Malattia
"L'amore è spesso autodistruttivo. Non ricordo quali furono i fatti che determinarono il punto di rottura. Ricordo perfettamente quando accadde. Fu quando la gioia di ascoltarci reciprocamente, l'impazienza di raccontarci ogni cosa, l'emozione anche solo del suono della voce dell'altro, si trasformò, e l'ascolto reciproco diventò meticoloso, quasi maniacale; diventò la ricerca ambigua, strisciante, ossessiva, anche della più insignificante contraddizione, della più innocente omissione, della più piccola incertezza, per poter litigare e vomitarci addosso disagio e insicurezza: con quella luce pungente e ironica nello sguardo che diceva "non ti illudere, non credere di potermi fregare". E allora compresi che quel nostro amore così limpido, gioioso, leggero, si era ammalato e non sarebbe più guarito."