Le due campane
Suonava lontana una campana e nessuno l’ascoltava, mentre la campana del paese suonava forte e l’uomo cortese, bene la intese.
Quel suono turbante, lo prese all’istante e ancor frastornato ne rimase profondamente turbato. Col suon in testa, sentì nel cor tuonar tempesta, e conobbe l’ira funesta di quel che l’animo appesta.
Suonava lontana una campana e nessuno l’ascoltava.
L’uomo turbato, e ancor più disturbato dal quel suono insistente che gli rovinava la mente, prese a camminar lontano per dimenticar quel suono malsano. E mentre era tra gente altre parole gli tornarono a mente, e vide nel suo cuor scorrere luce fulgente.
Voltandosi indietro sentì la campana suonare inquieta, e capì che di quel suono ne era stato preda.
Lasciò il paese e con far cortese le sue orecchie ad altro suono tese, e di quel suono non cercò quiete, perché non accrebbe la sua sete.
Tra due campane sempre l’uomo rimane, la prima assorda e l’altra gli ricorda, che l’ascolto umano sempre a due campane dovrà allungar la mano, perché se a entrambe non avrà rivolto ascolto della medaglia conoscerà solo un volto.
Suonava lontana una campana e l’uomo accorto girò il suo volto.