone d'Italia ‐ e non solo ‐ esso viene etichettato anche come (un) "tardone" o "ritardato". Una volta che la sua maturazione, però, addiviene a compirsi quasi sempre esso impara a tamburàre o a tamburregiàre;
‐ l'educatore (del piffero) o "pifferaio magico": dicasi, cioé, di quella persona addetta all'educazione, ad educare in genere persone più giovani; ossia, colui o colei che educa: ovvero chi o che educa ‐ anche detto precettore, maestro ‐ altre persone al fine di conformarne l'animo a virtù e a sapere.
L'educatore "nuovo" (o: novissimo) sovente svolge anche funzione (pro tempore): di incantatore di serpenti, struzzi, fagiani e/o grossi ratti maculati di bianco e di nero...ma non più, come accadeva un tempo, di masse disadattate, diseredate ed inermi di uomini. [Colui] è inoltre: disavvezzo a declamar poesie e poco, anzi, pochissimo consueto nell'uso di computers, smartphone, tablet e marchingegni affini delle ultime tecnologie;
‐ venditore di almanacchi // vende almanacchi astronomici o astrolabi (gli abbecedari per i piccoli futuri astronomi) con annesso (e connesso: in epoca internettiana corre d'uopo) oroscopo del successivo triennio (per alcuni addirittura quello di un lùstro), fatto escluso per il segno dello scorpione, ahimé! La vendita è rivolta soprattutto ai passeggeri sopra i trentatré anni di età, nei treni a lunga percorrenza ed avviene soltanto in determinati orari e periodi dell'anno: dalla mezzanotte del primo di gennaio a quella del secondo giorno dell'anno di ogni anno nuovo; inoltre, quando [colui] gira per la vendita va gridando a squarciagola: "almanacchi, almanacchi novi; lunari novi e novissimi. Bisognano, signori, abbisognano di almanacchi?";
‐ l'eccèntrico: dicasi di colui che è fuori di testa...dal centro. E'un modo assolutamente errato definirlo quale tipo strano, stravagante e bizzarro, o pazzoide, appartato; né tanto meno sarebbe corretto additarlo come (uno) "lontano o remoto dal centro di una città". E'solito fare bagni di umiltà col Madeira ‐ invecchiato di dieci lustri almeno in botti di rovere francese ‐ immergendosi in vasca avvolto da lunghe tele di madapolam della Turchia e della Persia. E'da dire, inoltre, che [colui] non nutre granché simpatia per: ipocriti e figli di puttana benpensanti ed incravattati, rappresentanti di farfalle imbalsamate, falsi "puritani" e false "madonne", pianisti "sputasentenze", colllezionisti di vecchie icone russe e quadri di Mao‐Tze Tung, contro i quali, incontrandoli nelle profumerie o nei self‐service del centro, o altrove, spesso spara con fucili a canne mozze caricati con grossi pallettoni (non sempre a salve, purtroppo!). Tuttavia, è da dire che questa, tra le nuove professioni, o professioni nove che dir si voglia (o, meglio ancora, tra le modernissime figure professionali!), è una di quelle che riscuote più largo successo e vanta maggior seguito: sopratutto fra i "figli di papà" e tra le giovani vergini (o giumente che dir si voglia) d'alto bordo;
‐ Signor Godot: è il mestiere tra i più simpatici e novi che oggi esistano su piazza; è il mestiere, cioè, di colui che non arriva mai (neanche a farlo apposta, neanche in...ritardo!): è per questo precipuo motivo che tutti l'aspettano sempre, che tutti stanno sempre ad aspettarlo a braccia aperte (soprattutto nelle stazioni e soprattutto le vedove da consolare);
‐ l'incantatore della Manciuria (talvolta anche della Kamcatka) è colui il quale, per bramosia di potere ed anche per mania di grandezza (seppur non avendo esso mai frequentato corsi di "grandeur" in Francia o nel Benelux), incanta serpenti con espressioni blasfeme (lo fa, soprattutto, nelle grandi aste d'arte londinesi, parigine e newyorchesi...chissà mai perché?): è per questo che lo amano americani, russi e cinesi, un po' meno ‐ però ‐ indiani (quelli dell'India, in particolare degli stati del Rajastan, dell'Uttar Pradesh e del Bengala) ed arabi. Tra le nuove professioni, codesta ed al presente "stato delle cose" (nulla a che vedere, sia chiaro, con il titolo di una vecchia pellicola di Wim Wenders!), è quella più consigliata ai giovani: offre, a detta di economisti, sociologi, "dottori" e dottorande, nonché esperti del mondo del lavoro, sbocchi più facili e prospettive più rosee rispetto ad altre;
‐ l'ermetista (o ermeneuta nuovo): declama (va declamando) poesie ermetiche dento vecchi bistrot cinesi di quart'ordine e nei sotterranei delle metro; legge, inoltre (soltanto, però, a coloro che ne fanno richiesta verbale) passi del "Libro tibetano dei morti";
‐ "psicotico"= colui che possiede la cronica incapacità a valutare in maniera adeguata la realtà: insieme allo imbonitore di marionette è il più pericoloso tra i "nuovi mestieri". Spesso viene utilizzato dai politici per condurre le proprie campagne elettorali, o dalle agenzie di sondaggio e demoscopiche, o/e nei dibattiti politici in televisione nelle vesti di: esperto di...(niente). Offre molteplici sbocchi nel mondo del lavoro e concrete possibilità di "carriera": vivamente consigliato ai giovani!
‐ l'anarchico "fannullone"...è un sognatore ad occhi aperti (detto anche il "trasognatore"): colui, cioé, che ancora crede alla "morte dei padroni"; che ancora spera nella "morte delle ideologie, delle religioni, delle filosofie...di cristo". E'un sognatore ad occhi aperti, per di più anche ingenuo (forse un tantino soltanto?!): non sa ‐ purtroppo ‐ che i padroni non moriranno mai, non sa (oppure finge o da a vedere di "non sapere"; fa l'indiano!), inoltre, che le ideologie, le filosofie e le religioni "vere" sono (già) morte ‐ e sepolte ‐ da un bel pezzo (quelle "usa&getta", purtroppo, sono immortali!); ed in ultimo neanche sà ‐ ahilui, ahinoi ‐ che cristo è morto ed è poi risorto ancor da più tempo (senza, tuttavia, essere stato mai neppure sepolto!). E'un mestiere, questo, che ‐ sembrerebbe ‐ un bel po' desueto ma al contempo è anche molto "vintage" e "modé": viene sovente utilizzata ‐ questa figura professionale ‐ da imprenditori (senza scrupoli), politici giovani (in altrettanto modo e altrettanta maniera privi di scrupoli, ma moltissimo in "carriera"), manager (soltanto e prevalentemente in "carriera") in qualità di "illusionista", ovvero allo scopo di diffondere (false) illusioni.
‐ quello dell'innamorato (o: moroso, amoroso, etc.) è il mestiere più antico che esista sulla faccia della terra; cioè, il più antico (ma anche, al tempo stesso, il più "novo") che esista su piazza (e no, si badi bene e mi si perdoni questo infimo gioco di parole, sotto il letto a due piazze!): ancor più (antico) del cucco! Nonostante (tutto) questo ecciò nonostante viene praticato,anzi, svolto (che non è, si badi bene e come potrebbe sembrare, la stessa cosa!) dal 90% della popolazione che sia in grado di intendere (pardon, di amare) e di volere, nonché dall'8% che non sia in grado di farlo: il restante 2%, tra cui eunuchi, ciechi, sordi e sordomuti non pratica più niente, neanche la nirvano‐therapy o le nuove medicine iurvega e masote...chistiche! Consigliato, anche questo mestiere, vivamente alle nuove generazioni: é [un mestiere], sì,antico, novo e, come sol dirsi, evergreen; ma anche ‐ totalmente ‐...sicuro: ovvero, è sicuro assai che mai arricchisce né riempie lo stomaco, ma è altrettanto (sicuro) che porta solo guai!
da: "Quaderni psichedelici", 2017.