L'Angelo che non poteva camminare
Un piccolo Angelo, senza piedi, fu mandato sulla terra dal Signore.
Nel percorso celeste andò tutto bene, ma quando arrivò sulla Terra, si accorse di non poter camminare.
L’Angelo, un po’ triste, allora, si rivolse al Signore :” Signore, sono arrivato dove Tu mi hai mandato, ma come faccio ad atterrare se non ho i piedi?”
“ A te non servono i piedi” rispose il Signore “ io ti ho dato le ali per volare.
Il piccolo Angelo, che voleva cogliere nelle parole del Signore un significato più intenso, non proferì altro, ringraziò il Signore e fece quello per cui era stato mandato : continuò a volare.
Volò sopra ogni cosa…volò sui prati, volò sui fiumi e sui mari, volò sopra le grandi metropoli e sui piccoli paesi di montagna, volò e volò ancora…per interi giorni ed intere notti, senza mai stancarsi…fino a che, non si abbassò così tanto da scorgere l’uomo.
Volò anche su di lui ma l’uomo, correva più veloce.
Correva dentro le auto, correva dentro e sopra ogni mezzo di locomozione e correva anche a piedi, correva così tanto che il piccolo angelo non riusciva a stargli dietro…
Il piccolo Angelo, fu costretto, un’altra volta a rivolgersi al Signore : “Signore, io ho fatto la tua volontà, ho volato sopra ogni cosa, su ogni luogo e su tutto ciò che ho scorto quaggiù ma poi ho incontrato l’uomo e a questo punto mi sono accorto che con le mie ali sono troppo distante da lui, ho bisogno anche dei piedi, per potergli camminare accanto , le ali mi serviranno, per sollevarlo, nei momenti in cui non ce la farà".
Il Signore sorrise, perché il piccolo angelo aveva capito da solo il senso della sua missione e gli fece dono dei piedi.
E’ per questo che solo “rallentando” la nostra corsa, possiamo percepire dei piccoli passi accanto a noi e se il cuore è “attento” anche un leggero fremito d’ali.
Dedica: A tutti coloro che hanno voglia di "rallentare" i propri passi. La "corriamo troppo", questa vita.