Il Richiamo di Iside. Una Storia dei Tempi Moderni

Il Richiamo di Iside – Una Storia dei Tempi Moderni
Ispirata dal Mito di Iside ed Osiride
©Alessio Carlini, autore e poeta dell'Anima ‐ 8 marzo 2025
In onore a tutte le Anime, Donne e Madri.

In un mondo dove il ritmo frenetico dissolve il ricordo del sacro, Iside si sveglia. Non più nei templi di pietra, ma tra le strade rumorose, nelle pieghe invisibili dei cuori che cercano, senza saperlo, una verità eterna. Iside, incarnazione di compassione e forza, cammina tra gli uomini, intrecciando frammenti di anime perdute, guidata da un amore che trascende il tempo. È il suo canto silenzioso che risveglia ciò che è sopito: un richiamo universale al bene, all'unità, all'Anima Una.

✨Questo è solo l'inizio di una storia che parla di rinascita e di un viaggio eterno nel profondo dell'Essere. ✨

"Il Richiamo di Iside ‐ Una Storia dei Tempi Moderni"
Ispirata dal Mito di Iside ed Osiride
©Alessio Carlini, autore e poeta dell'Anima ‐ 8 marzo 2025 In onore a tutte le Anime, Donne e Madri.

In una città vibrante di luci e ombre, Iside viveva come una figura silenziosa e magnetica. Non una Dea tra templi di pietra, ma un'anima luminosa che incarnava l'amore universale, la maternità dell'intera umanità, la guida invisibile di chi si era smarrito. Nel frastuono del mondo moderno, il suo potere era rimasto lo stesso: quello di ricucire ciò che era spezzato, di trovare frammenti perduti e di far rinascere la speranza.
Osiride era stato per lei non solo compagno, ma il riflesso stesso del Tutto. Uniti da un amore che trascendeva il tempo, erano una metafora vivente del bene, della creazione e dell'Anima Una. Ma come sempre accade, il mondo aveva i suoi Seth, quegli spiriti di divisione che cercavano di frammentare ciò che era intero, di separare ciò che era uno. Seth non era un uomo, ma un concetto, una forza. Nel nostro tempo si manifestava nella paura, nella discordia, nella perdita di significato.

Quando Seth riuscì a "smembrare" Osiride, non lo fece con coltelli o mani, ma attraverso le barriere che ogni giorno costruiamo dentro di noi: il cinismo, la solitudine, la disillusione. Osiride fu disperso nei milioni di frammenti di anima che si smarriscono nelle strade caotiche delle città e negli schermi programmati a spot che ci distraggono da noi stessi.
Ma Iside, fedele alla sua essenza, si mise in viaggio. Non volava su ali dorate, ma camminava tra le persone, si insinuava nei sogni, nei cuori di chi soffriva. Cercava, senza arrendersi. Poco a poco accoglieva e raccoglieva, frammento dopo frammento, ogni gesto gentile, ogni perdono, ogni sorriso offerto senza motivo. Ogni piccola parte le parlava, raccontava storie di dolore e guarigione, e attraverso quel racconto, il corpo di Osiride iniziò a ricomporsi.

Nel mondo moderno, non esiste un "Campo Aaru", ma un luogo dentro di noi dove le anime ritrovano pace quando si ricordano di essere parte del tutto. Iside capì che non era solo Osiride da salvare: era tutto ciò che lui rappresentava. L'unità. La verità che non esiste un "dentro o fuori," ma solo un'unica eternità nel qui e ora.
Con Horus, simbolo della rinascita, non si combatteva più una battaglia con armi e sangue, ma con l'illuminazione della coscienza. Seth, con tutto il suo potere distruttivo, era destinato a dissolversi di fronte alla luce di chi ricorda che l'amore non è mai frammentato, e che ogni anima è un riflesso dello stesso specchio.

Nel cuore della città, un canto dolce si alzò. Bontà e comprensione, gratitudine e compassione diceva l'eco. Non una supplica, ma un abbraccio. Era il canto di Iside, e ogni cuore vibrava con lei, riconoscendo nella propria anima il respiro dell'Anima Una.