Le Delizie Sex Di Pueri E Di Seniores
Naomi e Katia due sedicenni, Gabriele pari età delle due gemelle abitavano nello stesso palazzo a Roma. Amici i loro genitori avevano vissuto la loro vita in simbiosi frequentando insieme l’asilo, poi le elementari ed ora le medie al terzo anno. Superati gli esami di terza media con eccellenti voti (con sorpresa dei relativi mamma e papà) un pomeriggio si erano rifugiati nella camera del padre di lui accendendo il computer e cominciando a smanettare. Naomi: “Voglio telefonare a nostro padre in ufficio, chi ci resiste a Roma con stò caldo.” La voce della centralinista: “Le passo suo padre.” “Che c’è di tanto importante che rompi pure in ufficio, se non è urgente ne parliamo stasera a cena. Cesira la mamma delle due furbacchione era stata messa al corrente del loro progetto.” Al rientro a casa del ‘pater familias: “Mi faccio una doccia e vengo a cena.” A tavola le due gemelle avevano l’aspetto delle alunne di un rigido college inglese. Il padre abituato alle ‘monellerie’ delle sue deliziose figliole: “Quanto mi costerà il desiderio che state per esprimermi?” Naomi: “Il prezzo di una villeggiatura per le tue amorevoli figliole.” Alessandro quasi parlando a se stesso: “Il bello che io volevo un solo figlio maschio, mi sono capitate due femmine e per di più furbacchione che mi fanno fare tutto quello che vogliono!” Grandi abbracci e baci al papino ‘sfortunato’ che: ”Quale direttore di un ufficio import – export in questo momento per fortuna ho molto lavoro, vi indirizzerò da mio fratello Alessio che con la moglie Aurora passeranno l’estate nella loro villa di Fregene.” Caro una rottura di palle per te, mi dovresti fare il favore di sobbarcarti la presenza nella tua villa al mare delle mie due figlie con annesso boy friend Gabriele non so di quale delle due.” “Sei un grande, quando importerò un pappagallo dal Brasile te lo regalerò, quegli animali sono addestrati a dare delle puttane alle signore ed ai maschietti dei cornuti, siccome però lo dicono in portoghese …” “Ragazzi, se vi comportate male vengo a Fregene e…” “Papino sei un grande, arrivederci a settembre, spero che nel frattempo non diventerai nonno!” Naomi ancora una volta non si era smentita., il ‘grande’ non rispose. La mattina alle otto sotto casa ad aspettarli c’era un Volkswagen familiare dello zio Alessio con a fianco la moglie Aurora, i tre ragazzi, sistemati i bagagli si sedettero dietro, alla finestra i genitori, grandi saluti e via in vacanza! Gli zii ambedue quarantenni erano insegnanti lui di materie letterarie lei di lingue presso il vicino liceo classico, passando davanti dell’edificio Gabriele fece il segno dell’ombrello, solo lui poteva capire il perché. Gli zii erano persone allegre, Aurora ex modella con caschetto biondo e corpo longilineo si faceva ancora ‘guardare’, lo zio robusto ma non grasso da giovane era stato un campione di lancio del peso. Arrivati a destinazione Aurora: “Naomi e Katia nella stanza degli ospiti, Gabri nel salone dove c’è una rete con materasso, qui ci sono le lenzuola, datevi da fare.” Dopo la cena preparata dalle femminucce di casa passeggiata digestiva nelle vie di Fregene. Alessio: “Un gelato per chi mi bacia per primo.” Vinse Katia ma tutti usufruirono del gelato. La mattina fila nei due bagni, uno riservato agli zii e l’atro ai tre fanciulli, le femminucce insieme. Al lido affittata un cabina tutti in costume, la zia aveva esagerato col bikini alla brasiliana , nessuno fece commenti ma a Gabri si alzò la pressione e non solo quella, si sdraiò prono sulla sabbia per nascondere il bozzo. Katia però se ne accorse ed all’orecchio di Gabri: “Quella è la moglie di tuo zio, che hai da…” Per la sua mentalità i quarantenni erano persone vecchie che non pensavano più al sesso. Gabri fece un’espressione da ebete grandi risate da parte delle due gemelle non comprese dagli zii: “Stì giovani di oggi, mah…” Dopo pranzo gli Alessio ed Aurora andarono riposarsi, i tre giovani scoprirono nello studio del padrone di casa un computer. “Zitti, non facciamoci sentire, guadiamo quello che lo zio Alessio stava vedendo.” Una sorpresa, quando lo zio lo aveva spento, forse per l’arrivo della consorte, stava ammirando le esibizioni porno di una giovane coppia lui ben dotato. Gabri spense il computer, anche se i tre erano amici da anni mai fra di loro c’era stato qualcosa di sessuale, il giovane qualche volta si masturbava senza confidare questa sua abitudine alle due gemelle. Tornato il silenzio Naomi: “Il sesso questo sconosciuto potremmo intitolare il film che abbiamo in parte visto a nostro uso e consumo, se siete d’accordo ne parliamo. Per quanto mi riguarda ho avuto una piccola esperienza con Giulio quel ragazzo della terza media. Eravamo a Villa Borghese dietro un monumento, ci stavamo baciando quando lui si è sbottonato i pantaloni ed ha tirato fuori…glielo ho toccato sino a quando mi ha sporcato la mano uno schifo, sono scappata e non l’ho più voluto vedere.” “Se siamo in tema di confessioni anch’io ho da dire la mia: io mi masturbo così si dice in termini tecnici e mi succede quello che è accaduto a Giulio.” Katia: Quel coso l’ho visto poco fa nel film porno, non pensavo fosse così grosso!” Si guardarono tutti in faccia ed accesero di nuovo il computer: la scena era cambiata ora la protagonista aveva a che fare con due uomini, li accontentava ambedue mettendo i loro cosi uno in bocca e l’altro nel fiorellino. Gabri in bagno more solito a masturbarsi le due gemelle nel salone, all’arrivo di Gabriele: “Katia: “Abbiamo visto un uomo che ha messo in bocca il suo pisello alla donna e le ha spruzzato dentro, che schifo.” “Ragazze una lezione: quello che avete visto si chiama volgarmente pompino, in latino fellatio, le donne col tempo ci si abituano e le piace pure. La curiosità spinse i tre di nuovo nello studio dello zio per vedere le scene porno, il programma era cambiato, due uomini ed una donna che aveva ricevuto due siluri uno nel fiorellino e l’altro nel popò. Naomi: “Va bene ne fiorellino ma nel sedere dovrebbe fare male!” “Infatti si usa della vasellina, una specie di olio per lubrificare il buchino posteriore e così non resta incinta, per evitare le gravidanze si usano i preservativi specie di guanti di gomma da applicare sul pene oppure la donna assume la pillola anticoncezionale.” Nei giorni successivi le domande delle due gemelle aumentarono di numero. Sempre Naomi: “Abbiamo letto che la poetessa greca Saffo faceva l’amore con le donne, non le piacevano i maschi, è vero?” “Si chiama amore omosessuale, lo fanno anche i maschi fra di loro.” Sempre più indottrinate le due gemelle si sentivano pronte a passare il guado, Gabri se ne accorse, la sera chiesero allo zio di poter fare un passeggiata in centro, cambiarono destinazione, tutti alla pineta. “Ce lo fai vedere senza toccarlo?” Gabri eccitato dall’atmosfera che si era creata tirò fuori dai pantaloni ciccio in erezione. “Ma ce l’hai come gli uomini grandi!” Noemi si avvicinò, lo prese in mano e: ”Non mi sporcare le mani!” “Ti avviserò quando sto per eiaculare.” Non ci volle molto tempo, Gabri sostituì la mano della ragazza con la sua, dopo poco tempo uno schizzo in alto. “Sembrava un fontanella!” Passata la fase di eccitazione Gabriele: “Ragazze non pensate che sia il momento che ricambiaste facendomi vedere i vostri gioielli, solo vedere.” La due gemelle si misero a ridere, forse si aspettavano la richiesta, alzarono le gonne e si sfilarono gli slip. Gabri ebbe il permesso di toccarle, erano umide anche se le interessate non capirono il perché. Altra lezione il giorno dopo Naomi in camera delle ragazze: Se la donna lo prende in bocca penso che anche l’uomo…” l’interessata si sdraiò sul letto, si tolse gli slip in attesa…un’ attesa breve, Gabri prese a baciarle il clitoride, la risposta del ‘cicciolino’fu breve, un orgasmo piacevole anche se l’interessata non si rese ben conto di quello che le stava succedendo. Nel frattempo Katia aveva seguito la scena eccitandosi e Gabri le fece provare la stessa piacevole sensazione. Rimasero a lungo senza parlare, le due gemelle avevano superato la soglia dell’amore fisico anche se parziale. Gabri comprese che era giunto il momento di passare ‘al sodo’. Siccome le ragazze avevano avuto le mestruazioni andò in farmacia e comprò due pacchetti di preservativi. Ormai durante il fisso appuntamento, dopo cena mostrò il nuovo acquisto. Presentazione: “Questo è un condom o preservativo come detto comunemente, vi faccio vedere come funziona, appena il mio ciccio…”Il coso chiamato in causa reagì prontamente, Gabri ci infilò il condom e…Naomi si era eccitata, aveva compreso la lezione, si tolse gli slip e: “Vorrei provarlo ma sii delicato, ho un po’ di paura.” Gabri nei limiti del possibile delicato lo fu ma ovviamente l’interessata qualche dolorino lo provò, alla fine, dopo un po’ di riposo: “Ora mi sento donna! siamo sposati, dammi un bacio!” Katia più paurosa di natura aveva osservato la scena in tutti i suoi particolari, era perplessa se seguire l’esempio di sua sorella, in ogni caso non quella sera. Un avvenimento cambiò la situazione sessuale di tutti e cinque, rientrati i tre da una passeggiata per le strade di Follonica, pensarono bene o meglio male di fare una sorpresa agli zii, aprirono la porta della loro camera da letto nel momento che i due, usciti dalla toilette stavano recandosi sul letto nudi, lo zio già ‘in armi’, la zia mostrava una bellissima foresta nera, anche il suo corpo era ancora da giovinetta. Chiusero immediatamente la porta, sparirono nelle loro stanze. La mattina i cinque si ritrovarono a colazione, Alessio: “Ragazzi la prossima volta bussate alla porta, quello che avete visto è una cosa normale fra due sposati.” Ma un tarlo era penetrato nel cervello di Gabriele, la zia o meglio il suo corpo. Fra l’altro fece caso al fatto che Aurora girava per la casa con una minigonna appena sopra il pube, camicetta senza reggiseno, di dietro faceva ‘rimbalzare’ le natiche in maniera molto sensuale, evidentemente su marito era d’accordo sul modo di vestire e di muovesi della consorte. A Gabri venne in mente un aforisma di suo padre: ‘Quando desideri ottenere qualcosa provaci altrimenti andrai sempre in bianco!’ Una mattina mentre Aurora era rimasta in casa a fare il bucato a Gabri in spiaggia venne in fastidiosissimo mal di pancia (inventato), salutò la compagnia e rientrò in casa. Durante il tragitto il mal di pancia migliorò sensibilmente anzi sparì del tutto, il pensiero della zia nuda lo eccitò alla grande e così rientrò nella’bitazione. Aurora era di spalle dinanzi alla lavatrice, si girò, domandò al nipote il motivo del suo rientro anticipato. Come risposta Gabri le mise una mano fra le gambe arrivando a toccare il fiorellino nudo, la zia aveva ‘dimenticato’ di indossare gli slip. Il pisellone di Gabri inaspettatamente si trovò in bocca della dama, vi lasciò il suo ‘contenuto’ poi penetrò nel voglioso e bagnato fiorellino sino al collo dell’utero, una immensa goduria per entrambi che però non soddisfece completamente Aurora che volle far provare al giovane amante un omaggio del suo popò, lungo orgasmo da parte dei due, la zia aveva provveduto a toccarsi il clitoride con la mano destra. Il giovin amante, come ricordo aveva strappato due peli dalla fica della zia: “Allora non sei bionda!” Aurora tornò al suo bucato, Gabriele era disteso sul suo letto dove lo trovarono i tre al loro ritorno, stava proprio male. La sceneggiata era stata digerita dagli interessati, Gabri, però dovette sopportare i crampi della fame, uno che ha un forte mal di pancia non può mangiare! I giorni seguenti furono densi di avvenimenti. Gabri quando vedeva la zia sola si faceva una ‘sveltina’ con grande piacere di entrambi, Naomi diventata signora voleva ancora provare qualcosa di sessualmente forte, ricordava bene il grosso,pene dello zio Alessio, le venne una gran voglia di provarlo ma come? “Gabri voglio confidarti una cosa delicata, te la terrai per te?” “Sarò una tomba.” “M’è venuta la voglia di farmi lo zio, voglio provare il suo grosso pene, me lo devo portare fuori di qui, dovresti aiutarmi.” ”Devo confessarti una cosa, mi son fatto la zia Aurora.” “Questo ci aiuta, Aurora non avrà nulla da ridire se io e Alessio andiamo fuori in paese, in questo momento è tutta presa a godere delle tue prestazioni, non penserà a suo marito.” E così avvenne, Alessio comunicò alla consorte che andava al centro con Naomi a godersi il fresco ed a sorbire un gelato, avrebbero fatto tardi. Aurora ‘annusò l’aria sessuale che girava dentro casa sua, si accorse che Katia aveva gli occhi supplichevoli: “Che ha la mia bella nipotina, vediamo se la zia riesce a curare la tua tristezza.” Faceva caldo anche se notte, Gabri rimase in slip, le due femminucce in reggiseno e mutandine, tutti sul terrazzino, erano all’ultimo pino, il panorama del mare calmo. Anche sul terrazzino l’aria era calda. “Andiamo in camera mia, Alessio ci ha fatto installare l’aria condizionata.” “Questo si che è refrigerio, quasi quasi mi metto nuda sul letto matrimoniale.” Aurora si era tolti slip e reggiseno. “Zia ma sei ancora bellissima!” A parlare era stata inaspettatamente Katia che…”Se non ti vergogni di una vecchia quarantenne vorrei darti un bacino, tanti baci affettuosi, non vergognarti proverai del piacere!” solo che la zia non si fermò alla bocca ed arrivò al pube della nipotina, le era venuta voglia di un piacere particolare che la bimba provò anche lei un orgasmo alla grande. Gabriele era rimasto a far da guardone, si era eccitato ma non sapeva cosa fare. Aurora si spinse oltre: “Che ne dici di provare le gioie del sesso? vedo Gabri che è pronto, io ho dei preservativi nel comodino…Katia rivide col pensiero la precedente esperienza di sua sorella, non riuscì a prendere nessuna decisione, era paralizzata. Gabri, incappucciato il cosone pian piano cercò di penetrare la cosina di Katia, ci mise molto tempo con piccoli gridolini dell’interessata che sporcò un po’ di sangue il tovagliolino prudentemente sistematole sotto il sedere da parte di Aurora la quale, visto che Gabriele era ancora ‘inalberato’ ne approfittò e: “Togliti il preservativo, con me non serve!” Nel frattempo Alessio e Naomi si erano presentati all’ingresso di un albergo, pagato in anticipo il conto della camera con sostanziosa mancia al portiere il quale non li registrò nel libro dei presenti. Naomi ed Alessio fecero ritorno in casa alle quattro, gli altri già erano in braccio di Morfeo sognando cose di sesso, ormai ci avevano preso gusto. Ritorno a Roma, scaricati i bagagli Alessandro dal balcone: “Come si sono comportati?” “Tre angioletti!” non ricordando che gli angeli non hanno sesso!