Il regalo
La fantasia è un regalo che mi è stato fatto da bambino.
Un giorno vennero due signore a trovarmi e sorridendo mi aprirono la mano per consegnarmela.
Era incartata nella pagina di un vecchio giornale e legata a pacchetto con uno spago usato, senza fiocco. Lo spago era così corto che a malapena erano riuscite a fare il nodo.
Era un pacchettino cosi minuscolo che stava tutto nella mia piccola mano di bimbo e cosi leggero che pensai che dentro non doveva esserci nulla.
In piedi davanti a me, le due signore mi dissero: "Qui dentro potrai trovare tutto ciò che desideri e sogni ma non dovrai mai aprirla. Se lo farai perderai tutto."
Non capivo: se tutti i miei desideri erano li dentro, come avrei potuto averli senza aprirla?
Le due donne mi si avvicinarono e mi baciarono, insieme. Poi ancora mi dissero: "Ricorda, se la aprirai perderai tutto".
Continuavo a non capire.
"Voi chi siete?" domandai. La prima , quella che più spesso parlava, rispose: "Io mi chiamo Malinconia". L'altra, quella più gelida e taciturna pronunciò solo il suo nome: "Tristezza".
Posai un attimo lo sguardo sulla piccola scatola e quando lo rialzai, loro erano sparite.
La scatola continuava a rigirarmi nelle mani e cominciai a pensare che cosa potesse contenere. E più ci pensavo e più mi sentivo bene. E più ci pensavo e più capivo che quella scatola non avrei dovuto aprirla perché li dentro c'ero io e non dovevo perdere nulla di me; cominciavo a capire che i sogni, i desideri, le passioni, e tutto ciò che è fantasia sono la mia vita e che quella scatola l'avrei riempita all'infinito se avessi voluto.
Quella scatola, dopo tanti anni, è ancora nelle mie mani. Ora è avvolta in un foglio di seta, con disegni in oro, tempestata di diamanti e con un fiocco fatto di nuvole e piume di pavone. E non importa se gli altri continuano a vedere una piccola scatola avvolta in un foglio di giornale con un filo di spago.
Adesso la piccola scatola continua a diventare così leggera che devo stringerla sempre più forte tra le mani. E più si riempie più diventa leggera perchè i sogni, si sa, fanno volare.
Le due signore ogni tanto ritornano ma non si fermano molto. Si siedono accanto a me poi prendono la mia mano e mi dicono: "Il peso di questa scatola è il peso della tua anima, rendila leggera. Riempila di fantasia".
Sorrido... e se ne vanno.