Il sorriso
C'era una volta il "sorriso", il quale condivideva ogni giorno, un pò si sè con tutte le persone. Egli arrivava in tutte le sue forme, delle volte si presentava con semplicità, altre volte era un uragano così potente che le persone non riuscivano a smettere di ridere. Il "sorriso" si esibiva sul volto ed era ben riconoscibile da tutti perché portava buon umore, allegria e giovamento istantaneo.
Un giorno una nube nera aleggiò nell'aria ed era la personificazione della negatività accumulata dalle persone, il terribile mostro si faceva chiamare "stress".
Fatto sta che il suo arrivo fu fatale per molti ed anche il "sorriso" non riusciva a prevalere su di lui, tanto che anch' egli divenne triste. Il "sorriso", triste? C'era qualcosa che non quadrava in tutta questa faccenda ed il "sorriso" iniziò a non capirci più nulla.
Lo "stress" più forte che mai decise di sfidare il "sorriso" perché voleva impadronirsi di tutti, non voleva vedere più nessuno sorridere.
‐Ahahahaha, stupido sciocco! Non hai più niente da ridere!
‐Bhe, molto meglio che avere una faccia nera come la tua!
Replicò il sorriso.
‐Io sono quello che le persone vogliono essere, quello che trovano intorno a loro, tu crei solo false speranze.
Ammettilo, arrenditi all'evidenza, sono io il più forte,
non vedi come in poco tempo ho conquistato molte persone!
Si compiaceva lo stress.
‐Conquistato? Adesso sì che mi fai ridere! Ma sai, ti sbagli, le persone non vogliono te ma, alla fine si trovano con te!
Vieni con me e ti mostrerò come erano le persone prima di conoscerti. Il "sorriso" lo condusse in un luogo dove vivevano tanti bambini.
‐ E cosa vuoi dimostrare?
‐ Guarda bene i volti dei bambini!
Lo "stress" corrugò la fronte, abbassò i lati della bocca, mugugnò ed osservò. Ecco la scena come si presentava: bambini che giocavano tra loro, si rincorrevano, si rotolavano a terra, saltavano e il tutto accompagnato dai loro volti sorridenti, da risate a perdifiato da sorrisi spontanei.
‐Ecco come sono quelli che non ti conoscono!
Lo "stress", in tutte quelle risa, in tutto quel divertimento, si sentì girare la testa, in tutta quella confusione si sentì debole tanto da sprofondare in sè stesso.
Il "sorriso", sorrise soddisfatto:
‐ Ora non mi resta che tornare sul volto delle persone che lo hanno conosciuto, ci riuscirò!
Ed in lontananza si udirono ancora le risa gioiose dei bambini.