Il Bel Tempo
Sono così sveglia stanotte. Sembra che tutta la stanchezza se ne sia andata all'improvviso ed io sia pronta per chissà quali nuove imprese. E penso, quanto penso! Il calendario ha sancito il passaggio dall'estate all'autunno, il cielo è silenzioso, non vedo mai le rondini partire. Mi tornano alla mente libri di lettura della scuola elementare dove bambini con i nasini schiacciati contro i vetri di finestre rigate di pioggia guardano fuori in attesa del bel tempo per andare a giocare. In mezzo ad altissimi alberi ancora si affaccia un sole quasi estivo, qualche gazza si pavoneggia fra i rami, e anch'io di giorno guardo fuori, oltre ampi vetri, anch'io aspetto il bel tempo per andare a giocare. "Il bel tempo": che frase imponente, profonda, che noi usiamo così, quasi con leggerezza, senza pensare troppo al significato delle parole. Tutta la vita inseguiamo il bel tempo, il bel tempo dell'esistenza, il bel tempo della serenità, dei lieti eventi, della realizzazione dei progetti, della gioia di vivere. Il bel tempo della soluzione dei problemi. Come bambini dietro vetri di finestre rigate di pioggia stiamo in attesa, sempre fiduciosi, ostinati, e mentre guardo lo spettacolo del grande parco penso che dove infinita tenerezza e infinita sensazione di impotenza si equivalgono, esse finiscono per amalgamarsi rinunciando a combattersi, perché in noi c'è la certezza che là fuori, in mezzo alle fronde degli alberi, è di nuovo in arrivo il bel tempo, il nostro bel tempo.