Il protagonista non muore mai, o quasi
‐ Sto uscendo con una ragazza.
‐ Sua madre lo sa?
‐ Sua madre è morta.
‐ Ti diverti proprio a farmi sentire in colpa.
‐ È la verità.
‐ Lo so.
‐ No, davvero sua madre è morta.
‐ Questo non importa: la mia era una battuta di alleggerimento e non meritava una replica.
‐ Il problema è che lei ha già il ragazzo.
‐ Il problema allora è del cornuto.
‐ Ma il fatto che lei tradisca mi dà fastidio.
‐ Fattela e basta.
‐ Lo sai che non sono il tipo.
‐ Nemmeno io e ti capisco ma sai, mi sto immedesimando nella parte del conducente che dà consigli al protagonista mentre lo porta chissà dove.
‐ Quindi sarei io il protagonista?
‐ Finora hai detto cose che ti fanno sembrare timido e idealista e il lettore si immedesima sempre in personaggi del genere. Anche uno espansivo si ritiene timido in fondo.
‐ Perché?
‐ Tutti pensano di poter fare di più di quanto facciamo, nessuno pensa di usare al massimo il proprio potenziale: ecco il motivo per cui al lettore sembri tu il protagonista di questa storia nonostante sia io a parlare di più, a guidare, a risultare più brillante.
‐ Non sopporto questo tuo continuo riferirti al lettore, io ti stavo parlando di una cosa concreta e tu mi trascini nell’Aldilà.
‐ Cosa intendi?
La macchina va a schiantarsi contro un tir proveniente dal senso di marcia opposto.