Il clistere
Lei mi dice di scrivere
Come in una commedia dell’arte, così sul rapporto tra me e la mamma, vigeva la regola del "gioco delle parti". Arrabbiatura, naturali silenzi, perdono con ramanzina. Entrambi sapevamo il finale di quelle nostre litigate, ma, per un tacito accordo, entrambi tenevamo fino infondo il nostro ruolo. Anche questo è "il bene", anche questo è amore. La dolcezza, l'affetto lo comprendi appieno quando ti manca. Ti tornano in mente, nel cuore, momenti del tuo passato che ora apprezzai appieno. E' un bene aver dato meno peso, un tempo, a certe piccole cose quotidiane. Le piccole cose oggi sono cresciute in maniera esponenziale.
Lei mi dice di scrivere (monotona bacchettona!)
Se dici bianco io dico nero.
Se dici cazzo io dico fica.
Se dici Eurialo io dico Niso
Se dici anancastico io mi tocco
Se dici mamma io dico clistere.
Il clistere ha unito in un legame indelebile, tutti noi ragazzi del 59. Ma andiamo per gradi.
Tornavi da scuola stanco ??!! “Questa faccia non mi piace!!” Per me "covi" qualcosa. Hai bisogno di un "clisterino". Il clistere si contendeva, con l' “Uniplus”, la palma della "panacea" più usata al tempo.
Hai mal di testa, di pancia, gli occhi storti, ti prude il naso, ti sei rotto una gamba?!. Signori, con un clistere tutto passa !!
“Mens sana in corpore sano” dicevano i latini. Meglio, un chilo di merda in testa, che nello stomaco, dicevano le nostre mamme. Il clistere era propedeutico a tutto. Prima di partire con una qualsiasi cura, o di chiamare il dottore, il "riscaldamento" avveniva tramite clistere. Esisteva un rituale ben preciso per la sua preparazione.
Far bollire in una pentola, (solitamente usata per la pasta), litri due di acqua, con immerse 4 o 5 bustine di camomilla, tassativamente Bonomelli. Tenere, a bollitura avvenuta, le suddette bustine in infusione per minuti dieci. Immergere la pentola nel bidet colmo di acqua per il raffreddamento. Terminate queste operazioni, l'infuso veniva messo in un apposito contenitore, in plastica, con annesso tubicino lungo circa metri 2, alla fine del quale, come appendice, una cannetta rigida e stondata. La suddetta cannetta, veniva cosparsa d'olio extra vergine e infilato nel sederino della vittima di turno. La "magnum" di camomilla doveva restare nello stomaco minimo dieci minuti, prima di poter eruttare come il Vesuvio dei tempi d'oro. “Respirare con la bocca”, il consiglio materno, per resistere all'eruzione vulcanica.
Lei mi dice di scrivere.
“Ignazino, come stai?”, “non ti vedo niente bene…, vieni ti faccio un clisterino, ti rimetterà al mondo!!”
Lei mi dice di scrivere.
Passarono 62 giorni da quel "clisterino". Io avevo 44 anni. Lei 64 e…. muorì!.
Anche un clisterino, se ci pensi, ti può riempire l'animo di gioia e tenerezza! Potenza della camomilla?
Lei mi dice di scrivere.
Cazzo ! Quanto pagherei, ora, per un clisterino !!