La donna dai capelli d'ebano

..Poi c'erano quei giorni fatti di corse a piedi nudi su pavimenti selvaggi  dove i lividi alle ginocchia davano il giusto  sapore alla vita ; Ero li io a volte a gridare un temporale  raccoglievo l'acqua con il mio grembiule e la davo a cucchiaiate  ai cuori spenti che avevano la schiena curva  come un fiore che chissa' se era morto dalla mancanza  di  amore  o dal suo amore ingordo che gli ha donato l'acqua fino alla gola.A volte ci sentivamo come  chi aveva  donato  la matita  al Grande spirito il giorno che ha deciso  di dare un tetto  all'uomo.Stanotte ho dormito nella pancia di un salice  che piangendo  le foglie , mi accarezzava il viso con un intensita' e  una passione che si prendeva per mano con  le stelle ,me le presentava una ad una  e mi raccontava che ognuna di esse  aveva un nome  e cognome che conosceva la prima volta anche dopo secoli,solo quando  qualcuno veramente si fermava  a guardare il cielo ,erano  meravigliose  donne con occhi di bambina .me le presentava una ad una  sembrava lui conoscesse i tempi  e i suoi movimenti  erano prepotenti e mai invadenti  come queli del mare  .lui è li  e conosce  la verita' perchè prende tutto  e lo porta fino in fondo agli abissi dell'anima  , ci sono dei poeti  ubriacati che  vanno a trovare l'amore  proprio li  a gridare il suo nome  ,un delirio di onnipotenza  folle  e dolce  ...ma vanno li  a trovarlo...vanno nei cimiteri abbandonati....vanno nei boschi  solitari....ci sono posti che sembra siano in solitudine ma non è cosi'

dobbiamo provare ad andare nel bosco  e  farci graffiare  dai rovi  cosi' si vive fino in fondo gli artigli dell'amore selvaggio vedrete che poi  il giorno dopo da quel sangue che  cadeva  dalle ginocchia  è nato un fiore.

Chi vive il mare fino in fondo porta le rughe  del sole i suoi occhi anche se scuri sembrasanno di azzurro perchè il mare è entrato dentro di lui

ha gli occhi giovani perchè le sirene quando era in solitudine sono andate a trovarlo e gli hanno raccontato che se voleva da mangiare c'era un uomo che  se credevi in lui  ,se avevi fiducia,se ti fermavi per un solo istante  ad ascoltarlo  con le orecchie  del cuore  c'era una spezia chiamata amore che  era pronta ad adagiarsi nel tuo piatto tutta  una vita  ecco i pasti che si moltiplicavano.

mi ero adagiata li una notte nella tavola della riva  ,arrivava un onda  ed era come  SE ogni volta CHE  mi apparecchiasse la tavola mi portava  come pasto un cuore io  ero seduta  con eleganza  e quando  stavo per aprire la bocca lui tornava indietro e io rimanevo li con il fazzoletto nelle ginocchia  la forchetta  alla mano  e il coltello  piantato e arrabbiato  ,avevo una tavola  ricca di attesa speranza sogno e ricordo  di quel cuore che per me rappresentava una donna con i capelli d'ebano  e gli occhi al miele,come potevo andar via da tutto  questo.?alllora un giorno quando credevo che la mia tavola fosse vuota,arrivarono le sirene  a cantare le voci del ricordo di donne  che mietevano il grano  cantando ,quei visi con le braccia graffiate dalle spighe con i papaveri rossi  e storditi  dai canti che desideravano stare tra i loro capelli  perchè la loro voce sapeva di protezione ,poi andavano al fiume e lavavano con cura degli abiti che avevano davvero vissuto la vita fino in fondo,anche li cantavano e il profumo di ieri le avvolgeva il corpo andava a trovare  il  cuore nel posto in cui c'è un camino che racconta che il fuoco è sacro,bisogna ricordare spesso questo. ecco perchè mentre lavavano quei vestiti c'era sempre la lacrima della malinconia ma anche  la consapevolezza che quel bianco poi  era  una nuova giornata di cerimonia .

cosi' presi il mio fazzoletto  la mia sedia  e la mia compostezza  e la diedi in pasto al mare che la mise dentro una cassaforte ,mi sono seduta  nella sabbia  serena mi addormentai col cuore  affamato mi svegliai su uno scoglio  e c'era la donna  con i capelli d'ebano pronta a cibarmi dei suoi occhi.  e a dirmi  che si stava bene li su quello scoglio  ‐

ecco cosa mi hanno raccontato le foglie  di quel salice che sembra  piangente  e solitario ma se ci fermiamo  ad ascoltare anche lui  possiamo capire  che nell'amore non c'è compostezza ,nessuno doveva tagliare i suoi rami per fare una sedia che non è servita a niente,è chiusa  nella cassaforte del mare pronta ad ospitare un re  preso solo dal potere in cui all'improvviso verra'  a trovarlo  la sua anima e si rendera' conto di quanta vita  ha perduto  e  il grande spirito quel giorno dovra' moltiplicare quel fazzoletto.

Non c'è solitudine in certi luoghi come il bosco  o il mare,provate a viverli con il cuore selvaggio ,i lividi alle ginocchia  e il segno del sole sulla pelle ,adagiatevi sulla riva del mare senza eleganza  ,vi accorgerete  quanti doni  ha in servo per voi quell'onda  che apparecchia la vostra tavola  ,quando va via è perchè si accorge che il vostro aprire la bocca è solo per ingordizia,se ritorna è perchè ha capito che  se state li ad attendere vuol dire  che la donna dai capelli d'ebano  si è fermata nella parte piu' profonda del cuore,doveè difficile uscirne  fuori.

( dedicata in particolare alla donna dai capelli d'ebano)