La Terra degli Specchi
Si… sono ovunque, gli specchi… ovunque ci sia un riflesso, reale o immaginario, una proiezione della nostra mente, del nostro cuore o della nostra anima… qualcosa si materializza: è l’immagine, speculare rispetto alla dimensione originale… ma non sempre è identica…
Non possiamo sapere in quale realtà, in quale strato dell’Universo stiamo vivendo, in quale anello o arco temporale, in quale segmento storico, in quale collocazione cosmica… ognuno ha la sua percezione della realtà, del tempo… ma nessuno può sapere se siamo parte di un insieme o se, al contrario noi siamo l’insieme e tutto il resto è parte di noi…
Siamo noi i protagonisti e il mondo è un dettaglio…? Così dovrebbe essere per ogni singola unità individuale, per ogni singola peculiarità esistenziale… in realtà siamo in tanti, tantissimi e per questo nascono i gruppi, le comunità, le associazioni, consociazioni, unite da ideali e progetti comuni, bandiere e classi, ideologie, idee, progetti e programmi: l’umanità si fraziona in più strati e ognuno si colloca da qualche parte, riflettendosi in persone con caratteristiche simili per visione, pensiero, ascolto, gusti, carattere, esigenze…
Il mondo diventa così un pianeta non più omogeneo e uniforme, ma stratificato, lamellare, una tessitura simile a quella dell’alveare in cui ogni cella combacia con quelle limitrofe e ospita individualità affini.
Muoviamoci ora in questa Terra degli Specchi, proviamo a camminare, esistere, lavorare, dialogare, pensare, fare domande, cercare risposte, evolvere, pensare, ascoltare, riflettere… si… appunto… ragionare, meditare, fare… riflessioni…. Si dice così… proprio perché ci specchiamo intimamente con la nostra anima e ci autoconfrontiamo, ci autoverifichiamo, ci autovalutiamo… lo specchio è posizionato al centro del nostro IO e lo chiamiamo coscienza: quell’area consapevole che ha lo scopo di approvare, disapprovare, moderare, modificare, soppesare tutte le nostre percezioni.
La coscienza è nostra, non altrui, e tutte le interferenze provenienti dai sistemi educativi, culturali, sociali, morali, scolastici, lavorativi, etnici, religiosi, storici ( ecc… ecc… ecc… ) rischiano di deformare la nostra percezione, il nostro spirito, i nostri veri valori, le nostre certezze, la nostra stabilità… Ecco perché a fronte di confusione generata da fattori esterni e imprevisti, quali dei bruschi cambiamenti nella nostra vita, delusioni o perdite, sofferenze o malori, ci chiudiamo nel dolore, nella riflessione, ascoltiamo e cerchiamo persone con cui confrontarci… i nostri riflessi stanno modificando, non sono più gli stessi di prima… certezze prima acquisite e funzionali ora destabilizzano, il sistema interiore crolla e possiamo anche crollare… abbattuti, stesi, distrutti…
Ma ci si rialza, ci rialziamo… è solamente una riflessione… tanto più lunga e impegnativa quanto più sarà il salto evolutivo che intendiamo fare… entriamo in noi e a volte questo avviene quasi meccanicamente, bloccandoci, chiudendo le porte di comunicazione con il mondo esterno proprio per evitare insidie, confusione… solo le persone fidate ora avranno accesso alle nostre aree emotive, siamo particolarmente fragili e confusi quindi il traffico viene ridotto, limitato esattamente come avviene quando si verifica un incidente. La zona viene circoscritta, protetta e sorvegliata, accedono solamente le persone autorizzate e si cerca di garantire tranquillità, privacy, silenzio, spazio…
Nei momenti difficili tutti noi entriamo nella Terra degli Specchi, in questo straordinario regno interiore dove cavalchiamo nelle nostre praterie, entriamo quasi in coma vegetativo, ci assentiamo dalla realtà e galoppiamo nella nostra savana, cerchiamo tra le mille pieghe della nostra anima le mappe per orientarci meglio, navighiamo, affrontiamo tempeste e maremoti, osserviamo le stelle, il sole, la luna… cerchiamo riferimento nelle cose certamente acquisite, definiamo delle boe cui ancorarci, prendiamo nota della posizione degli arcipelaghi, delle isole su cui naufragare in caso di emergenza… ci isoliamo, appunto… come dei marinai che stanno ricalcolando la propria rotta, esploratori degli abissi e dei gran canyons più profondi, chiudiamo i contatti con il mondo esterno e ci dedichiamo alla missione più esaltante ma anche difficile… riscrivere, riscriverci, trovare nuove strade, nuovi percorsi, osservare quelle aree inesplorate, affrontare paure, fantasmi, draghi, demoni… più andremo a fondo e più ci scontreremo con timori e mostri orrendi, blocchi granitici, monoliti inamovibili, fortezze inespugnabili, terre desertificate, rocce taglienti, acuminate, eserciti da combattere, gladiatori da sconfiggere, rivolte e sommosse, tutto quello che viene comunemente definito… lato oscuro. Ma oscuro non significa privo di luce, anzi… è proprio dietro queste zone d’ombra che si celano le risposte più straordinarie, potenti, entusiasmanti, illuminanti…
E dove potrebbero altrimenti nascondersi le risposte se non dietro alle domande… ?
E dove potrebbe altrimenti nascondersi la luce se non dietro il buio… ?
Quelli che cercano scorciatoie, affidandosi alle esplorazioni altrui, bypassano la propria ricerca interiore, si affidano a mappe improprie che vengono distribuite cella per cella, a tutte le persone affini per gusto, o problematica esistenziale. Questo non comporta nulla di male, anzi… proprio perché l’Universo ha questa struttura lamellare, ci sono persone che percepiscono l’1% della totalità e individui che al contrario giungono alla percezione totale, al 100%.
E’ evidente in questo caso che chi ha una soglia di percezione minore vive in uno strato di tipo galleggiante, superficiale… non è un difetto come lo si ritiene, semplicemente sono posizionati in quello strato, lontano dalle profondità… a loro basta spesso una parola, una caramella, un diversivo, leggere una frase o recitare una preghiera piuttosto che una qualunque filastrocca per sistemare le cose… è un’ottima posizione: la loro vita è certamente semplice e felice! Le cosiddette persone “semplici”
All’antipodo ci sono gli esploratori estremi, capaci di rinchiudersi al mondo esterno anche per giorni, mesi, anni… hanno un solo scopo, un solo obiettivo, un solo traguardo: toccare con mano, con la propria mano, la vera luce… non quella luminescenza eterea ed impalpabile che viene venduta da falsi maestri o saputelli di vario genere: la vera luce è una… una sola… è la propria luce, il proprio riflesso. Nessuno può darcelo, dircelo, donarcelo e meno che mai vendercelo, purtroppo la maggior parte delle persone non sa entrare dentro di sé… annaspa in una pellicola simile alla tensione superficiale, quella che ti impedisce di annegare ma anche di emergere, stanno lì e accendono la tv, la radio, leggono giornali o libri, testi, riviste, si caricano di pensieri e immagini non proprie e con questo sistema galleggeranno in eterno…
Ripeto, niente di male…
Condanno al tempo stesso con estrema decisione i millantatori di false ideologie, chi specula sulla salute psicofisica delle anime galleggianti, chi approfitta del dolore altrui per vendere o propagare false cure, falsi rimedi, false ricette, false soluzioni… avere chiara la percezione a strati dell’Universo non significa poterne abusare: ognuno deve rispettare ognuno… non c’è un meglio o un peggio, gli abitanti degli strati superficiali hanno il dono della semplicità e non hanno, al contrario, l’ampiezza esistenziale dei grandi esploratori… tutto qui… così come c’è chi bagna i piedi sulla riva del mare e chi parte in solitaria per il giro del mondo… La tranquillità dei primi è l’ossimoro dei secondi… la correlazione sta nella diversità, nella biovarietà, nel livello di evoluzione della propria anima…
Questo porta a pensare che le anime più antiche siano quelle capace di entrare nelle profondità più remote, inesplorate, il grande buio, le grandi paure… esattamente lì dove tutti fuggono, loro entrano a spada tratta per affrontare… l’unico modo per vincere non è fuggire, ma combattere… la battaglia interiore è dura, durissima.. non c’è un confine… si conquistano spazi sempre più ampi e poi si va oltre… oltre ancora…
La Terra degli Specchi è lo strato più remoto degli abissi dell’anima…
pochi osano avventurarsi laggiù, pochissimi… quasi tutti condannano, temono, esulano, fingono, guardano altrove, giudicano, recitano odi o litanie, si attaccano a ricettine infantili o soluzioni preconfezionate… quale terribile, drammatico sperpero di risorse esistenziali !!!
Nella Terra degli Specchi navigano, corrono, lottano, volano e combattono grandi, eroici guerrieri interiori, spiriti dotati di straordinaria capacità di ascolto, visione, analisi… anime acute e ipersensibili che conoscono tanto e cercano il tutto… forti della propria esperienza dipingono il loro territorio, le loro mappe, trovano schegge dorate, pietre preziose, smeraldi, topazi, li ripongono nel loro scrigno e continuano, a cercare… erranti viandanti della vita, dell’amore… non cercano luce perché sono… luce… non temono l’oscuro perché non lo vedono come tale, sono gli altri a definire buie alcune aree, quelli che non hanno una propria luce interiore sufficiente a rischiarare le ombre… si fermano sul bordo del cono, del cratere… e tornano indietro…
Nella Terra degli Specchi le anime si riflettono, continuamente, in un gioco di immagini, risposte, sogni assoluti, elevatissimi, luminosissimi… bisogna avere molto coraggio per guardare, guardarsi, riflettere, riflettersi… è molto più semplice pascolare sempre nello stesso prato, nello stesso gregge… ma una volta fuori dal recinto è impossibile tornare indietro… il richiamo della libertà, della conoscenza, della consapevolezza, della luce interiore, non concede ripensamenti, dietrofront… è un senso unico irreversibile perché è un cammino verso le vette più elevate, verso valori e tesori inestimabili.
Nella Terra degli Specchi è possibile guardarsi, entrare in se stessi… mettere a fuoco delle aree invisibili e via via mappare tutto il territorio, annotando le cose buone e accantonando quelle negative, o dannose.
Per questo non è possibile tornare indietro sui propri passi, perché c’è la precisa consapevolezza di dove porta il cammino e nessuno è così stolto da ripetere errori o riaffrontare difficoltà già superate… il cammino esperienzale è la strada più difficile, dolorosa e complessa che ci sia ma è l’unica che porta a sé stessi…
Qualunque altra strada porta a un Sé modellato e adattato secondo alcuni stereotipi di vario genere… non tutti possono concedersi il lusso di viaggiare in questa Terra… sono molto presi dalla carriera ad esempio, dall’accumulare tondini di metallo o banconote, sono molto presi dal proprio aspetto esteriore, dalla loro età… non c’è mai tempo ormai per viaggiare dentro di sé… non ce n’è più… per questo proliferano tanti palliativi, tante tecniche, discipline, ce ne sono migliaia… migliaia !!! ma è terrificante… !!!! Poiché non c’è il tempo di mettersi davanti ad uno specchio e riflettersi… si sposano discipline e metodologie di ogni genere, per non parlare delle relative presunte cure… !!!
Ora non mi interessa attaccare questo sistema che produce infelicità, spreco, malessere, quanto piuttosto osannare i grandi paladini dell’amore che vivono e popolano questo magico, straordinario regno…
La Terra degli Specchi è il regno delle verità, della bellezza, dell’amore… riflessi dorati si propagano ovunque rischiarando le ombre di vera luce, luce del sole, calda e viva… i colori si materializzano in giganteschi archi arcobalenici… brillano le acque, le onde del mare, le stelle, brilla la luna che si riflette in coriandoli d’argento e brillano gli occhi quando ascoltano tutto questo… il cuore si trasforma in un grande tamburo che lancia un richiamo divino… sensuale tamtam si propaga in ogni viscera fin quando le vibrazioni si allineano alla perfezione… ora guardando nello specchio vediamo un’altra persona, è il nostro riflesso… ora siamo due diamanti purissimi dalle mille sfaccettature, uniti da una forza superiore ci amalgamiamo nell’insieme e ci ameremo per sempre…
Così… nascono le stelle nel Grande Firmamento…