"Le nuvole sono i nostri aquiloni", scrisse una volta un barbone ubriaco su di un muro che costeggia un binario morto della stazione di Casalpusterlengo, vicino Lodi. Tre giorni dopo quel barbone fu trovato morto ‐ aveva la gola squarciata da parte a parte ‐ nelle campagne limitrofe: forse, chissà, aveva fatto in tempo ad essere felice. Sotto quel muro, su cui scrisse il barbone, nessuno mai accese una candela: eppure la morte è una cosa seria!
25 gennaio 2020
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L'uomo ha stravolto interi habitat ed ambienti naturali in ogni parte della terra: lo ha fatto perchè prima ancora ha stravolto il proprio cuore; lo ha fatto, e continuerà a farlo, perchè non riesce ancora a vedere al di là del proprio naso; continuerà a farlo perchè osserva le cose con la lente del "profitto". (6 dicembre 2018).