L'ignorante

14/4/2024

C’è un ragazzo vispo e giovane, figlio di contadini, mezzadri bifolchi e poverini, un po’ gobbo e svampito che tutte le mattine si alza e prende l’autobus per andare a lavorare.
Incontra uno di colore: “ How are you?” forse gli proferisce ma lui si finge sordo e muto.

Egli non sa manco la grammatica italiana, comunica con semantica dialettale e ride con barzellette di prima elementare.
Di storia, geografia e letteratura non sa manco una data, un paese o il capoluogo della Puglia, è talmente tanto finto leghista che dal Po in giù per lui sono tutti: terroni, mafiosi o delinquenti!
Manco sa che: L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO. LA SOVRANITÀ APPARTIENE AL POPOLO CHE LA ESERCITA NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE. (Ammetto la mia di ignoranza. Ho dovuto fare copia incolla da google per citare l’ articolo 1 della Costituzione ).

Nemmeno sa in che data fu scoperta l’America o che Torino e Firenze furono anch’esse capitali durante il Risorgimento, né tanto meno la Divina Commedia di Dante.
Raglia egli come gli asini.
Pensa che l’Aids si prenda con un saluto…
Beve il suo caffè nella pausa ed è sicuro di trovare a casa la pastasciutta di mamma.
Ama cambiare ragazza, ciascuna di un bellezza che sembra serafica
• una è afasica
• una in dialetto starnazza
• un’altra è come una scrofa: è grassa!

Di certo non sa cosa sia l’arte, ma come fossi un’appestato mi tiene in disparte.

Concludo citando ciò che mi disse una carissima signora che ora è defunta, tanti anni or sono:
“Non ti curar di loro ma guarda e passa”
Dante Alighieri