Il segreto di una leggenda
Eleonor osservò nuovamente la mappa che suo nonno aveva gelosamente custodito per 80 anni in un cassetto chiuso a doppia mandata, all'interno dell'antica scrivania dello studio di casa sua e pensò che, probabilmente, il momento di scoprire quale fosse la
verità celata dietro quelli che considerava solo incomprensibili segni astratti, fosse finalmente giunto.
Cercò di ricordare a quando risalisse l'ultima volta in cui il nonno gliene aveva parlato e tentò d'interpretare il significato di ogni parola che riportava la sua memoria.
Su quella mappa dai segni per lei insignificanti, oltre che molto misteriosi, era riportata anche una data : 2 Ottobre 1888. Si chiese cosa volesse significare e per quale ragione fosse stata
appuntata proprio nell'angolo in basso a destra dello stesso prezioso ed interessante documento.
Cominciò a chiedersi cosa mai fosse avvenuto in quella data e a cosa volesse riferirsi in particolare.
Tentò di ricordare un evento storico o semplicemente un evento appartenente alla casata nobiliarea cui sapeva appartenere la sua famiglia.
Si disse che se quella data fosse stata appuntata proprio nell'intento di riportare un qualche particolare evento o un qualche particolare segreto, lei avrebbe voluto scoprirlo, prima che potesse metterci le mani il suo fratellastro: George, un italo‐americano, un po' suonato a cui era venuta l'idea di tornare in Italia, dopo aver appreso della scomparsa del nonno, proprio per cercare la mappa di cui, a distanza di anni,erano a conoscenza tutti i componenti della famiglia.
Ripensò a quando, da bambina, vide per la prima volta i suoi genitori discutere animatamente nello studio di casa. Intuì subito che la serenità della sua famiglia sarebbe stata presto compromessa, ma non avrebbe mai immaginato che di lì a qualche tempo, la sua vita sarebbe completamente cambiata.
Suo padre, Carlo Valori, avvocato di una borgata appartenente ai colli fiorentini, dopo quasi cinque anni di matrimonio era riuscito a tradire spudoratamente sua madre nella sua stessa casa.
Mamma Stefy, inglese di nascita, ma italiana d'adozione un giorno aveva sorpreso suo marito con una sconosciuta in casa sua ed era successo il pandemonio.
La sconosciuta in questione era americana e da quella relazione extraconiugale il padre aveva avuto un altro figlio: George, appunto, nato e cresciuto in America.
Dopo 28 anni, durante i quali Eleonor non era riuscita più ad avere notizie di suo padre, aveva saputo dell'arrivo in Italia di quel fratellastro di cui aveva tanto sentito parlare in casa, sia la mamma che la nonna, ma non aveva mai avuto occasione di conoscerlo.
Il nonno, però, ormai, era passato a miglior vita, lasciando una cospicua eredità a chi le era rimasto più fedele in tutti gli anni di solitudine che gli erano rimasti.
George era subito venuto a conoscenza della sua scomparsa e si era precipitato in Italia a chiedere quel che, secondo lui, in quanto figlio di Carlo Valori, diretto erede della fortuna accumulata
dal padre di quest'ultimo, gli fosse dovuto.
Il giovane, però, non aveva fatto i conti con Eleonor, sveglia ed affascinante 40 enne, in grado di difendere con le unghie e con i denti ciò che credeva appartenere legittimamente solo a lei.
Dopo la scomparsa della madre, in un incidente stradale e l'abbandono di suo nonno, con cui aveva vissuto tanti anni sereni della sua adolescenza, Eleonor aveva preso in mano le redini di casa Valori e sapeva che nessuno più di lei avrebbe potuto meritare quel che le spettava di diritto e discendenza familiare.
Aveva trovato finalmente la famosa e misteriosa mappa ed ora non le restava altro che scoprire dove l'avrebbe condotta e a cosa l'avrebbe portata.
Un suo amico, Lorenzo, che aveva un debole per lei dagli anni del Liceo, si era offerto di aiutarla, essendo anche un appassionato di oggetti antichi.
Eleonor aveva voluto accettare il suo aiuto solo perché le era sempre stato accanto, anche nei momenti più difficili, quando si era ritrovata completamente da sola, ma non ne era innamorata.
Sarebbero dovuti riuscire a raggiungere il luogo indicato sulla mappa prima di George, perché in caso contrario sapevano ne sarebbe scaturita una lunga ed aspra guerra legale, per far valere i diritti di ciascuno sui possedimenti che avrebbero potuto esserci in ballo.
Il luogo che la mappa paresse voler indicare era situato in mezzo ai colli fiorentini, in un antico ed isolato casale appartenente alla dinastia di famiglia da secoli.
Eleonor aveva trascorso i suoi momenti più felici in quel casale abbandonato, perché il nonno si era sempre rifiutato di farlo ristrutturare per ottenerne dei profitti.
In quel casale Eleonor era riuscita a farsi baciare dal primo ragazzo ai tempi delle scuole superiori.
Aveva trascorso ore felici con gli amici a giocare e momenti sereni nel contemplare la bellezza della natura circostante, ma poi con il passare degli anni aveva deciso di abbandonarlo, perché col tempo le cominciò a trasmettere un inspiegabile senso d'inquietudine.
C'era stata tantissime volte in quel luogo e non avrebbe mai potuto neanche lontanamente immaginare che potesse contenere un qualcosa di prezioso.
Vi si recò a distanza di anni proprio con Lorenzo, ma non sembrò riuscire a capire il significato di quel che riportasse la cartina.
Esplorarono quel casale in lungo e in largo, ma nulla lasciava presagire o solo capire in quale angolo e per quale ragione, sarebbe dovuta partire la loro ricerca verso l'ignoto e secolare segreto.
Eleonor ricordò che una volta sua nonna le aveva confidato che quella mappa prima di appartenere a suo nonno era passata per le mani dei loro antenati e si chiese cosa avrebbe dovuto mai nascondere.
"Ho trovato qualcosa!" esclamò, d'improvviso Lorenzo, mentre Eleonor cercava nei propri ricordi qualche appiglio che le potesse servire per arrivare alla soluzione di quell'enigma.
Lorenzo scoperchiò una botola nel cortile del casale: vi scorsero entrambi un buio profondo ed ebbero i brividi. Il giovane prese la torcia che aveva lasciato in macchina e cercò d'illuminarne l'interno.
Sembrava molto profonda e temette perfino d' infilarci una sola mano.
Eleonor continuò a studiarsi la mappa e notò che qualcosa non andava: sul documento non era segnato precisamente quel punto, ma un luogo che si trovava in quell'angolatura. Che Lorenzo avesse sbagliato il punto esatto solo per qualche metro? Già, ma a quale latitudine o longitudine?
Sulla mappa era disegnato una specie di albero che con uno dei suoi grossi rami, sembrava volesse indicare perpendicolarmente un punto molto vicino alla botola, forse anche solo di qualche passo più avanti.
Si spostarono e notarono solo la presenza di terra e sterpaglia. Lorenzo, però, per togliersi ogni dubbio, decise di mettersi a scavare nella terra, per capire se qualcosa potesse esser sepolto in quel punto.
Non ci mise molto a scoprire che qualcosa cominciava a spuntare dall'aridità di quel terreno e Eleonor sentì che, probabilmente, erano molto più vicini al loro obiettivo di quanto non avessero potuto immaginare.
Quel segreto sarebbe stato svelato in breve tempo. Le luci del tramonto li sorpresero con un bauletto tra le mani che decisero di caricare frettolosamente in auto, quando udirono giungere poco distante un'altra auto.
Eleonor era sicura si trattasse di George e subito corse in macchina, pregando il giovane che l'aveva accompagnata
di mettere subito in moto, per allontanarsi.
La loro scoperta era terminata.Il segreto di famiglia era stato svelato: il bauletto conteneva un messaggio accompagnato da
un antico amuleto su cui era incisa la data 2 Ottobre 1888.
Eleonor lesse il messaggio e scoprì il segreto di una vera leggenda: la data incisa sull'amuleto stava ad indicare il giorno della nascita del primo ed unico figlio che un antenato, appartenente all' antica casata nobiliare di famiglia, era riuscito ad avere a tarda età e a distanza di molti anni di matrimonio e per ringraziare il cielo, aveva deciso di fornirsi di un amuleto su cui far incidere quella data, in segno di fortuna e prosperità e lo aveva fatto seppellire per scaramanzia, nel tentativo di 'trattenere' la fortuna e la prosperità che gli erano giunte quando meno se lo era aspettato, nelle sue stesse terre, affinché non se ne allontanassero più, perché un' antica leggenda del luogo voleva che una volta seppellito un simbolo di prosperità nelle terre, questo avesse potuto restarvi per l'eternità, portando fortuna e gioia alle stesse ed ai suoi proprietari, ma a patto che ci si credesse e non se ne tradisse la fiducia.
Eleonor decise di seppellire nuovamente l'amuleto in un luogo più sicuro, affinché quella credenza potesse continuare a portare
i benefici che le si erano attribuiti per secoli.
George restò in Italia per 10 anni, alla ricerca di quella famosa mappa e del suo storico segreto, ma non riuscì mai a trovarla né a farsi dire da Eleonor o da qualcuno a lei vicino dove fosse e a cosa portasse.
Eleonor visse felice nelle sue terre per il resto della vita e dopo essersi sposata con un amico d'infanzia, partorì il suo primo figlio maschio a 45 anni.
La fortuna e la prosperità di quella leggenda appartenente agli eventi legati alla vita della sua famiglia e dei suoi antenati non smisero mai di accompagnarne l'esistenza, perché lei ci aveva creduto dal primo istante e non ne avrebbe tradito il segreto.