La Wandissima
Noi, ragazzi del '30, vedevamo i tuoi spettacoli di varietà dall'ultima fila, con i soldi risparmiati della paghetta settimanale. Era il momento osè della nostra vita di ragazzi di famiglia. La Wandissima, già anziana prendeva tutti gli applausi nella discesa dalle sue famose scale coreografiche. Ma la soubrettina, tutto pepe, eri tu. A gomitate, a fine spettacolo, si scendeva sotto la passerella per guardarti da vicino e applaudirti. Che corpo fantastico...che gambe! Le ricordo ancora, nel bagliore di luci e nel frastuono dell'orchestra. Una sera perdesti una perlina dal costume. La conservai come talismano per la prima gioventù, quella delle fantasie realizzabili.