Il frugale pasto

 Dopo aver assaporato il vento del digiuno ‐ accompagnato dal canto rigido ed incompleto di fringuelli ciechi ‐ mi misi a mangiare strani pensieri colorati di vergogna e feci, nottetempo ‐ ameni sogni carichi di incenso; bevvi, poi, spettrali profumi d'ambrosia alla luce del sole: avevano il sapore del nulla, nulla sentii e provai nel bere...Intanto, però, accadde che i fringuelli eran morti ed appassirono, mentre il vento (lui) ‐ codardamente ‐ era volato via.

Taranto, 30 ottobre 2017.