La polizia brancola nel buio
“Rubate centomila lampadine. La polizia brancola nel buio.”
“Lele, questa ‘un c’è proprio garbata.”
Portanasegammé. E abbozzala col pluralis maiestatis o come caspita si chiama. Tanto, te non sai nemmeno l’italiano...
“Si va dall’Agnese?”
E m’avete portato fuori a questo freddo per andare dall’Agnese? E io che mi ci rappresento? A me ‘sta nebbia dai polmoni m’è già scesa nei…
Allora si va. Noi sì che si brancola. Eppure non è tanto buio. In strada, perlomeno. Non ci fosse altro di bello, nella nebbia tutte le città sono grigie. Anche quelle grigie. E le strisce pedonali sono bowling dove noi birilli non ci vedono e ci possiamo anche muovere. Ma le palle sono più grosse…
Il Pista si appoggia con due mani sulla pulsantiera di un citofono. “E ora ti ‘ccappa!” Poi ci penserà l’Agnese a dirgli che “non si devano pigliare in giro gli handicappati.”
“Fermi tutti, c’ho una scheda ancora buona.” Il Chiava parla e pensa per tutti. “Signora, è la Sip: potrebbe gentilmente soffiare nell’apparecchio?” È la centesima volta che lo fa. E finora si sono gonfiate solo le mie.
Ma il Pista è in serata di grazia. “Ora sì che brancola!” E salta a piè pari contro un lampione. E il giraffone grigio si ringolla all’istante la macchia gialla che aveva sputato nella nebbia buia.