L'onda del dolore - Imparare dal dolore

Visioni di due protagoniste attraverso uno stesso dolore.

L’ONDA DEL DOLORE

Era una giornata come tante altre per Marianna che si svolgeva nel solito tran/tran di tutti i giorni a cadenzare le ore, ma purtroppo l’inesorabile destino a volte è accucciato dietro l’angolo della vita e senza chiedere il permesso entra come un fiume in piena sconvolgendo e travolgendo tutto ciò che trova sul suo passaggio.
… uno squillo del cellulare … poche parole concitate … la corsa in ospedale … e tutto finisce così …
Da quel giorno in avanti esiste solamente la mancanza di una presenza importante che ogni sogno si porta via con la perdita di chi ci è caro, la mancanza questa sconosciuta che quantifica un’assenza, un qualcuno che non tornerà mai più. Ed il vuoto da riempire nel silenzio di giorni su giorni genera solamente angoscia e rabbia nel cuore di Marianna che non sa darsi pace per ciò che le è accaduto!
Passa il tempo, passano gli anni ma anche se la vita va avanti permane nell’animo suo un cieco rancore dal quale non riesce a sottrarsi alimentato da una continua onda di dolore che ogni giorno lei ricorda e che ogni notte la travolge sempre uguale come un fiume in piena!

Nel mare suo d’inverno lei viveva fino ad ammalarsi e morire.

IMPARARE DAL DOLORE

Era una giornata come tante altre per Susanna che si svolgeva nel solito tran/tran di tutti i giorni a cadenzare le ore, ma purtroppo l’inesorabile destino a volte è accucciato dietro l’angolo della vita e senza chiedere il permesso entra come un fiume in piena sconvolgendo e travolgendo tutto ciò che trova sul suo passaggio.
… uno squillo del cellulare … poche parole concitate … la corsa in ospedale … e tutto finisce così …
Il tempo di riaversi da un inciampo tragico della vita, non era giusto ciò che le era capitato ma Susanna dopo un primo annichilimento che l’aveva disorientata, una volta accettato il vuoto lasciato da quella inaspettata e tragica fine, iniziò a porsi delle domante che prima di quel tragico evento non si era mai posta e fu così, rimboccatasi le maniche si mise alla costante ricerca dei perché la vita debba mettere a dura prova alcune persone e non altre.
Una grande sfida era trovare le giuste risposte, e il non cadere nella trappola di predatori del lutto.
Trovare risposte fu molto difficile, ammesso che le risposte trovate siano “risposte”. Ma non importa, pensava Susanna, l’importante era trovare la strada per una risalita dalla china, dal baratro in cui l’evento l’aveva fatta cadere.
Risalire la china significava trovare il seme della rinascita alla vita perché se la vita continua si può solo cercare e trovare una rinascita interiore per ritrovare sé stessi. E lei Susanna ci stava riuscendo.

Nel mare suo d’estate lei ritrovò la sua vita e l’amore.