Ispirato

Giorgio guardò il foglio bianco che aveva davanti, avrebbe dovuto riempirlo di parole, pensieri, concetti, storie, ma in testa aveva il vuoto... Eppure avrebbe dovuto presentare il lavoro entro un mese, come da contratto, ma nulla... Niente usciva dalle sue mani. Continuava a scrivere e cancellare, gli sembrava tutto così già letto, già sentito, retorico... Era come se il suo spirito guida lo avesse abbandonato, era come se l'ispirazione navigasse nel vuoto profondo della sua mente... Apri l'ennesima birra nella speranza che l'ebbrezza dell'alcool lo aiutasse a trovare qualche idea, qualche spunto, qualche pensiero che si trasformasse in storia... Ma niente... Eppure sentiva che nel profondo del suo animo la storia giusta era presente, lì a portata di penna... Tra un sorso e l'altro di birra respirava profondamente, in attesa che quel qualcosa si scatenasse e finalmente l'arte che era nell'aria lo attravessasse e tramite le sue dita diventasse reale, anzi finzione della realtà o reale finzione.. si accese un'altra sigaretta e attinse pienamente dalla bottiglia di Leffe... Chiuse gli occhi e cerco di trovare una qualsiasi connessione... Un qualsiasi ponte che lo connettesse con l'irreale, con il surreale o con una realtà amplificata da emozioni... Ma nulla il foglio restava disperatamente bianco, e la sua immaginazione navigava alla deriva, come un aquilone in balia del vento, strappato dalle mani della sua guida... Niente... Il cestino a fianco della scrivania era pieno di fogli con parole sottolineate e poi cancellate, fogli che per lui erano una continua deludente sconfitta ... Ma improvvisamente una luce... Una ispirazione... Una sola parola... Prese la penna, un nuovo foglio bianco e scrisse il suo romanzo, scrisse.... "Fine"...