Il tampone ed io

E così a fine marzo 2020, mentre siamo tutti chiusi in casa, senza capire che si tratta di arresti domiciliari senza processo, vediamo alla TV questo lungo cotton‐fioc infilato nel naso degli automobilisti.
Due pensieri mi vengono alla mente:

  1. il trauma per una gastroscopia e la prima laringoscopia;
  2. "Ma come? Ci dicono che questo wjrus può essere dappertutto, che non possiamo toccare niente, e questi m'infilano qualcosa nel naso? E chi mi dice che il wjrus non sta la sopra e mi infetto? Per quanto mi riguarda, al massimo, solo se mi fanno sputare sopra un vetrino!"

A settembre appresi che il mio dubbio non era tanto peregrino.
https://www.money.it/Tamponi‐contaminati‐tracce‐di‐coronavirus‐allarme‐in‐Gran‐Bretagna
03/04/2020 Tamponi contaminati: tracce di coronavirus nei kit, la scoperta shock

Alcuni kit di tamponi per il coronavirus destinati al Regno Unito erano contaminati dal virus: la sconvolgente rivelazione in un report

Ad agosto 2020 apprendo un 'trucco' utilizzato per far sì che aumentino il numero di risultati positivi del test.

Per la ricerca del virus si usa la tecnica della reazione a catena della polimerasi (Pcr), in grado di amplificare alcuni specifici frammenti di Dna in un campione biologico.
Per il Kowit‐nine teen, funziona così. Il genoma del coronavirus presente sui tamponi, ovvero l’Rna, viene trascritto a Dna e amplificato mediante tecnica Pcr, che aumenta enormemente il materiale genetico di partenza.
Più elevato è il contenuto sul tampone di Rna, quindi di virus, e meno dovrà essere amplificato.
In uno studio su 431 volontari sono stati trovati, quaranta casi di tamponi positivi. Ma la positività di questi tamponi emergeva solo con cicli di amplificazione molto alti, tra 34 e 38 cicli. Il test, per essere valido, non dovrebbe superare i 25‐27 cicli di amplificazione
I risultati positivi con un numero superiore di cicli sono casi di positività con una carica virale molto bassa, non contagiosa.

In definitiva, siete asintomatici o paucisintomatici, andate a fare il tampone, magari risulta positivo con un numero eccessivo di cicli di amplificazione, che rende il test invalido, e venite classificati come contagi, ma siete solo persone positive al tampone, sane e non contagiose.
"Commentare quei dati che vengono forniti ogni giorno è inutile, perché si tratta di positività che non hanno ricadute nella vita reale", diceva Remuzzi nel giugno 2020
https://www.corriere.it/cronache/20_giugno_19/coronavirus‐remuzzi‐nuovi‐positivi‐non‐sono‐contagiosi‐stop‐paura‐bf24c59c‐b199‐11ea‐842e‐6a88f68d3e0a.shtml

In definitiva, da settembre 2020 inseguiamo una chimera.

A settembre 2020 mi capita davanti anche il foglio illustrativo di uno dei tanti tamponi in commercio:
Nome registrato
Xpert® Xpress S A R S ‐ C o V ‐ 2
Uso previsto
è un test di reazione a catena della polimerasi in tempo reale (RT‐PCR) previsto per il rilevamento
qualitativo degli acidi nucleici del S A R S ‐ C o V ‐ 2 in campioni di analisi da tampone nasofaringeo, tampone nasale o lavaggio/aspirato nasale prelevati da soggetti con sospetta infezione da C O V I D‐1 9.
I risultati servono per l’identificazione dell’RNA del S A R S ‐ C o V ‐ 2. I risultati positivi sono indicativi della presenza di RNA del S A R S‐C o V‐2; ciò nonostante, per determinare lo stato di paziente infetto è necessaria la correlazione clinica con l’anamnesi e con altri dati diagnostici del paziente stesso. I risultati positivi non escludono la presenza di infezioni batteriche o di infezioni
concomitanti da altri virus. L’agente rilevato potrebbe non essere la causa concreta della malattia.
I risultati negativi non escludono un’eventuale infezione da S A R S‐C o V‐2 e non devono essere usati come unica base per il trattamento o per altre decisioni riguardanti la gestione dei pazienti. I risultati negativi devono essere accompagnati da osservazioni cliniche, anamnesi del paziente e informazioni epidemiologiche.
Il test Xpert Xpress S A R S‐C o V‐2 deve essere svolto da operatori opportunamente addestrati, in ambiente di laboratorio o presso il paziente.
‐‐‐‐‐‐
Comprendo che ci deve essere un'osservazione clinica del paziente, che si suppone abbia un quadro sintomatologico significativo. Ossia il tampone si fa ad una persona che è malata, non ad una persona che è sana. E, nonostante ciò, il risultato potrebbe essere fallace e non significativo.
Fate vobis.

Si conferma sempre più che i dati di questa pandemia sono basati su una chimera.

A settembre 2020 leggo anche una linea guida dell'OMS del 27 maggio 2020: stop all'uso dei tamponi come criterio di dimissioni del paziente. Il test può risultare positivo a lungo anche dopo che il paziente non è più contagioso. I nuovi criteri indicano il numero di giorni in cui il paziente deve rimanere isolato senza sintomi.
Ma l’OMS dava il permesso, agli Stati che lo preferivano, di continuare ad usarlo.
In Italia ed altrove si preferisce continuare ad usarlo.

Lessi anche che l'OMS sconsigliava l'uso dei tamponi sugli asintomatici: non era pratico ed economico ed inoltre si era verificato solo un caso di contagio da asintomatico. Questo documento però non lo ritrovo.

Infine, nel marzo 2020 il colpo di grazia: non tutti i tamponi sono fatti di morbida ovatta.

I DANNI DEI TAMPONI. LE ANALISI SUI TAMPONI DELLA DOTTORESSA ANTONIETTA GATTI
Attenzione ai tamponi!
"Ci sono dei tamponi che contengono fibre vetrose, rigide, in alcuni casi di silicio. Materiali non testati per la biocompatibilità. Il problema fondamentale è che queste fibre si spezzano rimanendo all'interno della lesione. Lesione che non viene cicatrizzata in caso di tamponi ripetuti. Perché scavare tanto tessuto quando, se c'è un virus, lo si può trovare ovunque? Anche nella saliva? "
Dott. Antonietta Gatti, Fisico e bioingegnere, Fondatore di Free Health Academy

"I tamponi possono essere tollerabili in casi esigui, ma ripetuti in questo modo, in lacuni casi si passano i 50 tamponi in qualche mese... questa è tortura". Avv. Nino Moriggia, ComiCost

"Verranno utilizzati tutti gli strumenti dal civile, al penale, all'amministrativo, perché la verità venga a galla e si superi questa scienza fideistica del tampone che dall'inizio di questa storia tiene in piedi questo stato emergenziale".
Avv. Linda Corrias, Costituzionalista e Comunitario

https://www.facebook.com/R2020PaginaUfficiale/videos/289416149242758

Post Scriptum. Nel racconto ho omesso tesi più ‘complottiste’, tipo che l’introduzione di un tampone così lungo fino al cervello fosse un esercizio per l’introduzione di un microchip. Intanto, a settembre abbiamo visto ad un TG della sera la maialina Gertrud con un microchip del cervello comandata da Elon Musk, nell’ambito del progetto Neurolink.
Ad una donna di 40 negli Stati Uniti hanno fatto fuoriuscire liquido cerebro‐spinale per andare così in profondità.