Il bar di "don Paolo"
Racconterò di Paolo Martorano e del suo bar, luogo d’incontro per decine e decine di anni per gli abitanti di Melito e luogo di ristoro per tutti quelli che facevano “le vashe” ossia la discesa e la salita del Corso Garibaldi che sommava totalmente circa 760 m.
Il bar era situato proprio al centro del corso e quindi al centro del paese ed era rinomato per la pasticceria proprio del signor Paolo, artigiano pasticciere gia’ da giovanissimo.
Famosi erano i suoi “viennesi”,i cannoli e la biscottura, in particolare lo “stomatico”.
Nei primi anni ’60 il bar, nel retro fu fornito anche di un biliardo professionale dove i piu’ grandi si cimentavano in partite sia all’italiana che a carambola e goriziana tra di loro ed anche in qualche torneo in cui partecipavano giocatori di fuori paese.
Ricordo ottimi giocatori come Pascaluzzu Curatola,il piu’ bravo della sua epoca, Pasquale Caristo detto “Lillu Sticca” appunto per la facilita’ di maneggiare la stecca di biliardo, che seguì subito dopo, e poi parecchi altri che non raggiunsero pero’ mai la loro bravura.
C’era anche uno dei primi televisori che furono portatori d’immagini dei primi quiz televisivi(in quelle sere c’era il pienone) e soprattutto calcistiche importanti come la finale del Campionato del Mondo del 1970 dove l’Italia di Valcareggi arrivo’ in finale contro il Brasile del grande Pele’ perdendo per 4 a 1 in una bella partita dopo una semifinale vinta alla grande contro la Germania pe 4 a 3 (partita passata alla storia piu’ della finale).
Io frequentai il bar per quasi 20 anni e posso dire che alla morte dei titolari, quando il bar passo’ ad altri gestori, non fu piu’ frequentato allo stesso modo sia per la pasticceria non all’altezza di "don Paolo" e sia per la gentilezza e il garbo con il quale servivano i clienti(senza offesa per i nuovi).