L'Artigiano Del Pensiero
Prima di ironizzare sugli altri, è giusto che lo faccia sulla mia persona, l'ho fatto sin da piccolo, senza tirarmi mai indietro perché come dice il proverbio" la prima carità è quella di Sant' Agostino ".
Io poeta scrittore di Venosa di Basilicata! ma per carità!
Sono solo un modesto concittadino del grande Orazio Flacco, vero poeta latino e scrittore di fama mondiale.
Le sue opere vivono e vivranno sempre nel tempo e nei secoli a venire.
È vero, scrivo poesie, satire e piccoli racconti ma non più di tanto; la mia è solamente una passione che soddisfa le mie esigenze più che quelle degli altri. Chi ha letto i miei libri, si è complimentato, ha detto: "le tue poesie sono belle, sono intense e ricche di significato; come fai ad avere tutte quelle idee? "
Io mi chiedo sarà vero quello che dice la gente oppure sarà falso?!? Modestamente devo dire che un fatto mi consola ed è quello di riscuotere molti premi, attestati, riconoscimenti, consensi ed anche critiche positive sui giornali di tutta l'Italia e pure all'estero.
Anche se scrivono e parlano bene della mia poetica, rimango scettico e perplesso ma soprattutto con i piedi per terra, confidando in quel detto che recita così:" ai posteri l'ardua sentenza ".
È vero ricevo molti complimenti, vendo sempre i miei libri, ma non potrò mai
sapere la dimensione del mio valore; forse le mie figlie avranno il giusto riscontro, per ora mi ritengo, e lo dico a voce alta e fra virgolette: " SONO UN ARTIGIANO DEL PENSIERO ".
Giuro che non avrò né ora e né mai la presunzione di elevarmi a maestro di vita per la mia gente, perché questo compito spetta solamente alle grandi personalità del passato e a poche del mondo contemporaneo.
Tuttavia sono e sarò grato a quelle persone che mi seguono lungo il cammino di modesto scrittore; anche sé il loro interesse è pura curiosità, ammirazione o solamente altro.
In particolare sono e sarò per tutta la vita grato ad un vecchio amico giornalista che scrive e parla bene della mia passione.
Nutro molti dubbi su altre persone che mi sono vicine le quali provano una invidia palese o celata che molte volte rasenta il sarcastico; tanto è vero che io affermo che nella mia città la poesia non unisce chi le scrive ma li divide.
È di queste persone che voglio parlare anche se lo farò con ironia, rispetto e molta discrezione, in silenzio e sotto voce dando pane al pane e vino al vino.
Parlo di due gruppi diversi di colleghi di lavoro, amici ed amiche nonché di gente che pensa di contare molto nella società del mio paese.
Rispettando la cronologia secondo una mia logica comincerò a parlare delle seguenti persone e l'ho farò sotto forma di poesia o di piccolo racconto:
La prima personalità è un vecchio amico ex Sindaco del comune di Venosa la
città che tanto amo e rispetto e che vorrei vederla sempre fiorente: ***
FOTOGRAFIA " DEL MIO SINDACO "
Il sommo,
Figlio dei Re e degli Dei,
È nato nel plenilunio
Di una notte stellata;
Musicista e suonatrice
Di una Tamburiata nera.
Il nostro, il mio sindaco,
Dai due pesi e due misure,
Ha due occhi grandi
E un cuore immenso.
Vede tutto ciò
Che gli occhi altrui vogliono vedere
E non vede quello
Che i suoi occhi guardano;
Condannato all'inquietudine
Eterna e tenebrosa
Dai suoi stessi angeli custodi. ***
IL GUARDONE
È colui che guarda
Oltre i confini
Oltre l'Infinito
E non vede
Il suo dovuto
E prima o poi
Metterà a nudo
Le sue origini
Pensandoci bene
Io dico che
Si è già vestito
D'antico.