L'apprendista sprecone
Cre. Credo fu il cameriere di Siviglia, che mi indirizzò dalla carmina, una notte sul ponte caldo.
Disse c'erano almeno quattro sragioni per farlo.
Era stata la donna del torero di Raval, quando massaggia spiazzanoci, spesso si trovava occupata con Tristano, al che io avrei potuto approfittare a gratis di Isotta e. E se per caso innestava la nona e. E traversai quindi deciso per una toccata e fuga.
Allegro ma non troppo e con moto andante, però sincero.
La incontrai alle nozze di Sigaro.
Me la indicò Obello il trombatore.
Quello col flauto magico nella patta per intenderci.
Subito mi diede l'impressione di una parecchio laida e con la monnalisa lesta, diremo dalle mie parti in sinfonia da veneti.
Che difatti poi a prima vista sembrava il lago dei cigni.
«Mostra la tasca se vuoi la saga dei tempi lunghi» mi disse.
Adagio le rimandai.
Non sono don Chisciotte.
«In tal modo parlò Zarathustra» mi rispose.
«Gli ho appena cantato una requiem sopra.
Facciamo in coro o solfetto?».
Preferisco una cavalleria rusticana testa a testa, che come Guglielmo Tell io appunto te lo presento, mica sono un Nabucco.
«Di norma con manon fan trenta euro.
Per pimpinone cinquanta se.
Sessanta se rigoletto, che devo metter la dentiera e si consuma.
Per cento disturbo la maria stuarda e.
Ed il gioco con il butterfly, per il di dietro lubrificato turandottare, ti viene duecento soldoni» una.
Una follia feci.
Otto mesi in due ore a.
Alla fine presi tutto il concerto e. E ne valzer proprio la pena.
L'Orlando furioso sembrava la zingara mi.
Mi distrusse belisario, svuotò il portafoglio e sfondò perfino gli stivaletti ed in seguito, ritirando la grana, con fare da fanciulla del west canticchiando mi sorrise un bel: «stringi stringi alla fine caste o mignotte, così fan tutte» la.
La traviata e se ne andò vivace e sicura, verso un'altra so. Sonata.