L'incontro
È l'attimo che convoglia il pensiero al flusso sfuggito tra l'anima e il cuore. Il frammento di microsecondo che tocca simultaneamente mente/psiche/pneuma; l'urlo senza suono alcuno, senza immagini se non flash spaventati da sua stessa luminiscenza. L'urlo di Munch è carezza di pensiero che non sa partorire se stesso. Asfalto sotto il passo a infliggere il percorso, a testimoniarne il movimento. Silenzi: ovattate rimbombanti eco. Cosa risponde il destino, basito, di fronte alle tue scelte? Non ha risposte. Non ha ragionamenti. Non ha parole. Davanti alla bestemmia della vita, offre la bandiera della resa: un quadrifoglio. Poi si ricrede, uno è poco, ne offre due. Non da risposta a domande che non conosce. Porge la bandiera della pace, del non confine: quadrifogli. Offerta. Domande e risposte si prostrano davanti al messaggio arcano: "per ora, sappi che ci sono, io, quadrifoglio". Messaggio di semplicità di esistenza. Tanto semplice quanto eterno, complicato. Mente/psiche/pneuma, nel passo si rilasciano. Non più domande, non più basiti destini, Tutto è.