Il vecchio violinista
I suoi passi, stanchi, lo portavano incontro al vento freddo che avvolgeva la montagna, ma, nonostante ciò, il suo ardente desiderio lo spingeva a provare ancora una volta quella momentanea sensazione di benessere che aveva provato molti anni addietro, quando le sue dita ancora inesperte si muovevano incerte sulle corde del suo amato violino… Questa volta era lì da solo, per suonare alla montagna che lo aveva visto bambino ed ora lo ritrova scavato dal tempo… Lei era lì, imponente come sempre, incredibilmente uguale a quei lontani giorni d'inverno, pronta ad accogliere la volontà del vecchio musicista… Il profumo dei fiori di montagna lo circondavano di ricordi, di volti che il tempo aveva portato via, di emozioni che la vita aveva dato e tolto a suo piacimento, senza spiegargli il perché… Ed i suoi occhi, colmi di lacrime, lasciavano trasparire che quel momento stava sussurrando al suo cuore, al cuore di un vecchio che per l'ultima volta voleva suonare alla sua montagna…
Si fece coraggio e le andò incontro, con il suo strumento d'arte tra le mani infreddolite… Bach ora risuonava nel tempo, trasportato dal freddo vento montano, poiché il vecchio ricordava a meraviglia quella sublime composizione… I brividi causati dalle infinite emozioni si facevano spazio tra quelli nati dal grande freddo e si mescolavano tra loro ricordando all'uomo, quasi cinicamente, che molti inverni erano passati sulla sua pelle… Era riuscito nel suo intento, ma sapeva bene che quella era l'ultima volta che la Montagna gli avrebbe permesso di suonare per lei, qualcuno lassù aveva già deciso che non si sarebbero più incontrati…