Lo spaccato
Le avventure di Pier Eno comprendevano senz'altro pure delle grandi suonate. Delle grandi suonate da solo, con amici o. O proprio di gruppo e. E di conseguenza anche cantate. Grandi cantate naturalmente. Grandi cantate ovviamente in solitaria, in duetto ed in coro però. Però in realtà Pier Eno era molto poliedrico ed eclettico e nelle arti si cimentava un minimo in un po' tutte no. Nonostante le di vivere e di stare in società, erano quelle che, per certi versi, gli venivano meglio se. Sebbene talvolta i versi fluivano non esattamente poetici nel senso classico e. E ciò serve dirlo considerato lui, nel caso, è sempre il primo a rendersene conto e. Ed ad accoglierli lo stesso serenamente e pienamente felice di esistere da loro deliziato... con riserva. Che oggi, per dire, decise, in calda mattina, di raggiungere la cima di una montagna. Di una montagna che, fin dalla nascita, vede, sulla destra, ogni qualvolta esce di casa. Di una montagna alta sui mille e trecento metri. E via dunque. Qualcosa da mangiare e fumare, acqua e cibo pure per il compagno di viaggio cane Pino. E vestiario adatto all'altitudine nello zaino e. Ed appunto via. Calzoni corti, camicetta estiva. E. E tragitto in panda 1992 tranquillo ed arrivo al parcheggio campo base e bel tempo e caldo e niente vestiario montano quindi e cerimonia del sacro vestimento degli scarponi in. In mezzo al deserto di nessuno, essere o automobile, che fosse nessuno in giro. Solo mucche ammansite dal pascolo e volatili selvaggi esaltati dal cielo terso e. E dal parcheggio, stavolta a piedi, via. Via di nuovo che in diciamo cinquecento metri, dal dislivello disumano, si sale ove qualcuno, di senz'altro sopra le righe con l'enfasi, pose la solita orrenda croce: a sua volta più asfissiante della salita o. Ovviamente e. E sudato arrivo in vetta e telo steso sul piccolo, ma ben agibile, simil pianoro che la croce ha lasciato libero e. E meritato riposo unito ad un buon rifocillamento e. E che caldo e via la camicia e togli scarponi e calzini e che bene. Che bene steso al sole in calzoni corti e basta. E voglia di fumare e via a rollare schiena ritta gambe leggermente aperte allungate a terra e dopo schiena giù e naso al bianco cirro ovile che rincorre la, simpatica, pecorella anarchica uscita dal bordo recinto e la riassorbe cattivo e. Ed adesso seduti, sempre a gambe stese, che guardiamo il paesaggio e tanta pianura sotto. Tanta pianura e finito di fumare e ricerca del vasetto di vetro conserva filtri da non abbandonare mai a terra a. Altrimenti vi beccate della deficiente acefala pari colei che, recentemente, qui ne mollò uno, cinto di disgustoso rossetto, vicino al tronco trasformato in panchina. Che dovrebbe essere in codesta tasca dello zaino, il vasetto di vetro e. E con la coda dell'occhio un, non piccolissimo, nero insetto. Un non piccolissimo nero insetto, zampe corte quattro lunghe antenne due, che, esplorando la coperta, si infila dentro i calzoni corti dalla parte interna del polpaccio della gamba sinistra e risale velocissimo e di gran solletico, verso luoghi oseremo dire come delicati e non bellissimi da vedersi similmente invadere. Che fra le altre cose lui, Pier Eno, raramente usa mettere mutande ed oggi non era raramente. E salto in alto, comunque. Tanto in alto. E sue mani che, ricordiamo da semi steso, cercano di fermare l'avanzata e non ci riescono. Non ci riescono. Non ci riescono ed alla fine, esasperate, corrono alla fibbia, sbottonano trafelate, fanno scendere la cerniera e scivolano i calzoni corti fino alla caviglia e. Ed ah! Marrano, eccoti. Dove volevi andare? Sciò sciò ed uff. Uff che spavento e che scossa emozionale bensì. Bensì, d'altro canto, senti invece che gioia praticamente nudo e con le palle in pieno sole sulla cima di una montagna a. A proposito, la montagna è alta fino in cima la croce o fino in cima la roccia? pro. Proprio una gioia se. Senti come si rilassano riscaldandosi e come rifioriscono con il venticello che pare preoccuparsi di mantenerle ad una temperatura accettabile be. Bello. Bello. Bello le. Le lascio lì così e mangio ancora e bevo e mi stendo nuovamente e mi crogiolo tranquillo in questa soave ed inconsueta, situazione ta. Tanto non c'è anima viva e non si fa del male a nessuno ta. Tanto meno agli spermatozoi, che finalmente vedono la luce piena e. E si fuma ancora pertanto e. E che bene. Che bene! Che beneeee e. E la realtà dei versi non proprio classicamente poetici di prima che, infallibile, si palesa; chiaramente e totalmente sorprendendo lui perso chissà in quale esistere parallelo da. Da tutti questi fatti indotto e. Ed il cane so. Sotto forma di bella e purtroppo completamente vestita donna, evidentemente arrivata da diverso e meglio agibile sentiero a. Addirittura accompagnata da anziana madre claudicante e vestitissima che. Che, occhi fissi sull'integrale Pier Eno spettacolo, subito, rivolta all'erede, esclama soddisfatta ed impettita «Te. Te l'avevo detto che me lo sentivo. E. Ed è per quello che ho insistito tanto di arrivare in cima. Che m'ero svegliata stamattina sapendo oggi. Oggi sarebbe stata una occasione ancora più emozionante e speciale, per ammirare lo spaccato di quassù te. Te l'avevo detto».