L'unico odore di sincerità!
Aveva un pugnale e un abbraccio a disposizione.
Un pugnale per trafiggere gli attimi trascorsi, le scelte prese, i ricordi di un tempo, le giornate vissute e le sensazioni condivise.
Un abbraccio per stringerle a sé e non lasciarle fuggire via. Due direzioni opposte, due contrasti di vite, due dissonanze troppo forti per i miei gusti. Non per i suoi, però.
Era a metà strada tra bene e male, in continua lotta con sé, con quell'anima inquieta e irrequieta governata da un maestro burattinaio capace di gestire al meglio la maschera che indossava.
Era ed è una bambola. Un burattino, una marionetta nelle mani della persona sbagliata.
Strada facendo, costruì un bivio vuoto e colmo di parole confuse, concentrate e ritoccate per fare un favore a sé.
Edificò il suo castello di sabbia, servendosi degli altri, non solo delle proprie mani. E proprio quegli "altri", prima o poi, lo distruggeranno con un soffio, con un calcio, con una bugia. Perché ogni illusione che crede realtà, un giorno, vicino o lontano, svanirà. Svanirà insieme agli anni sprecati, agli errori commessi, alle incomprensioni che tu, o chi per te, ha voluto sottolineare.
Svanirà insieme ai rimpianti e ai rimorsi che colleziona il tempo. Svanirà insieme a quel venirci incontro, a quella presenza tutt'altro che sincera, mentre, stringendoti, ho iniziato a sentire il dolore più forte, come un tradimento, peggio. Un pugnale alle spalle.
E tu...
... continuerai a osservarlo con la mente confusa e, vedendolo gocciolare, capirai.
Capirai che quello era l'unico odore di sincerità.