Lettera all'amante cieco
Se permetti, mi piacerebbe ascoltarti in questa musica, calpestando sabbia, solo lenzuola fresche di lavanda, polvere di legno, sole che affetta i vetri, i tetti rossi guardiani taciturni.
Se permetti, sarebbe solo il mare e gli alberi a rispondergli, il vento corriere di luce odorosa e brace, un bicchiere vuoto sul davanzale ospite di una scintilla.
Saremmo solo quattro mani, due sciolte e due legate, e il resto indistinguibile, come un dente di leone nell'erba.
Se permetti, anche se non fosse, sarebbe già. Se sì, non s'immagina.
Se è stato, non sarà.