* Il mare, il mare ha un segreto *
Vi racconto una storia. Una storia che raccontano tutti qui quando sull’amore scende un sipario.
Non so bene chi fu il primo tra noi a dire di loro, ma fa lo stesso. L’importante è che si dica.
In questo luogo dimenticato, su una costa di un mare sconosciuto, abitiamo in pochi – noi‐ molto pochi, e le voci corrono, il tempo è senza tempo e quest’orizzonte blu è l’unica cosa che ci separa dal resto del mondo.
Comunque la storia è un’altra. La storia è questa, se volete ascoltare. Era bella, lei, quasi da non credere quanto lo fosse. E aspettava. Ogni giorno, nello stesso punto di sabbia impallidito dalla luce del sole, lei si sedeva e aspettava. Non era certo un mistero chi, non per noi.
Aveva voce alta in lei la nostalgia, come una tenaglia, abisso feroce che inghiotte gli ultimi ricordi, istanti vissuti pelle a pelle, ferita bruciata da gocce di sale.
Se n’era andato, non sapeva più quando. Per il mare era partito. Quando? Non lo ricordava più tanto era il tempo senza tempo che le passava accanto. Le aveva detto:"Vado in mare, quello oltre il confine che ci separa dal mondo. Tornerò diverso, ma il cuore, no, batterà per te come adesso."
Così era partito, non si sapeva più nemmeno quando. Così aveva detto. Questo lo ricordava – lei ‐ che se ne stava sempre nello stesso punto. La stessa sabbia, quella che il sole aveva impallidita.
Trascorsero giorni, notti, infine stagioni. Il mare non lo riportava, anzi, sembrava che onda dopo onda lo allontanasse da quel luogo dimenticato. Da quell’oceano senza nome.
Lei era bella, sì. Era più bella di quel giorno in cui un sapore venuto da lontano se l’era preso.
Ma ha un segreto il mare, forse solo questo, chi lo sa. Ruba i pensieri e li disperde se lo guardi per guardarlo fisso. Ti soffia aria nuova in petto se lo respiri profondamente. Ti colora lo sguardo. Lo accende di blu e la marea che ti sale dentro, quando si ritira, tutto ti ha cancellato. Forse, solo questo mare lo fa, chi lo sa. E lei smise di aspettare.
Scrisse qualcosa per lui prima di andare. Scrisse: "Caro amore, sono stata qui ad aspettarti tanti giorni e tante notti da diventare stagioni. Thomas viene sempre a pescare su questa spiaggia e a parlare col vento, che dice ti risponda se lo ascolti bene. Ma a me non ha mai risposto. Il mare è mutato infinite volte da quando sei partito. Lo guardavo, fisso, e cambiava sempre. A poco a poco sembrava cambiasse anche me. Mi è entrato dentro, lo sento. Credo capiti se lo guardi così a lungo. Adesso sono diversa. Non ci sarò quando tornerai. Ho scoperto il segreto del mare e me ne vado. Tua…"
Le lasciò a Thomas quelle parole, il più anziano tra i pescatori. Poi, partì con le onde ad accompagnarle i passi.
Su quella stessa spiaggia, raccontano tutti, un giorno lui se ne stava a guardare il mare, fisso. Di fianco, il pescatore, che tirava su reti parlando col vento ‐ che in vero, ora spiego, rispondeva solo a lui perchè ne conosceva il linguaggio ‐ e scrisse: “Caro amore, sono tornato ma tu non ci sei. Il mare ti ha portata via. Ti è entrato dentro e ora sei diversa e anche il tuo cuore lo è. Guarderò il mare come lo hai guardato tu. Cambierà come lo hai visto cambiare tu. Non conosco ancora il suo segreto. Ma credo sia un buon posto questo per dimenticare. Tuo…” Ecco la storia che raccontiamo noi qui. Qui, dove il tempo è senza tempo, l’orizzonte ci divide dal resto del mondo, le voci corrono quando sull’amore scende un sipario. E il mare, il mare ha un segreto…